PROCESSO DI JEAN-PIERRE GALLAND, PRESIDENTE DEL CIRC, PER L'"OPERAZIONE CANAPA DEI DEPUTATI (CHANVRE DES DEPUTES)"
INVITATI A TESTIMONIARE, OLIVIER DUPUIS E GIANFRANCO DELL'ALBA, DEPUTATI EUROPEI, RIAFFERMANO L'IMPORTANZA DELLE AZIONI DI DISOBBEDIENZA CIVILE
Roma-Pargi, 25 marzo 1998. Violando deliberatamente la legge, il CIRC (Collettivo d'Informazione e di Ricerca sulla Cannabis) aveva inviato, il 10 dicembre 1997, un libro intitolato "Cannabis, lettera ai legislatori" accompagnato da uno spinello, per sottolineare la gravità di una situazione francese che ha visto circa 50 000 persone fermate nel 1996 per semplice uso di cannabis (ciò che rappresenta tuttora un delitto passibile di detenzione).
Posto sotto stretta sorveglianza il 22 gennaio 1998, Jean-Pierre Galland compare oggi 25 marzo alle 13.30 h davanti alla 14a Camera Correzionale di Parigi "per aver acquistato, detenuto, trasportato, offerto o ceduto, provocato l'uso e presentato la cannabis sotto un aspetto favorevole".
Dichiarazione di Olivier Dupuis e Gianfranco Dell'Alba, deputati europei
"Essendo stati noi stessi a più riprese interpellati per delle azioni di disobbedienza civile e essendo in attesa di processo per tali azioni, consideriamo nostro dovere sostenere l'iniziativa del CIRC così come quella di tutti coloro che, attraverso delle azioni di disobbedienza civile, intendono porre alle autorità pubbliche e alla classe politica, la questione dell'obsolescenza, accumulata alla totale inefficacia, delle leggi oggi in vigore en materia di droghe.
Dopo quasi 40 anni di politica proibizionista, di cui la Francia è uno dei campioni, è assolutamente necessario ammettere il fallimento assoluto di questa ipocrita guerra alla droga che fa prosperare le narcomafie e i benpensanti di tutte le provenienze e che non sa far altro che costringere all'illegalità delle decine di milioni di persone in tutto il mondo. Questo processo è tanto più simbolico in quanto tende a reprimere un delitto d'opinione nel paese ... dei Diritti dell'Uomo. Come ben sa la Giustizia francese, noi ci siamo resi colpevoli più volte dello stesso delitto sul suolo francese. Ci aspettiamo, fiduciosi, che essa voglia procedere con lo stesso rigore nei nostri confronti.."
Partito Radicale
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