B4-0736/98
Risoluzione sulla situazione in Vietnam e sui casi dei signori Doàn Viêt Hoat, Nguyen Dan Que e Thick Khonh Tanh
Il Parlamento europeo,
16/07/98
A. profondamente preoccupato per lo stato di salute del signor Doàn Viët Hoat, detenuto da quasi vent'anni per reati di opinione,
B. ricordando che Doàn Viêt Hoat ha passato 12 anni in prigione senza essere giudicato e che nel 1988 è stato nuovamente arrestato per aver pubblicato articoli critici nei confronti del regime comunista, subendo nel 1993 una condanna a 15 anni di detenzione e a 5 anni di residenza vigilata,
C. deplorando che dal 1993 Doàn Viët Hoat sia stato trasferito in cinque carceri diversi e che le sue condizioni di vita nei campi di lavoro si siano continuamente degradate,
D. preoccupato altreś per lo stato di salute del signor Nguyen Dan Que, condannato nel 1991, a seguito di un processo assolutamente iniquo, a 20 anni di carcere per aver tentato di "rovesciare il governo del popolo",
E. deplorando che numerosi prigionieri politici siano tuttora detenuti in Vietnam per reati di opinione,
F. condannando la diffusissima pratica dei processi iniqui, in cui i diritti della difesa non sono in alcun modo rispettati,
G. preoccupato per le durissime condizioni di detenzione dei prigionieri in Vietnam, in particolare per quelle delle persone incarcerate nei campi di rieducazione,
H. ricordando che le libertà fondamentali e i diritti umani continuano ad essere subordinati al principio della difesa della "sicurezza nazionale" e sottolineando l'incostituzionalità del decreto 31/Cp del 14 aprile 1997 che autorizza a condannare a pene fino a due anni di carcere, senza accusa e senza processo, gli individui considerati pericolosi per la sicurezza dello Stato,
I. considerando in particolare che l'intellettuale Nguyân Xuân Tu, alias Ha Si Phu, lo scrittore Tieu Dao Bao Cu e il poeta Bui Minh Quoc sono attualmente soggetti al regime del decreto 31/Cp e strettamente sorvegliati dalle forze di sicurezza,
J. condannando la discriminazione e la repressione delle pratiche religiose non riconosciute dal regime comunista,K. considerando la censura imposta arbitrariamente agli organi di stampa ufficiali in nome della sicurezza dello Stato, e il divieto di organi di stampa indipendenti,
L. sottolineando il carattere illegale dell'arresto e della condanna del signor Thick Khonh Tanh, monaco buddista della Chiesa buddista unificata del Vietnam, che aveva organizzato una missione umanitaria per soccorrere le vittime di inondazioni, e che è stato condannato, con un'altra ventina di persone, a vari anni di prigione per aver "sabotato la politica di solidarietà" e "aver approfittato della libertà e dei diritti democratici a scapito degli interessi dello Stato, di organizzazioni sociali e dei cittadini",
M. profondamente preoccupato per il moltiplicarsi, in varie regioni del Vietnam, delle manifestazioni di malcontento popolare contro la corruzione del regime comunista, l'elevatissima pressione fiscale e il costo proibitivo degli immobili, e condannando la repressione violenta di tali manifestazioni da parte delle forze militari e della polizia,
N. sottolineando il numero particolarmente elevato (34) di reati punibili con la pena di morte e il crescente ricorso a quest'ultima da parte delle autorità della Repubblica socialista del Vietnam,
O. ricordando che solo una politica di profonde riforme politiche ed economiche, che garantisca pienamente il radicamento dello stato di diritto e l'apertura dell'economia al mercato e alla concorrenza, pụ contribuire alla soluzione progressiva della grave situazione in cui si trova la Repubblica socialista del Vietnam,
Il Parlamento europeo,
1. chiede alle autorità della Repubblica socialista del Vietnam l'annullamento immediato delle condanne dei signori Doàn Viët Hoat, Nguyen Dan Que e Thick Khonh Tanh e dei loro amici, nonché la loro liberazione unitamente a quella di tutti gli altri detenuti politici;
2. chiede che si ponga fine alla pena di residenza vigilata inflitta ai signori Thich Huyen Quang e Thich Quang Do, alti dirigenti religiosi della Chiesa buddista unificata del Vietnam;
3. chiede alle autorità vietnamite di porre fine all'applicazione del decreto 31/CP e ad ogni misura repressiva nei riguardi di tutte le persone che ne sono vittime, e segnatamente dei signori Ha Si Phu, Tieu Dao Bao Cu e Bui Minh Quoc;
4. chiede la chiusura immediata di tutti i campi di rieducazione e l'abolizione dei reati di opinione;
5. ricorda alle autorità vietnamite che le libertà di opinione e di stampa sono condizioni indispensabili per lo sviluppo economico e sociale del Vietnam e che gli organi di stampa indipendenti devono essere autorizzati;6. chiede al governo della Repubblica socialista del Vietnam di avviare un processo di riforme politiche ed economiche volte all'instaurazione di un vero Stato di diritto e di un'economia aperta di cui possa beneficiare l'insieme dei cittadini vietnamiti;
7. ricorda alle autorità del Vietnam che l'opposizione e la critica alla politica del governo fanno parte delle libertà fondamentali della persona e che, di conseguenza, non possono in alcun caso essere considerati reati;
8. chiede al governo della Repubblica socialista del Vietnam di revocare immediatamente il decreto 31/CP e tutte le leggi che subordinano le libertà fondamentali alla difesa della sicurezza nazionale;
9. ricorda alle autorità vietnamite che l'accordo di cooperazione fra l'UE e la Repubblica socialista del Vietnam si basa sul rispetto dei diritti dell'uomo e della democrazia;
10. chiede alle autorità vietnamite di avviare immediatamente la riforma del sistema giudiziario allo scopo di assicurarne la neutralità e la trasparenza nonché di garantire il rispetto dei diritti fondamentali della persona;
11. chiede al Consiglio e alla Commissione di attribuire la priorità, nelle loro relazioni con la Repubblica socialista del Vietnam, al rispetto e alla promozione dei diritti dell'uomo;
12. chiede al governo del Vietnam di garantire piena libertà alle diverse confessioni religiose;
13. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione e al governo della Repubblica socialista del Vietnam.