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Partito Radicale Centro Radicale - 20 febbraio 1998
PE/Commissione delle Nazioni Unite per i diritti dell'uomo/risoluzione

19-02-1998

B4-0148, 0149, 0163 e 0166/98

Risoluzione sulla 54a sessione della Commissione delle Nazioni Unite per i diritti dell'uomo

Il Parlamento europeo,

- visti l'articolo J.1, paragrafo 2, del trattato sull'Unione europea e l'articolo 130 U del trattato CE, che riconoscono la promozione dei diritti dell'uomo come una delle finalità della politica estera e di sicurezza comune,

- vista la sua ultima risoluzione sui diritti dell'uomo nel mondo e la politica dell'Unione europea in materia di diritti dell'uomo, approvata il 12 dicembre 1996 (22),

- viste le sue precedenti risoluzioni del 27 marzo 1996 (23), del 20 febbraio 1997 (24) e del 23 ottobre 1997 (25) sulla Commissione delle Nazioni Unite per i diritti dell'uomo,

A. considerando che l'Atto finale della Conferenza sui diritti dell'uomo svoltasi a Vienna nel luglio 1993 ribadisce il carattere universale, indivisibile e interdipendente dei diritti dell'uomo,

B. considerando che occorre evitare di compromettere il principio della discussione in seno a organi aperti e multilaterali quale la Commissione delle Nazioni Unite per i diritti dell'uomo dei casi di violazione di tali diritti in alcuni paesi chiaramente individuati, vista la responsabilità di tutta la comunità internazionale per il rispetto dei diritti dell'uomo nel mondo,

C. considerando che altre procedure, bilaterali o multilaterali, finalizzate a richiamare l'attenzione su problemi attinenti ai diritti dell'uomo non dovrebbero essere considerate come un'alternativa all'attività della Commissione delle Nazioni Unite,

1. invita il Consiglio ad affrontare risolutamente, attraverso gli Stati membri attualmente rappresentati in seno alla Commissione delle Nazioni Unite per i diritti dell'uomo, i casi sollevati nelle risoluzioni del Parlamento europeo, in particolare la situazione dei diritti dell'uomo in Cina, Nigeria, Birmania, Sudan, Iran, Irak, Repubblica democratica del Congo, Turchia, Afghanistan, Cambogia, Timor Est, Cuba, Corea del Nord e Colombia;

2. chiede al Consiglio e agli Stati membri di iscrivere l'Algeria all'ordine del giorno della prossima sessione della Commissionedelle Nazioni Unite per i diritti dell'uomo;

3. invita il Consiglio ad adottare una posizione comune sulla situazione dei diritti dell'uomo in Cina e a rivolgersi alla Commissione delle Nazioni Unite per i diritti dell'uomo sulla base di tale posizione comune; invita inoltre Consiglio e Commissione trasmettergli relazioni scritte in merito al "dialogo sui diritti dell'uomo" recentemente ripreso con la Cina;

4. chiede al Consiglio e agli Stati membri di attribuire anche alla Cina una priorità primaria per la prossima sessione, non essendosi avuti in Cina miglioramenti sostanziali nella situazione dei diritti dell'uomo nell'ultimo anno;

5. invita tutti i paesi ad adempiere ai propri obblighi in materia di informazione ai sensi delle convenzioni internazionali sui diritti civili e politici e sui diritti economici, sociali e culturali, nonché a cooperare pienamente con i relatori speciali delle Nazioni Unite;

6. invita il Consiglio a prevenire eventuali tentativi di bloccare o indebolire la proposta dichiarazione su quanti operano in difesa dei diritti dell'uomo;

7. sollecita un ulteriore impegno quanto al seguito da dare alla risoluzione sull'abolizione della pena capitale adottata nella sessione dell'anno scorso;

8. invita il Consiglio a sostenere le iniziative contro il maltrattamento dei prigionieri recentemente segnalato in vari rapporti, anche in paesi come l'Arabia Saudita e il Kenya;

9. sollecita in particolare un impegno per migliorare il rispetto dei diritti dei richiedenti asilo, dei rifugiati e degli sfollati, che nel mondo sono attualmente circa 22 milioni, così come una discussione sulla tratta delle donne;

10. ribadisce il proprio sostegno a favore del miglioramento delle norme giuridiche concernenti la protezione dei bambini dagli abusi sessuali, dal loro sfruttamento come forza lavoro e dalle conseguenze della guerra;

11. esorta il Consiglio a sollevare nuovamente il caso di due vincitori del premio Sacharov assegnato dal Parlamento europeo, Leyla Zana, tuttora ingiustamente detenuta, e Aung San Suu Kyi, ancora sottoposta a rigida sorveglianza, chiedendone l'immediata e incondizionata liberazione;

12. invita il Consiglio ad appoggiare la riforma dei meccanismi delle Nazioni Unite concernenti i diritti dell'uomo onde accrescerne l'efficacia, nonché a fornire anche in futuro il proprio contributo finanziario a valide iniziative multilaterali nel settore dei diritti dell'uomo;

13. chiede al Consiglio e agli Stati membri di chiedere un punto all'ordine del giorno per esaminare la cooperazione tra Stati e il progresso del perfezionamento delle raccomandazioni presentate dalla Commissione delle Nazioni Unite e dai suoi organismi ditutela dei diritti dell'uomo;

14. chiede al Consiglio e agli Stati membri di lavorare al completamento di un progetto di dichiarazione sui difensori dei diritti dell'uomo forte e di ampia portata, che possa essere approvato dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite nel 1998;

15. invita il Consiglio a informarlo in merito all'esito della prossima sessione della Commissione per i diritti dell'uomo;

16. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, ai governi e ai parlamenti degli Stati membri e ai governi dei paesi citati.

 
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