Operazioni finanziarie di Karadzic
depositata da Olivier Dupuis
Secondo una notizia apparsa sul settimanale di Banja Luka "Nezavisne Novine" e rilanciata dal "Corriere della Sera" del 22/06/98, 17 milioni di marchi (pari a 17 miliardi di lire) sono stati trasferiti nel marzo 1997 dalla <> alla <> (conosciuta anche col nome sloveno di <>); tale trasferimento di fondi pare essere stato operato dagli uomini del criminale di guerra Radovan Karadzic poco prima di dover cedere il governo della Republika Srpska ai <> dell'attuale primo ministro Milorad Dodik; l'ingente capitale trasferito si suppone essere il frutto sia dei saccheggi operati dai serbo-bosniaci nel corso delle operazioni di "pulizia etnica" sia delle malversazioni attuate su beni della Republika Sprska;- quali informazioni la Commissione può acquisire sull'attività della società del Liechtenstein <>, che pare essere utilizzata dal "clan Karadzic" come copertura per trasferimenti di capitali;- quali informazioni la Commissione può acquisire sull'attività dell' <> (Istituto internazionale per gli studi politici ed economici per la cooperazione e per lo sviluppo), con sede a Roma e diretto dal Sig. Gianfranco Oliverio; tale ente pare essere sorto nel giugno 1995 in funzione di "lobby politico-economica" di Radovan Karadzic in Italia;- quali azioni la Commssione intende intraprendere al fine di impedire nel futuro complicità e connivenze dirette e/o indirette con il criminale di guerra Radovan Karadzic e di rafforzare la collaborazione delle istituzioni europee con il Tribunale ad hoc sui crimini commessi nell'ex-Jugoslavia, ai sensi della L. 14 febbraio 1994, n.120.
P-2355/98FR
Risposta data da Van den Broek a nome della Commissione (14 settembre 1998)
La Commissione è stata informata degli articoli apparsi sulla stampa italiana riguardanti le operazioni finanziarie che sarebbero state trattate da Karadzic. Purtroppo la Commissione non dispone di informazioni complementari né dei mezzi per indagare sulla veracità dei fatti riportati.
Ciò nonostante, la Commissione tiene a ricordare che essa ha sospeso nel 1997 le sue operazioni di sostegno alla Repubblica Srpska, in seguito a informazioni simili riguardanti dei presunti criminali di guerra. Fin dall'inizio ha affermato e ripetuto senza sosta che le persone sospettate di crimini di guerra devono essere tenute responsabili dei loro atti e risponderne in giustizia al fine di garantire un pace e una stabilità durevoli in Bosnia-Herzegovina.
La Comunità sostiene finanziariamente le attività del Tribunale Penale internazionale.