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Partito Radicale Centro Radicale - 22 luglio 1998
PR/Lettera ai parlamentari italiani

Roma, 22 Luglio 1998

Caro collega,

Mentre Le scriviamo, si è da poche ore conclusa con uno splendido successo la Conferenza Diplomatica per l'istituzione del Tribunale Penale Internazionale, per giudicare i presunti responsabili dei più terribili crimini contro l'umanità.

E' dal 1993 che il Partito Radicale si è assunto, come priorità politica, quella della creazione di una giurisdizione internazionale che desse valore e forza di legge, di diritto positivo, ad una serie di trattati che non hanno finora trovato universale ed effettiva applicazione.

Nel corso di questa campagna il Partito Radicale e Non c'è Pace Senza Giustizia hanno potuto lavorare al fianco di numerose altissime personalità del mondo della politica e della cultura, e di poter soprattutto contare sul fermo sostegno alla creazione della Corte espresso da oltre mille parlamentari di 71 diverse nazionalità, che hanno in questi anni sottoscritto gli appelli del Partito Radicale o che hanno partecipato direttamente agli eventi pubblici organizzati in occasione della campagna "Non c'è Pace Senza Giustizia". A tutti loro va il nostro più sentito ringraziamento.

Il risultato ottenuto rende ancora più importante un impegno diretto dei protagonisti della politica per costruire un nuovo ordine mondiale fondato sulla "forza della legge", come alternativa alla "legge del più forte".

E' necessario lavorare da subito perché il Trattato di Roma sia al più presto ratificato da almeno 60 Stati, in modo che il Tribunale Internazionale (che non prevede il ricorso alla pena di morte e che garantisce pienamente i diritti della difesa) divenga realtà concreta ed operante. E' urgente lavorare perché diventi uno strumento efficace per promuovere a livello universale il rispetto dei diritti umani fondamentali e allargarne il perimetro.

In questo senso, la prossima scadenza che ci vede impegnati è quella dell'istituzione, nel prossimo autunno, da parte dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, di una moratoria universale di 5 anni sulle esecuzioni capitali.

Il Parlamento europeo si è già espresso a favore; il Consiglio dei Ministri degli Esteri dell'UE ha ribadito, per voce della presidenza austriaca, l'appoggio pieno dell'Unione "all'iniziativa che l'Italia prenderà nel corso della prossima Assemblea Generale delle Nazioni Unite". Si tratta, a questo punto, di vincere le prudenze e le riserve del Governo Italiano, che, pur dichiarandosene in linea di principio disponibile ed interessato, tende a rimandare al 1999 una iniziativa che ha già tutte le carte in regola per essere condotta e vinta nel 1998.

Per raggiungere questo ed altri obiettivi di "vita del diritto per il diritto alla vita", non basterà da sola l'azione di sensibilizzazione della società civile, ma sarà indispensabile incidere direttamente sulle decisioni assunte dalle Assemblee parlamentari di tutto il mondo, oltre che nelle sedi delle istituzioni internazionali. Per tale ragione siamo convinti che possa essere assolutamente determinante, come lo è stata in questi anni, l'azione di un soggetto organizzato che abbia l'umiltà di essere "politico", di essere "partito", anche se non-elettorale, transnazionale e transpartitico, quale è oggi il Partito Radicale, riconosciuto dalle Nazioni Unite come Organizzazione Non-Governativa di primo livello.

Un soggetto politico che, per fare le cose che sta facendo, ha bisogno di risorse umane e finanziarie adeguate, che provengono esclusivamente dalle iscrizioni e dai contributi individuali.

Ci permettiamo dunque di invitarti a scegliere l'iscrizione al Partito Radicale per il 1998.

In attese di una Sua cortese risposta, Le porgiamo i nostri più cordiali saluti.

Danilo Quinto Olivier Dupuis

(Tesoriere) (Segretario)

 
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