B4-0582, 0586, 0590, 0591, 0592 e 0593/98
19/06/98
Risoluzione sulla società dell'informazione, la gestione di Internet e la democrazia
Il Parlamento europeo,
A. considerando le immense possibilità di scambi di dati e di conoscenze offerte dalle reti di informazione e di servizi pubblici, nonché le opportunità economiche in termini di posti di lavoro, esportazioni e lotta contro l'isolamento regionale,
B. considerando che l'Unione europea deve contribuire a rafforzare un quadro nell'ambito del quale devono venir attuate misure politiche, giuridiche, sociali, economiche e culturali per far sì che lo sviluppo della società dell'informazione possa recare beneficio a tutti i cittadini,
C. considerando che la libertà di espressione costituisce uno dei fondamenti delle nostre società democratiche e che l'utilizzo interattivo dei nuovi strumenti offerti dalla società dell'informazione, segnatamente Internet, potrebbe consentire di rafforzare la democrazia aumentando la trasparenza,
D. considerando che l'accesso pubblico alle attività e agli atti degli organi dell'Unione europea, degli Stati e degli enti pubblici locali rappresenta un elemento costitutivo della democrazia,
E. rammentando che la mondializzazione di Internet rende necessario un quadro normativo internazionale fondato su una concorrenza leale, che favorisca l'espansione degli investimenti privati e la salvaguardia degli interessi della collettività e dei singoli, segnatamente la tutela delle diversità culturali e linguistiche e la protezione della dignità umana e dei minori,
F. rammentando che l'accesso di tutti i cittadini a queste nuove tecnologie sarà fondamentale per prevenire l'esclusione socioeconomica,
G. considerando che è importante che tali sviluppi non aggravino l'isolamento dei paesi in via di sviluppo,
H. ritenendo necessario vigilare affinché questi nuovi servizi di comunicazione e di informazione servano tutti i paesi europei e l'insieme dei loro cittadini,
I. considerando che alcune università americane con il sostegno del governo USA e del settore commerciale hanno assunto l'iniziativa di sviluppare una nuova rete più veloce e potente denominata Internet 2,
J. considerando la necessità di evitare contenuti uniformi, allo scopo di rispettare e difendere le diversità culturali e linguistiche dei popoli d'Europa,
Il Parlamento europeo,
1. chiede all'Unione europea e agli Stati membri di affermare la loro volontà politica di costruire una società europea dell'informazione favorendo lo sviluppo delle nuove tecnologie e dei nuovi servizi di comunicazione e di informazione al servizio sia dei privati sia delle imprese;
2. invita gli Stati membri ed i governi a introdurre nei loro sistemi di istruzione e di formazione una pedagogia civica in grado di sviluppare le capacità di analisi critica del cittadino rispetto alla sovrabbondanza delle informazioni veicolate dagli strumenti della società dell'informazione;
3. invita gli Stati membri e la Commissione ad usare il potenziale di utilizzazione delle nuove tecnologie a fini educativi, segnatamente per lo sviluppo dell'insegnamento continuo e a distanza, l'apprendimento delle lingue, l'inserimento in rete degli istituti di istruzione e di formazione, in modo da promuovere la mobilità virtuale e gli scambi di informazioni e di esperienze in questo settore;
4. ritiene che l'UE debba puntare ad assumere la guida in alcuni settori cardine; in particolare la politica dell'UE in materia di TIC dovrebbe accordare una maggiore attenzione alle tecnologie di riconoscimento vocale e del linguaggio al fine di trasformare le attuali conoscenze specializzate e le esperienze in materia di multilinguismo in un vantaggio competitivo su scala mondiale;
5. invita la Commissione a realizzare uno studio sull'impatto e le potenzialità delle nuove tecnologie attualmente in fase di applicazione in Europa ma anche di quelle non ancora applicate, come Internet 2;
6. chiede alla Commissione di elaborare un progetto di raccomandazione inteso a garantire l'accesso dei cittadini a questi nuovi servizi e che tenga conto, in particolare, delle modalità di accesso e di finanziamento (spazi gratuiti di libero accesso ad Internet per le informazioni istituzionali o di servizio pubblico) nonché degli aspetti relativi alla sensibilizzazione e alla formazione degli utenti nel rispetto dei valori democratici;
7. invita gli organi politici e legislativi ad utilizzare Internet per informare il pubblico delle decisioni adottate, in modo da sensibilizzarlo sul processo politico;
8. invita gli Stati membri a vigilare affinché siano promossi, per mezzo dei nuovi servizi, la libertà di espressione e di informazione, gli scambi tra le culture, l'istruzione e la partecipazione dei cittadini alla vita pubblica, segnatamente nel quadro dell'ampliamento o dei contatti internazionali con paesi soggetti a regimi autoritari e repressivi;
9. sottolinea nuovamente la necessità di aprire quanto prima possibile spazi gratuiti di libero accesso a Internet per permettere ai cittadini di familiarizzarsi con questo nuovo strumento e di apprendere ad accedere a informazioni istituzionali o di servizio pubblico (scuole, biblioteche, centri di prossimità);
10. chiede al Consiglio e agli Stati membri di ribadire la necessità di una strategia internazionale per garantire lo sviluppo delle nuove tecnologie e dei nuovi servizi di informazione;
11. invita la Commissione a tenerlo regolarmente informato dello stato di avanzamento delle discussioni in sede di organizzazioni internazionali e dell'evoluzione delle proposte americane al riguardo; invita gli Stati membri a coordinare le rispettive posizioni sui temi in discussione alla conferenza di Ottawa sul commercio elettronico nel prossimo ottobre, cioè la protezione dei dati, la gestione e l'applicazione delle norme fiscali, i diritti dei consumatori e le firme elettroniche;
12. chiede di promuovere l'inserimento in rete audiovisivo integrale dell'insieme degli atti degli organi dell'Unione europea, degli organi statali e locali, assicurando in particolare la trasmissione audiovisiva per via telematica delle sedute del Parlamento europeo, nonché delle sedute pubbliche delle altre istituzioni;
13. dichiara la sua ferma intenzione di rendere accessibili attraverso Internet tutti i suoi documenti legislativi, i suoi lavori in corso e le petizioni;
14. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, ai governi e ai parlamenti degli Stati membri e degli Stati candidati all'adesione, al Comitato delle regioni e al Segretario generale delle Nazioni Unite.