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Notizie Radicali
Partito Radicale Centro Radicale - 17 settembre 1998
PE/Afghanistan/UNDCP/risoluzione

B4-0823, 0833 e 0838/98

Risoluzione sulla situazione in Afghanistan

17-09-98

Il Parlamento europeo,

- viste le sue precedenti risoluzioni sulla situazione afghana,

A. considerando che il regime dei Taliban controlla quasi la totalità del paese e che essi chiedono pertanto il riconoscimento internazionale; che fino ad oggi tale regime è stato riconosciuto solamente dall'Arabia Saudita, dal Pakistan e dagli Emirati arabi uniti,

B. considerando che i Taliban moltiplicano gli attacchi ai diritti fondamentali dell'essere umano, e in particolare all'uguaglianza fra i sessi e alla libertà di pensiero e di espressione, vietando i mezzi di informazione scritta e orale e quelli televisivi,

C. considerando che il regime dei Taliban accetta ed incoraggia il terrorismo internazionale, che ha le proprie basi sul territorio da essi controllato, come dimostra in particolare il fatto che in Afghanistan dimori Oussama Ben Laden, presunto responsabile dei recenti attentati contro le ambasciate americane in Africa e contro turisti in Egitto,

D. gravemente preoccupato per i resoconti sulla natura sempre più etnica del conflitto, in particolare per quelli pubblicati da Amnesty International sul massacro della minoranza Hazara,

E. condividendo la commozione delle autorità iraniane per la sorte dei diplomatici e giornalisti iraniani assassinati e la loro viva inquietudine per la sorte di quanti sono stati rapiti dai Taliban in occasione dell'occupazione del Consolato iraniano di Mazar-e-Sharif, dei quali non si hanno più notizie, nonché per la situazione di tutti i cittadini iraniani residenti in Afghanistan,

F. fortemente preoccupato per la recente concentrazione di truppe alla frontiera iraniana con l'Afghanistan,

G. profondamente rattristato per la morte del colonnello italiano Calò, deceduto a Kabul a seguito di un attentato,

H. considerando che i Taliban hanno impedito alle ONG di dispensare aiuti alla popolazione afghana sulla base dell'uguaglianza fra i sessi, e le hanno espulse da Kabul,

I. considerando che anche la Commissione è stata obbligata asospendere tutte le sue attività di aiuto umanitario a Kabul,

J. deplorando il fatto che le organizzazioni umanitarie internazionali che operavano in Afghanistan a seguito dei terremoti che hanno sconvolto la regione abbiano dovuto lasciare il paese per le restrizioni e le minacce continue dei Taliban e a causa della violenza dei combattimenti fra le varie fazioni,

1. condanna fermamente la negazione dei diritti dell'uomo da parte del regime dei Taliban e in particolare l'inaccettabile trattamento inflitto alle donne afghane;

2. condanna i massacri delle popolazioni sciite nella regione di Mazar-e-Sharif e di Bamyan da parte delle milizia dei Taliban nonché l'occupazione del Consolato generale iraniano a Mazar-e-Sharif da parte dei Taliban e l'assassinio dei diplomatici iraniani;

3. esige che i Taliban rendano senza indugio pubblica la sorte dei due diplomatici iraniani presi in ostaggio in occasione dell'occupazione del Consolato iraniano di Mazar-e-Sharif;

4. invita i Taliban e le altre parti in lotta a consentire che l'ONU possa svolgere delle indagini, come richiesto dal Consiglio di sicurezza;

5. ribadisce la propria posizione, secondo cui l'unico modo per risolvere il conflitto risiede nell'utilizzo di strumenti pacifici basati sulla cooperazione, un processo, questo, in cui l'ONU deve svolgere un ruolo centrale imparziale e l'UE deve rappresentare il più importante datore di aiuti umanitari;

6. chiede agli Stati membri dell'UE di non riconoscere il regime dei Taliban fino a quando quest'ultimo non rispetterà i diritti fondamentali;

7. invita i paesi che hanno riconosciuto il regime dei Taliban a ritirargli il loro sostegno;

8. chiede che gli Stati membri dell'UE non avviino né mantengano alcun contatto economico con il regime dei Taliban, eccettuati gli aiuti umanitari, e che rafforzino in tale contesto la cooperazione politica e umanitaria con i paesi confinanti con l'Afghanistan e minacciati dalle attività del terrorismo fondamentalista appoggiato dai Taliban;

9. chiede alla Commissione, al Consiglio e agli Stati membri di esigere che i progetti dell'UNDCP concernenti l'Afghanistan siano ridiscussi in seno alle istanze competenti delle Nazioni Unite;

10. insiste affinché le autorità iraniane non contribuiscano a un ulteriore aggravamento del conflitto afghano;

11. esprime la più profonda commozione per la morte del colonnello Calò e la più ferma condanna degli esecutorimateriali e dei mandanti di tale crimine e chiede ai Taliban di fare luce senza indugio sull'assassinio del colonnello Calò;

12. ricorda che dall'inizio dell'anno la morte del colonnello Calò costituisce il nono episodio mortale in cui sono coinvolti ufficiali in servizio nel quadro delle missioni dell'ONU per il mantenimento e il ripristino della pace in Afghanistan;

13. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, al Segretario generale delle Nazioni Unite, ai governi degli Stati Uniti, dell'Uzbekistan, dell'Iran, del Pakistan, dell'Arabia Saudita, degli Emirati arabi uniti, del Tagikistan, della Russia e dell'India nonché all'Alleanza del Nord e ai Taliban.

B4-0823, 0833 y 0838/98

 
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