B4-1003, 1011, 1028, 1037 e 1046/98
Risoluzione sulle violazioni nei confronti della libertà d'espressione nella Repubblica federale di Iugoslavia
19/11/98
Il Parlamento europeo,
- viste le sue precedenti risoluzioni sulle violazioni dei diritti dell'uomo fondamentali e dei diritti democratici nella Repubblica federale di Iugoslavia, in particolare per quanto riguarda la libertà di stampa,
A. rilevando che il parlamento serbo ha adottato il 20 ottobre 1998 una nuova legge sull'informazione pubblica, che prevede severe multe nei confronti dei mezzi di informazione che presentino programmi stranieri e si astengano dal diffondere informazioni ritenute importanti dalle autorità,
B. sottolineando che l'adozione e l'attuazione di tale legge costituiscono un ulteriore aggravamento delle azioni contro i mezzi di informazione liberi e indipendenti in Serbia e rappresentano una grave violazione nel paese dei principi internazionali che garantiscono la libertà d'espressione,
C. rilevando con grande preoccupazione che, sulla base di questa legge e del "Decreto speciale del governo su misure relative alle minacce NATO di attacchi militari contro il nostro paese", le autorità serbe hanno proceduto a multare e chiudere i giornali Danas, Dnevni Telegraf e Nasa Borba nonché le emittenti Radio Index, Radio Senta, TV Pirot, Radio Kontakt e Radio City,
D. considerando che l'8 novembre 1998 un tribunale serbo ha condannato a una multa di 2,4 milioni di dinari (200.000 ecu) il direttore responsabile e i proprietari del quotidiano Dnevni Telegraf, per aver violato la nuova legge pubblicando un annuncio di un'organizzazione di studenti dell'opposizione,
E. sottolineando che la situazione dei mezzi di informazione nell'Europa sudorientale è considerata sempre più d'importanza cruciale per il consolidamento della democrazia, lo sviluppo della società civile e l'attuazione dagli accordi di Dayton,
F. preoccupato per l'allontanamento sistematico dalle strutture universitarie delle voci che si oppongono al regime attuale e che sono a favore della democratizzazione della società serba, e in particolare per la decisione del governo e del Parlamento serbo di sottoporre la libertà di insegnamento nelle università a gravi restrizioni, in particolare costringendo i docenti a prestare giuramento di fedeltà ai programmi governativi,
G. ricordando la legge sulle università, emanata il 26 maggio 1998 dal parlamento serbo, con la quale vengono sospese de facto l'autonomia delle università e la libertà scientifica garantita dalla costituzione,
H. ricordando che ai sensi di tale legge è il ministro per l'istruzione a nominare i rettori delle università, i quali a loro volta scelgono i decani delle varie facoltà, e che tutti i dipendenti delle università sono tenuti a stipulare nuovi contratti di lavoro entro 60 giorni dalla promulgazione della legge,
I. sottolineando ancora una volta che la Commissione e il Consiglio dovrebbero compiere il massimo sforzo per sostenere una stampa libera e indipendente e l'autonomia delle università nella Repubblica federale di Iugoslavia,
1. esorta il presidente Milosevic, che ha la principale responsabilità in materia, nonché il governo e il parlamento della Serbia a porre immediatamente fine ai loro attacchi nei confronti dei mezzi di informazione liberi e indipendenti del loro paese, e a ritirare immediatamente la citata legge sull'informazione pubblica;
2. invita inoltre il governo della Serbia ad annullare immediatamente le multe comminate in base alla legge citata, consentendo la riapertura dei giornali chiusi;
3. invita le autorità serbe a porre fine alla persecuzione dei giornalisti accusati di aver infranto la citata legge sull'informazione pubblica;
4. esorta il Consiglio e la Commissione a impegnarsi maggiormente nella costruzione di una società civile nella Repubblica federale di Iugoslavia, prestando particolare attenzione, in tale contesto, alla situazione in cui versano i mezzi di informazione;
5. esorta il Consiglio e la Commissione ad adottare le decisioni necessarie per sostenere il funzionamento e il rafforzamento della rete già esistente di mezzi di informazione indipendenti, e in particolare l'ANEM e il SENSE, nonché gli altri mezzi di informazione indipendenti della regione, onde creare le condizioni per un reale sviluppo della democrazia;
6. invita il presidente Milosevic e il governo di Belgrado ad adottare senza indugio tutte le misure necessarie a ripristinare, a norma della costituzione, l'autonomia delle università e la libertà scientifica, consentendo ai docenti di mantenere in essere i loro precedenti contratti di lavoro;
7. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione alla Commissione, al Consiglio, al governo e al parlamento della Serbia e della Repubblica federale di Iugoslavia e al rappresentante dell'OSCE sulla libertà dei mezzi di informazione.