B4-0332, 0346, 0356 e 0363/98
Risoluzione sulla crisi alimentare nella Corea del nord
12/03/98
Il Parlamento europeo,
- viste le sue risoluzioni del 15 maggio 1997 (25) e del 23 ottobre 1997 (26) sulla carestia nella Corea del Nord,
A. considerando che la carenza di milioni di tonnellate di riso e mais a seguito del mancato raccolto del 1997 sta ora cominciando a produrre i suoi pieni effetti,
B. conscio della penuria cronica di energia nel paese e dell'adesione dell'UE all'organizzazione per lo sviluppo dell'energia in Corea, che intende dotare la Corea del Nord di due centrali nucleari entro il 2005,
C. edotto della comunicazione del 2 marzo 1998 del Comitato per la riparazione dei danni delle inondazioni istituito dalla Repubblica democratica popolare di Corea, secondo la quale anche qualora la razione giornaliera di cereali fosse portata da 200 a 100 grammi, cioè a un livello da fame, le attuali scorte di cereali arriverebbero ad esaurimento verso la metà del mese di marzo,
D. conscio parimenti del fatto che altre fonti di informazioni contestano la gravità della situazione,
E. rilevando tuttavia che, secondo i dati ufficiali delle Nazioni Unite, decine di migliaia di bambini già soffrono di malnutrizione grave,
F. conscio dell'opera umanitaria costantemente svolta dalle ONG, dalla Croce Rossa tramite il programma "Children Aid Direct", da "Médecins sans frontières" e dalle Agenzie delle Nazioni Unite,
G. rilevando che le cause della carestia sono anche da attribuirsi al fallimento delle politiche economiche ed agricole del paese nelle recenti decadi,
H. considerando che le autorità nord-coreane mantengono la loro popolazione in uno stato di estremo isolamento e considerando che le limitazioni in materia di visite nella Corea del Nord e di accesso ad un'informazione imparziale impediscono la valutazione della misura esatta della diffusione della carestia, nonché un adeguato controllo sugli aiuti alimentari forniti,
I. conscio del fatto che l'Unione europea è stata il donatore più importante,
1. critica il governo nord-coreano per aver impedito una piena valutazione della crisi alimentare e per aver ostacolato il controllo della distribuzione degli aiuti e lo invita a rendere possibile una valutazione oggettiva dell'attuale situazione in materia di forniture alimentari ed energetiche;
2. invita l'Unione europea e i suoi Stati membri ad avviare i preparativi per l'invio di ulteriori aiuti umanitari, subordinandoli alla capacità del donatore di controllarne la distribuzione;
3. insiste affinché la Corea del Nord autorizzi una delegazione a svolgere un'indagine sia sulle necessità di aiuto umanitario che sui problemi di approvvigionamento energetico che aggravano la situazione;
4. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione alla Commissione, al Consiglio, ai governi degli Stati membri, al governo della Repubblica democratica popolare di Corea, al governo della Repubblica di Corea, agli Stati Uniti e al Giappone.