Bollettino di informazione e di azione sulle campagne del Partito radicale transnazionale
Numero 17 del 25 Giugno 1998
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* Redazione: Mihai Romanciuc e Marco Perduca, Via di Torre Argentina 76, 00186 Roma (IT)
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* Pubblicato in: inglese, italiano, francese, russo e spagnolo.
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>> EDIZIONE SPECIALE SULLA CONFERENZA DIPLOMATICA SUL TRIBUNALE PENALE INTERNAZIONALE.
In questo numero:
- via Radio radicale e internet, il Partito radicale garantisce la trasparenza dei lavori;
- intervento del Pr durante i lavori della plenaria;
- Il Parlamento europeo adootta una risoluzione sulla corte;
- Rassegna stampa internazionale.
Il 15 giugno la conferenza di plenipotenziari che finalizzara il trattato con cui verra istitutito il Tribuanle penale internazionale permanente ha aperto i suoi lavori. Oltre 150 delegazioni sono presenti a Roma.
Dopo quattro ani di mobilitazione internazionale la campagna radicale per la fissazione delle data per la conferenza diplomatica ha finalmente raggiunto il suo obiettivo.
Il Partito radicale transnazionale segue i negoziati di Roma con una sua delegazione come osservatore e ha trasmesso via radio e web le sedute plenarie del dibattito generale. A tutti i delegati F stata distribuita una valigetta con le posizioni del Pr, una brochure in cui si presenta il partito agli ambasciatori di tutto il mondo e una radiolina tascabile per seguire i lavori.
Radio radicale 2 (107.8 nel Lazio) ha trasmesso per la prima settimana il dibattito generale. Gli interventi dei ministri della prima settimana possono essere trovati sulla nostra pagina web:www.radicalparty.org/icc/icc.html. Oltre alle edizioni settimanali del TRANSFAX, dalla seconda settimana stiamo pubblicando una edizione speciale in italiano sulla conferenza diplomatica di Notizie radicali, leggibile all'indirizzo web www.radicalparty.org/news.
Grazie all'impengo e allo sforzo dei nostri membri e sostenitori siamo riusciti ad imporre la questione della giustizia internazionale all'agenda della comunita internazionale. Stara adesso a noi assicurare che questo storico appuntamento diventi la pietra angolare del diritto internazionale. Vi chiediamo di seguire i lavori e di comunicarci sin d'ora la vostra partecipazione alla fiaccolata che organizzeremo il 13 luglio a Roma lungo la 'via sacra' in sostegno della corte. I messaggi di adesione possono essere spediti via email a: radical.party@stm.it oppure si pu= telefonare allo 06/68.97.91.
In pi , per riparare al silenzio assordante della stampa italiana, sara anche necessario comprare delle pagine sui maggiori quotidiani nazionali per mettere a conoscenza i cittadini italiani dello stato dell'arte della conferenza diplomatica e per mobilizzarli al fine di matenere costante la pressione sui delegati per le rimanenti settimane. A questo scopo abbiamo lanciato una sottoscrizione straordinaria per garantirci una mezza pagina sul Corriere della sera o su la Repubblica; alla fine di questo TRANSFAX troverete un coupon per i vostri contributi.
>> IL PARTITO RADICALE ALLA PLENARIA
Intervento di Marino Busdachin per il Partito Radicale Transnazionale.
Roma, 17 giugno 1998
Signor Presidente, Eccellenze, Signori Delegati, Rappresentanti delle Organizzazioni Internazionali, cittadini.
Sono fiero di essere qui oggi a parlare come rappr
esentante del partito Radicale Transanzionale. Un'organizzazione politica nonviolenta impegnata a fondo nel sostegno delle Nazioni Unite efficaci, di una vera giustizia internazionale e del rispetto dei fondamentali diritti umani e civili.
Negli ultimi tre anni il Partito Radicale Transanzionale e il comitato Non c'F pace senza giustizia hanno organizzato una campagna internazionale volta alla fissazione di una data ed un luogo per la Conferenza Diplomatica. Da Parigi a Montevideo, da Atlanta a Dakar attraverso una serie di conferenze, dichiarazioni e appelli sostenuti da migliaia di parlamentari, membri di governo, statisti e cittadini di tutto il mondo siamo stati capaci di mobilitare l'opinione pubblica su questo tema e di influenzare i processi decisionali.
Dalle battaglie contro lo sterminio per fame, alla campagna per l'istituzione dei Tribunali ad hoc per la ex Jugoslavia e per il Ruanda, il processo per la costituzione di una corte penale internazionale ha percorso una lunga strada verso l'affermazione del diritto d'ingerenza per motivi umanitari, iniziata molti anni fa.
Finalmente siamo qui oggi in questa storica occasione.
Siamo consapevoli che il Tribunale Penale Internazionale non sara la soluzione di tutti i problemi mondiali. Ma pensiamo anche che sara uno strumento efficace che possa complementare politica e diplomazia. Noi tutti ci aspettiamo molto da questa conferenza e la nostra pi grande speranza F che FINALMENTE la giustizia non sara mai pi separata dalla pace o sacrificata sull'altare della "Realpolitik".
Da Auschwitz a Mathausen, da Katyn ai campi di sterminio di Pol Pot migliaia di volte abbiamo sentito lo slogan MAI PIU' suonare come una campana a morte. Questo secolo F stato il pi sanguinoso della storia dell'umanita, in cui 180 milioni di persone sono state massacrate in circa 250 conflitti, 25 dei quali sono ancora in corso ora, mentre parliamo.
Abbiamo bisogno di un Tribunale Penale Internazionale, ne abbiamo bisogno ora. Per la nostra dignita di uomini, per la nostra inesauribile speranza di giustizia, per porre fine a questa lunga catena di orrori, genocidi, stermini di massa, stupri e violenze di ogni tipo. Abbiamo bisogno di porre fine all'impunita di cui godono i responsabili dei pi efferati crimini, e che in ogni parte del mondo vivono tuttora nella pi assoluta tranquillita. Dobbiamo fermare tutto ci=.
Siamo indignati, frustrati e arrabbiati. Qualcuno preferirebbe avere un tribunale ad ogni costo, un tribunale "alibi". Ma ci= di cui il mondo ha bisogno F un tribunale indipendente, giusto ed efficace.
Signori Delegati, ci fidiamo di voi. Ci fidiamo di voi perchT siamo convinti che sarete capaci di affrontare tutte le difficolta e le resistenze di coloro che affermano che il mondo non F pronto per un simile tribunale, di resistere a coloro che sono qui per boicottare il lavoro paziente e responsabile di centinaia di migliaia di individui e organizzazioni che hanno lavorato durante gli ultimi cinquant'anni. Il mondo vi guarda.
Signori Delegati, ci aspettiamo un tribunale che funzioni e che consegni alla giustizia i criminali di guerra, un tribunale in cui il procuratore generale sia capace di dare il via alle indagini, un tribunale i cui fondi provengano dal budget regolare dell'Onu ma che allo stesso tempo sia un'istituzione indipendente all'interno del sistema delle Nazioni Unite.
Non ci aspettiamo il TRIBUNALE PERFETTO. Ma almeno uno efficace.
Un tribunale che possa ridimensionare la sovranita nazionale e superare il principio di non ingerenza. Dobbiamo passare dalla LEGGE DEL PIU' FORTE alla FORZA DELLA LEGGE e onorare il principio del diritto alla vita e la vita del diritto.
Grazie, Signor Presidente.
>> IL PARLAMENTO EUROPEO CHIEDE UNA CORTE INDIPENDENTE E EFFICACE.
Strasburgo- Sotto l'iniziativa dell'intergruppo al PE Amici Curiae, guidato dall'eurodeputato radicale Gianfranco Dell'Alba, co-presiente con il liberale Gijs de Vries, il Parlamento europeo ha adottato un'altra chiara risoluzione che fissa le linee del nogoziato per la conferenza di Roma.
Dichiarazione di Olivier Dupuis, Segretario del Partito radicale transnazionale e transpartito e europarlamentare della lista Pannella: "E' molto importante che il Parlamento europeo abbia espresso le proprie posizioni in maniera cos8 chiara e determinata, mentre i negoziati stanno procedendo a Roma - negoziati a cui F stato proibito di partecipare se pur come osservatori ai parlamentari europei.
E' altrettanto molto importante che il PE chieda che l'universalita e la trasparenza dei lavori sia garantita con il coinvolgimento della comunita legale internazionale e della opinione pubblica.
"In questo momento cruciale, quando, dopo 50 anni di esitazioni, il mondo F vicino a segnare questo secolo creando una pietra miliare dello stato di diritto, per garentire la vita del diritto e il diritto alla vita per tutti gli individui, il Partito radicale transnazionale chiede a tutti i delegati della Conferenza diplomatica di fare tutto ci= F in loro potere per istituire un Tribunale penale internazionale indipendente e efficace per cui tutti ci siamo battuti da anni".
>> Risoluzione sul Tribunale penale internazionale
Il Parlamento europeo,
- viste le sue precedenti risoluzioni sul Tribunale penale internazionale,
A. considerando la necessita di istituire un Tribunale penale internazionale permanente per integrare i sistemi giudiziari nazionali e mettere fine all'immunita di cui godono gli autori di atti di genocidio, crimini contro l'umanita e crimini di guerra,
B. considerando che la commissione ONU per i diritti umani appoggia fermamente l'istituzione di un siffatto tribunale,
C. considerando che i lavori preparatori per l'istituzione di detto Tribunale penale internazionale si sono conclusi con l'ultima sessione del comitato preparatorio delle Nazioni Unite, svoltasi dal 16 marzo al 3 aprile 1998,
D. compiacendosi dell'accresciuta partecipazione degli Stati al processo negoziale e auspicando che un numero ancora maggiore di paesi di tutte le regioni del pianeta sia pienamente rappresentato alla Conferenza diplomatica di Roma,
E. considerando che dal 15 giugno al 17 luglio 1998 si tiene a Roma la Conferenza diplomatica dei plenipotenziari per l'istituzione di un Tribunale penale internazionale,
F. considerando che gli Stati membri e la delegazione della Commissione che partecipano alla Conferenza diplomatica di Roma possono svolgere un ruolo fondamentale per garantire un esito positivo della stessa e compiacendosi dell'accresciuta convergenza delle posizioni degli Stati membri dell'Unione europea,
G. accogliendo con favore l'offerta da parte del governo dei Paesi Bassi di ospitare il Tribunale penale internazionale permanente,
1. esorta la Conferenza diplomatica di Roma a cogliere questa opportunita storica accordandosi su un testo di statuto per un Tribunale penale internazionale indipendente, equo ed efficace;
2. invita i rappresentanti degli Stati membri, del Consiglio e della Commissione ad attivarsi per garantire il successo della Conferenza, ossia l'istituzione di un Tribunale penale internazionale efficace, e li esorta a non piegarsi a compromessi su principi fondamentali per venire incontro agli Stati riluttanti;
3. sottolinea che lo statuto del Tribunale penale internazionale permanente che dovra essere definito dalla Conferenza di Roma, per rappresentare un'efficace integrazione dei sistemi giudiziari nazionali, dovra contemplare:
a) un procuratore indipendente in grado di istruire e condurre indagini e procedimenti giudiziari, di propria iniziativa, in merito a situazioni in cui sono stati commessi i reati fondamentali che rientrano nell'ambito della giurisdizione del tribunale,
b) la giurisdizione intrinseca e universale del tribunale in ordine ai reati fondamentali di genocidio, crimini contro l'umanita, crimini di guerra e aggressioni senza che sia necessario il consenso di alcuno Stato,
c) buoni rapporti di lavoro con i tribunali internazionali esistenti con sede all'Aia,
d) relazioni costruttive con le Nazioni Unite, in particolare con il Consiglio di Sicurezza, nel pieno riconoscimento dei ruoli e delle competenze rispettivi,
e) l'obbligo per gli Stati contraenti di ottemperare senza indugio alle disposizioni e alle decisioni del tribunale,
f) le norme pi rigorose per quanto riguarda il rispetto dei diritti degli accusati e degli indiziati, nonchT la protezione degli interessi delle vittime e dei testimoni,
g) finanziamenti sicuri e a lungo termine per garantire l'autonomia del tribunale nonchT la sua indipendenza da qualsiasi pressione esterna;
4. sottolinea inoltre che la giurisdizione del Tribunale sui reati fondamentali di genocidio, crimini contro l'umanita e crimini di guerra dovrebbe comprendere le stesse categorie di crimini, a prescindere dal fatto che siano commessi nell'ambito di conflitti armati internazionali o interni;
5. invita il Consiglio e gli Stati membri a garantire l'universalita e la trasparenza dei negoziati, cos8 come il costante coinvolgimento della comunita giuridica internazionale e della societa civile;
6. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, ai governi degli Stati membri, al Segretario generale delle Nazioni Unite, al Presidente dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite e al Presidente della Conferenza diplomatica delle Nazioni Unite per l'istituzione di un Tribunale penale internazionale.
>> RASSEGNA STAMPA
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Washington Post
Re senza regno: il potere delle lobby internazionali
Gioved8 1 guigno, 1998
Di Charles Trueheart
Roma, 17 giugno - A 27 anni, dinoccolato e in stile kennediano, Marco Cappato naviga per il mondo diplomatico con tutta la confidenza e l'autorita di un ambasciatore. Ma la sua nazione F niente pi di un ufficio, un telefono cellulare e una rete globale di attivisti della tutela dei diritti umani. Tuttavia, Cappato e Non c'F pace senza giustizia, la giovane organizzazione che rappresenta, hanno svolto un ruolo alle Nazioni Unite superiore a quello di molti altri paesi nel plasmare il dibattito sulla creazione di una corte internazionale permanente che processi i responsabili di genocidio.
Il gruppo di Cappato ha portato avanti un lavoro di lobbying di grande impatto perchT fosse fissata una data certa della Conferenza che si sta svolgendo in questi giorni a Roma, raccogliendo le firme di capi di Stato e di Governo, acquistando pagine di giornali, assicurandosi la benedizione del Dalai Lama, educando diplomatici e giuristi, lavorando sui media, monitorizzando i negoziati e, addirittura, sistemando alcuni dei loro nelle delegazioni nazionali presenti alla Conferenza Diplomatica.
"L'influenza della Francia sui paesi africani F stata molto efficace" ha detto Cappato. "PerchT non dovremmo essere altrettanto efficaci noi?"
I Delegati di numerose tra le principali potenze riconoscono che Non c'F pace senza giustizia e altre circa 200 organizzazioni non governative internazionali svolgono un ruolo cruciale nell'imporre questioni all'agenda della comunita mondiale in questa fine di secolo caratterizzata da summit globali su grandi argomenti come il genocidio, i diritti delle donne, la popolazione e la Terra. " "Sono molto, molto, molto importanti qui" ha affermato, a denti stretti ma con grande ammirazione, un ambasciatore occidentale.
(...)
Attivisti per una Corte Penale Internazionale, sin dal 1995 hanno organizzato conferenze in varie aree del mondo, spesso lavorando fianco a fianco con altre ONG locali e con i Governi, e invitando - spesso a spese proprie - giuristi, diplomatici, e molte delle persone che costituiranno un importante blocco di voti alla Conferenza, che vede la partecipazione di oltre 150 nazioni.
Non c'F pace senza giustizia F andata oltre. Ha procurato a proprie spese per molti paesi - Cappato ha fatto l'esempio del Senegal - dei consulenti legali, persone qualificate di altra nazionalita che fungano da delegati nazionali. In effetti le ONG stanno mettendo a disposizione dei paesi che ne hanno bisogno la propria professionalita.
Secondo Cappato, la cui organizzazione F un'emanazione del Partito Radicale Transnazionale, "La privatizzazione delle idee pu= essere una buona cosa, specialmente per quei paesi pi deboli che non hanno gli strumenti per essere informati"
(...)
Le Monde
Mercoledi 17 giugno 1998
[...] Il Partito radicale transnazionale (a cui appartiene Emma Bonino, fervente sostenitrice della Corte) che ha largamente contribuito ad assicurare che i negoziati finali si tenessero a Roma, ha creato un sito web a distribuito radioline per pubblicizzare i lavori. [...]
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