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Partito Radicale Centro Radicale - 14 maggio 1998
PE/Tibet: risoluzione

Diritti dell'uomo - B4-0511, 0537e 0538/98

Risoluzione sul Tibet

Il Parlamento europeo,

- viste le sue precedenti risoluzioni sulla Repubblica Popolare Cinese e il Tibet,

A. considerando che sei attivisti tibetani, Dawa Gyalpo, Dawa Tsering, Karma Sichoe, Palzom, Yndung Tsering e Kunsang hanno intrapreso uno sciopero della fame a New Dehli in occasione del 39&ring anniversario dell'insurrezione tibetana contro i cinesi, e che, giunti al 49&ring giorno di digiuno, la polizia indiana ha deciso di fermare i sei attivisti appellandosi ad una legge che vieta il suicidio,

B. profondamente colpito dal fatto che al momento dell"intervento della polizia, Thunpten Ngodup, un anziano tibetano che li assisteva fin dal primo giorno si è dato fuoco in segno di protesta, morendo poi in un ospedale di New Delhi,

C. considerate le richieste dei sei digiunatori nei confronti delle Nazioni Unite:

a) ripresa della discussione sul Tibet sulla base delle risoluzioni ONU del 1959, 1961 e 1965;

b) nomina di un relatore speciale per il Tibet e di un inviato che possa promuovere iniziative atte a trovare una pacifica soluzione del problema tibetano;

c) richiesta che la Cina promuova un referendum sotto l"egida dell"ONU per accertare la volontà del popolo tibetano,

D. preso atto che altri cinque tibetani hanno cominciato uno sciopero della fame ad oltranza,

E. sottolineando come questi fenomeni siano l"espressione della disperazione del popolo tibetano dopo quarant"anni di occupazione cinese,

F. preso atto della visita in Tibet dal 1&ring al 10 maggio 1998 della Troika UE, a livello degli ambasciatori accreditati a Pechino, che si inquadra nel dialogo tra l"UE e la Cina sui diritti dell"uomo, e che ha lo scopo di raccogliere informazioni sulla situazione sociale, economica e politica del Tibet,

1. chiede al Consiglio e alla Commissione, nell"ambito delle loro rispettive competenze, di adoperarsi perché venga nominato un relatore speciale ONU sul Tibet;

2. chiede agli Stati membri di adoperarsi affinché la questione del Tibet sia iscritta quanto prima all"ordine del giorno della prossima Assemblea Generale delle Nazioni Unite;

3. appoggia la richiesta di 1.300 parlamentari di tutto il mondo al Segretario Generale delle Nazioni Unite affinchéincontri S.S. il Dalai Lama come primo passo di un"azione di mediazione sotto l"egida dell"ONU fra il governo cinese e il governo tibetano in esilio;

4. invita il governo cinese ad avviare un dialogo politico con il Dalai Lama sul futuro del Tibet;

5. deplora che il Consiglio e la Commissione non abbiano dato seguito alla sua richiesta di nominare un rappresentante speciale dell'Unione europea per il Tibet, espressa nella sua risoluzione in materia del 15 gennaio 1998 (1), e chiede al Consiglio di procedere senza ulteriori indugi alla sua nomina;

6. ritiene insufficienti i passi compiuti dall'Unione europea per ottenere la liberazione del Panchen Lama, giovane tibetano di 8 anni, attualmente detenuto in un luogo segreto dalle autorità della Repubblica Popolare Cinese;

7. chiede al Consiglio di riferirgli quanto prima sulla visita della Troika UE in Tibet;

8. incarica la sua delegazione parlamentare di sollevare la questione del Tibet in occasione della prossima visita della delegazione nel giugno 1998;

9. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, ai governi degli Stati membri, al Segretario Generale delle Nazioni Unite, al Presidente dell"Assemblea Generale delle Nazioni Unite, al governo della Repubblica Popolare Cinese e al governo tibetano in esilio.

 
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