B4-0295, 0297, 0298, 0306, 0310, 0312/98
Risoluzione sul Tribunale penale internazionale
12/03/98
Il Parlamento europeo,
- viste le sue precedenti risoluzioni su un Tribunale penale internazionale,
A. considerando che dopo la seconda guerra mondiale oltre 250 conflitti hanno causato più di 130 milioni di vittime ed intere popolazioni hanno subito gravi violazioni del diritto internazionale quali genocidi, crimini contro l'umanità e crimini di guerra,
B. considerando che in generale i sistemi giuridici nazionali non sono riusciti a imputare agli autori di tali crimini le responsabilità dei loro atti, il che ha generato un clima d'impunità e ha impedito qualsiasi forma di dissuasione e prevenzione dei conflitti e dei crimini che ne sono conseguiti,
C. compiaciuto per i progressi realizzati in questa direzione dai tribunali ad hoc sull'ex Iugoslavia e sul Ruanda,
D. considerando che la difesa dei diritti umani costituisce uno dei fondamenti dell'Unione europea e che pertanto gli Stati membri e le istituzioni dell'Unione sono chiamati a svolgere un ruolo di protagonisti affinché il Tribunale penale internazionale diventi una realtà in un futuro prossimo,
E. considerando che l'Assemblea generale delle Nazioni Unite del 1997 ha confermato le date della Conferenza diplomatica sullo Statuto del Tribunale penale internazionale (TPI), che si svolgerà a Roma dal 15 giugno al 17 luglio 1998 a Roma,
F. considerando che resta una sola riunione del comitato preparatorio delle Nazioni Unite per la creazione del Tribunale penale internazionale, dal 16 marzo al 3 aprile 1998, che esaminerà questioni cruciali quali la ratifica e il finanziamento del Tribunale e rivedrà l'intero Statuto per definire la forma in cui sarà presentato alla Conferenza diplomatica,
G. prendendo atto con compiacimento del crescente numero di Stati presenti e dei progressi realizzati dal comitato preparatorio delle Nazioni Unite incaricato della creazione del Tribunale penale internazionale e approvando parimenti il programma di lavoro sullo Statuto dei restanti comitati preparatori,
H. considerando che la Presidenza dell'Unione ha tenuto una discussione sul Tribunale penale internazionale il 25 e 26 febbraio 1998 a Londra; che il ruolo dell'Unione ai fini di una positiva conclusione della Conferenza diplomatica a Roma è cruciale,
1. invita gli Stati membri, il Consiglio e la Commissione ad impegnarsi per una positiva conclusione della Conferenza diplomatica, completando il trattato sullo Statuto del Tribunale a Roma entro il 17 luglio 1998, ciò che consentirà la rapida creazione di un Tribunale penale internazionale indipendente ed efficace;
2. insiste affinché il Tribunale disponga di un procuratore indipendente, in grado di svolgere indagini in relazione ai vari casi e di procedere alle incriminazioni di propria iniziativa e senza il previo consenso di Stati contraenti;
3. insiste affinché la giurisdizione inerente al Tribunale sia estesa a coprire tutti i "crimini capitali", il genocidio, i crimini contro l'umanità e i crimini di guerra;
4. insiste affinché il Tribunale penale internazionale sia giudice delle proprie competenze su questioni di ammissibilità per quanto riguarda l'indisponibilità dei sistemi nazionali a procedere in relazione ad un caso che ricade sotto la giurisdizione del Tribunale stesso, ma sottolinea la necessaria complementarità tra i tribunali nazionali e il Tribunale penale internazionale;
5. insiste affinché il Tribunale sia in grado di operare senza essere condizionato dalle azioni del Consiglio di sicurezza, riconoscendo non di meno il ruolo e le competenze del Consiglio di sicurezza per quanto riguarda il mantenimento della pace internazionale e della sicurezza;
6. insiste affinché lo Statuto preveda l'obbligo per gli Stati contraenti di cooperare pienamente con il Tribunale penale internazionale;
7. insiste affinché lo Statuto del Tribunale assicuri il rispetto dei diritti degli accusati, delle vittime, degli imputati e dei testimoni in tutte le fasi della procedura e in particolare il rispetto dell'anonimato dei testimoni e il ricorso a testimonianze scritte in determinati casi;
8. chiede di essere rappresentato alla Conferenza diplomatica di giugno relativa alla creazione del TPI in base alla procedura seguita in occasione della Conferenza di Ottawa sulle mine antiuomo; incarica, a tale scopo, le sue commissioni competenti di esaminare nel merito le questioni relative alla creazione di tale Tribunale;
9. sottolinea l'esigenza che lo Statuto del Tribunale garantisca un finanziamento certo e a lungo termine e che l'Unione contribuisca ad assicurarlo;
10. invita i partecipanti alla Conferenza, in quanto firmatari del futuro trattato, a concordare le misure necessarie per accelerarne la ratifica una volta che esso sia concluso e far sì che il Tribunale penale internazionale diventi immediatamente operante;
11. riconosce che l'impegno di un numero crescente di ONG presenti nei comitati preparatori delle Nazioni Unite ha offerto un importante contributo ai negoziati; invita il Consiglio e gli Stati membri a fare il possibile per garantire che le organizzazioni non governative abbiano ampie opportunità di esprimere il proprio parere alla Conferenza diplomatica di Roma del 1998;
12. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, ai governi degli Stati membri, al Segretario generale delle Nazioni Unite, al Presidente dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite e al Presidente del comitato preparatorio delle Nazioni Unite per la creazione del Tribunale penale internazionale.