ABOLIZIONE DELLA LEVA. PARTITO RADICALE: SPINI DICA CHIARAMENTE DA CHE PARTE STA
Dichiarazione di Olivier Dupuis, segretario del Partito Radicale e deputato europeo:
Roma, 3 novembre 1998. "Intervistato da "La Nazione", che lo presenta come il coraggioso e solitario paladino della battaglia per l'abolizione della leva, il Presidente della Commissione Difesa della Camera Valdo Spini, per così dire, "getta la maschera": "il servizio militare di leva non va abolito, va solo sospeso"; quanto al servizio civile, occorrono "forti incentivazioni".
Rischia così di giungere a compimento il disegno che da molto tempo andiamo denunciando: l'abbandono, sul versante militare, del modello pletorico ed inefficiente dell'esercito di leva sta diventando il pretesto per consolidare ed estendere l'attuale assetto del servizio civile, che già oggi - torniamo a ripeterlo - regala ogni anno alle burocrazie parastatali, parasindacali e parapartitiche del cosiddetto volontariato l'equivalente di almeno 1.000 miliardi di lire. La prospettiva è dunque quella di spostare il "parco buoi" dal fronte militare a quello civile, per regalare ai "professionisti del volontariato" altre decine - se non centinaia - di migliaia di lavoratori a costo zero.
Contro tutto questo, sono già più di diecimila i cittadini che hanno sottoscritto la petizione del Partito Radicale e del Comitato "Né giusta né utile" per l'abolizione dell'obbligatorietà tanto del servizio militare quanto del servizio civile. Ed è su questa proposta che chiediamo sia all'onorevole Spini che al neo-Ministro della Difesa Scognamiglio di esprimere chiaramente la propria opinione".
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