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Partito Radicale Centro Radicale - 15 luglio 1998
PR/Tribunale internazionale: comunicato stampa

TRIBUNALE INTERNAZIONALE: PARTITO RADICALE "SOLO UN TRIBUNALE INDIPENDENTE POTRA' VINCERE LE RESISTENZE STATUNITENSI"

DICHIARAZIONE DI OLIVIER DUPUIS, SEGRETARIO DEL PARTITO RADICALE E DEPUTATO EUROPEO

Strasburgo, 15 luglio 1998. "Come tutti gli osservatori, le delegazioni e le Ong hanno compreso, sui lavori della Conferenza diplomatica in corso a Roma per l'istituzione del Tribunale Penale Internazionale grava la pesante ipoteca statunitense.

Le resistenze statunitensi non possono però essere giudicate alla stregua delle riserve o delle obiezioni "di principio" dei paesi che vorrebbero sterilizzare la giurisdizione della Corte, per sottrarsi alla sua sfera d'azione, né rispondono, unicamente, al riflesso "interno" di un paese che teme di delegare quote di sovranità giudiziaria ad un organo internazionale non controllato direttamente.

Sono anche e soprattutto preoccupazioni che derivano proprio dal ruolo che gli Stati Uniti hanno assunto sul piano internazionale, e dalla disponibilità più volte dimostrata - anche ad onta dell'insipienza e della codardia europea - ad intervenire nelle situazioni più sanguinose di conflitto, ed a ripristinare condizioni di sicurezza, ordine e legalità.

Tutto questo spiega perché gli Stati Uniti - vista la loro "esposizione" - preferirebbero di gran lunga un Tribunale longa manus del Consiglio di Sicurezza, e legato direttamente alle sue scelte (come i Tribunali ad hoc sulla ex Yugoslavia e sul Ruanda), piuttosto che uno strumento indipendente di giurisdizione universale.

Questo però non esime la comunità internazionale dall'esigenza di proseguire sulla strada dell'Istituzione di un Tribunale indipendente, che alla lunga potrebbe costituire, anche in termini politici, una tutela ed una garanzia, e non una minaccia, per chi, come gli Stati Uniti, ha svolto un ruolo di "gendarmeria internazionale".

Quel che è certo - e non dovrebbe sfuggire alle delegazioni presenti a Roma - è che la possibilità, al momento quantomai remota, di ottenere l'adesione statunitense allo Statuto del Tribunale, dipende dalla credibilità, dalla forza e dall'efficacia della Corte Penale Universale che uscirà dai lavori della Conferenza (anche contro il parere degli Stati Uniti). Un Tribunale debole, dalla giurisdizione incerta, sarebbe la peggiore conferma di tutte le preoccupazioni statunitensi."

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