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Notizie Radicali
Partito Radicale Centro Radicale - 15 gennaio 1999
TRANSFax #29

TRANSNATIONAL FAX N.29

Bollettino di informazione e di azione sulle campagne del Partito radicale transnazionale

Numero 29 del 15 Gennaio 1999

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* Redazione: Mihai Romanciuc, Via di Torre Argentina 76, 00186 Roma (IT)

Tel : +39-6-689.791

Fax : +39-6-6880.53.96

Mailto: radical.party@agora.stm.it

Url : http://www.radicalparty.org

Telnet: agora.stm.it

* Impaginazione e Distribuzione: Alberto Novi (BE)

* Pubblicato in: inglese, italiano, francese, russo e spagnolo.

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In questo numero:

- 1999 UN ANNO RADICALE

- MACEDONIA: AMNISTIA ADOTTATA DAL PARLAMENTO PER I POLITICI ALBANESI

- LETTERA APERTA DI XU JIN AL GOVERNO CINESE

- KOSOVO: IL PR CHIEDE ALL'UE DI LEGITTIMARE POLITICAMENTE L'UCK

- LEVA: BENE SCOGNAMIGLIO, MA IL GOVERNO CHIARISCA UNA VOLTA PER TUTTE LA SUA POSIZIONE, ANCHE E SOPRATTUTTO SUL SERVIZIO CIVILE.

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Cari amici,

Il 1999 è stato un anno storico per la riforma del diritto internazionale e un momento molto importante per le iniziative radicali transnazionali. Le nostre campagne lanciate nel 1994 alle Nazioni Unite sul Tribunale Penale Internazionale (TPI) e per l'abolizione della pena di morte hanno visto due importante vittorie.

L'estate scorsa 120 Stati membri dell'ONU hanno votato in favore dello statuto del primo TPI e 73 di questi hanno già firmato il Tratto di Roma (per la lista completa www.radicalparty.org). Per il secondo anno consecutivo la Commissione dei Diritti Umani di Ginevra ha adottato un documento che considera la pena di morte una violazione dei fondamentali diritti dell'uomo e sostiene la nostra proposta di istituire una moratoria delle esecuzioni capitali con una risoluzione dell'Assemblea Generale dell'ONU.

Inoltre, dal suo lancio l'estate scorsa, l'appello internazionale per incriminare Milosevic per la guerra in Kosovo è stato firmato da oltre 100,000 cittadini 309 VIP, 512 parlamentari e 71 professori universitari. In aggiunta diverse risoluzioni per l'incriminazione di Milosevic sono state presentate in molti parlamenti d'Europa e al Congresso americano. Un dossier sulle violazioni del diritto umanitario in Kosovo verrà presentato al Procuratore del Tribunale dell'Aia questa primavera congiuntamente all'appello.

Infine, le nostre campagne per abolire la leva obbligatoria in Russia e in Italia sono state sostenute da migliaia di cittadini e verranno presentate alla Commissione dei Diritti Umani di Ginevra. Nel 1999 continueremo tutte queste campagne internazionali, ma terremo anche il congresso degli iscritti che segnerà il nostro ritorno alla vita statutaria dopo quattro anni di amministrazione speciale.

E' quindi molto importante iscriversi al Partito Radicale per il 1999, darci la forza e le risorse necessarie per continuare ad essere attori di politica internazionale. Abbiamo bisogno della vostra partecipazione e dei vostri contributi per sviluppare e affinare i motodi con cui un partito politico transnazionale può essere organizzato e di conseguenza influire efficacemente a livello mondiale.

La nostra campagna iscrizioni per il 1999 è già iniziata e a oggi sono oltre 700 gli iscritti. Come al solito la quota minima equivale all'1% del PIL ed è di 365.000 lire; se avete la carta di credito potete iscrivervi anche online (www.radicalparty.org) oppure faxare i vostri dati allo 06.68805396. Ci si può iscrivere anche con assegno intestandolo a Partito Radicale.

Inizia radicalmente il nuovo anno, iscriviti!

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MACEDONIA: IL PARLAMENTO ADOTTA UN'AMNISTIA PER I POLITICI ALBANESI

Alla fine di dicembre, il Parlamento macedone ha adottato un'amnistia per i signori Demiri, Osmani, Dauti, Bekheti, rappresentanti della minoranza albanese di Macedonia sindaci e consiglieri comunali tutti iscritti al Partito Radicale. Gli amnistiati erano stati imprigionati la primavera scorsa per aver esposto la bandiera albanese in pubblico. Il 17 dicembre 1998, il Parlamento europeo aveva adottato una risoluzione proposta da Olivier Dupuis e Gianfranco Dell'Alba in cui si chiedeva alla nuova maggioranza di Governo Macedone di amnistiare i quattro politici albanesi. In occasione del recente voto del Parlamento macedone il Segretario del PR Dupuis ha dichiarato: "Con questo gesto tanto coraggioso quanto rapido, la nuova maggioranza di governo macedone, e in primo luogo il Primo Ministro Geogievski, dimostrano di saper non soltanto onorare le loro promesse ma anche affrontare, concretamente e senza pregiudizi, un problema - quello della convivenza tra macedoni e albanesi - fondamentale per lo sviluppo della

Macedonia. Una ragione di più per sostenere la Macedonia, per aiutarla a recuperare il ritardo accumulato rispetto al processo di integrazione europea e per invitarla a depositare, senza ulteriori attese, una domanda formale di adesione all'Unione."

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LETTERA APERTA DI XU JIN AL GOVERNO CINESE

Riceviamo dal Hong Kong Human Rights Monitor, e volentieri di seguito pubblichiamo, la lettera che Hu Jin, figlia di Xu Menli recentemente condannato a 13 anni di carcere per aver tentato di costituire un partito politico in Cina, ha scritto alle autorita' cinesi. Jin vive e studia negli Stati Uniti a Boston. Il 27 dicembre scorso, insieme ad altri rappresentanti della comunita' cinese d'America, Jin ha digiunato davanti al Palazzo di vetro a New York dopo la sentenza del tribunale cinese.

Lettera aperta al Governo cinese

Lunedi' 30 novembre avete ancora una volta imprigionato mio padre Xu Wenli, questa volta con l'accusa di "sovversione". Io sono cresciuta senza di lui. Nel 1981, quando avevo otto anni, imprigionaste mio padre per 12 anni, un nonviolento che si batteva per la libertà di parola e lo teneste in isolamento per tutto il tempo. Per quattro anni fu costretto a vivere in una cella poco più grande di una bara senza poter ricevere visite. La sua colpa? aver tentato di creare il partito democratico cinese. Non esiste una legge che vieti la creazioni di partiti in Cina, se il governo non vuole che mio padre fondi un partito, il governo ha il potere di fermarlo senza il bisogno di metterlo in galera.

Dalla sua liberazione nel 1993 per cinque anni lo avete fatto tenere incessantemente sotto stretta sorveglianza dalla polizia. Tutte le volte che mi padre usciva, era seguito da una macchina, una motocicletta e da agenti a piedi. Ad aprile e luglio dell'anno scorso a l'altra settimana la polizia ha fatto irruzione in casa e ha sequestrato fax, fotocopiatrici, computer, telefoni, libri ed effetti personali.

Io sono costretta a studiare in America perché voi non mi consentite di andare all'università in Cina. I computer che avete sequestrato li avevamo comprati con i soldi che avevo guadagnato lavando i piatti a Boston. Perché tanta paura di me e mio padre? Mio padre potrà anche avere idee sulla democrazia e la libertà, ma non ha né soldati né polizia segreta. Che male può farvi, lasciatelo libero.

La stampa internazionale dice che avete firmato il trattato internazionale per i diritti civili e politici, fate vedere al mondo, a mia madre e a me stessa che questa firma ha un significato per voi. Xu Jin

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KOSOVO: L'UNIONE EUROPEA DEVE RICONOSCERE SUBITO L'UCK E CHIEDERE L'INCRIMINAZIONE DI MILOSEVIC

L'ostinazione con la quale l'Unione europea continua a fare finta che le operazioni di Milosevic nel Kosovo sono operazioni di polizia - mentre procedono di un disegno pianificato che ha come obiettivo la "pulizia" da ogni presenza albanese di una parte sostanziale del Kosovo (quella che confina con il Montenegro) e l'arroganza con la quale l'Unione europea continua, dopo oltre 10 anni di violazioni di ogni loro diritto fondamentale da parte del regime di Belgrado e dopo le operazioni di pulizia etnica e i massacri di questi ultimi mesi (migliaia di morti, oltre 300.000 profughi, decine di migliaia di case saccheggiate e distrutte) a considerare come illegittimi i tentativi delle popolazioni albanesi del Kosovo di resistere, con e attraverso l'Esercito di Liberazione del Kosovo, sta diventando letteralmente criminale oltre che vergognoso.

L'Unione europea deve, da subito:

1. richiedere solennemente al Procuratore e al Presidente del Tribunale de L'Aia di verificare gli estremi per una incriminazione immediata di Milosevic;

2. riconoscere l'UCK - l'Esercito di Liberazione del Kosovo - come suo principale interlocutore nel Kosovo;

3. richiedere la riattivazione delle forze Nato in vista di un intervento contro le infrastrutture militari del regime di Belgrado;

4. ritirare immediatamente dal Kosovo gli osservatori dell'OSCE, ostaggi di Milosevic;

5. istituire immediatamente una rete radiofonica che possa informare i serbi e i kosovari sulla natura e la politica criminale del regime nazionalcomunista di Belgrado."

I membri del Consiglio europeo devono sapere che ogni loro ulteriore tergiversazione si contabilizzerà in nuovi massacri, in nuove ondate di profughi, in nuove distruzioni.

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LEVA: BENE SCOGNAMIGLIO, MA IL GOVERNO CHIARISCA UNA VOLTA PER TUTTE LA SUA POSIZIONE. ANCHE E SOPRATTUTTO SUL SERVIZIO CIVILE.

Con le sue dichiarazioni del 14 gennaio, il Ministro della Difesa Scognamiglio ha preso decisamente posizione a favore dell'abolizione del servizio militare di leva. Ce ne rallegriamo, e gli diamo volentieri atto di aver espresso una posizione finalmente adeguata alle esigenze del nostro sistema di difesa. Restano tuttavia almeno un paio di "questioni aperte".

Innanzitutto, si tratta di capire quante posizioni abbia il Governo su questo argomento: non più tardi di quaranta giorni fa, infatti, il Vicepresidente del Consiglio Mattarella, intervenendo in Parlamento a nome del Governo, aveva ribadito "l'importanza della leva obbligatoria" e aveva liquidato la possibilità di dare vita ad un esercito formato esclusivamente da professionisti alla stregua di "un'ipotesi tutta da verificare". Auspichiamo sin d'ora che i due autorevoli membri dell'esecutivo trovino il tempo di incontrarsi e di concordare una posizione comune.

In secondo luogo, occorre ribadire che il vero problema da affrontare non è tanto e solo quello della abolizione del servizio militare di leva, ma anche e soprattutto quello della abolizione di un servizio civile burocratizzato e parassitario che già oggi, attraverso l'opera coatta e gratuita degli "obiettori", consegna ogni anno ai carrozzoni parastatali, parasindacali e parapartitici che se ne avvantaggiano l'equivalente di almeno 1.000 miliardi di lire. Non vorremmo, a questo punto, che il "grande dibattito" sul superamento dell'attuale modello di difesa si risolvesse nel "grande pretesto" per spostare il "parco buoi" dei giovani di leva dal versante militare a quello civile, e regalare cosí ai "professionisti del volontariato" altre decine - se non altre centinaia- di migliaia di lavoratori a costo zero.

Il convegno che il Partito Radicale sta organizzando a Roma per il 29 gennaio prossimo sull'abolizione della leva obbligatoria militare e civile rappresenterà una buona occasione per dare una risposta - speriamo chiara ed univoca- a queste domande. Per annunciare la propria pertecipazione chiamare lo +39-(06)689791 o mandare un email a radical.party@agora.stm.it.

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=== >>> MODULO PER CONTRIBUTI E ISCRIZIONI <<< ===

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Versamento di ........... (equivalente a dollari .....)

- per Iscrizione al Partito Radicale 1999 (v.quote a fondo pagina)

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2. Tramite banca (Bonifico bancario):

Inviare il versamento a Istituto Bancario S.Paolo di Torino - Sede di Roma- Conto Corrente 1000504169-CAB-03200-ABI-01025

3. Tramite posta (Vaglia postale internazionale):

Inviare il versamento a:

Partito radicale - Via di Torre Argentina 76 - 00186 - Roma - Italy

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QUOTE 1999: La quota di iscrizione varia per ciascun paese, secondo il criterio dell'1% del PIL. Seguono le quote relative ai paesi di maggior diffusione del bollettino. Per i paesi mancanti rivolgersi alla redazione.

Albania 4 USD - Austria 2.400 ATS - Azerbajgian 3 USD - Belgio 7.000 BEF - Bulgaria 9 USD - Canada 285 CAD - Croazia 30 DEM - Danimarca 1.800 DKK - Francia 1.300 FRF - Germania 460 DEM (area ovest) - Germania 350 DEM (area est) - Irlanda 78 IEP - Italia 365.000 LIT - Paesi Bassi 370 NLG - Polonia 19 USD - Portogallo 11.600 PTE - Regno Unito 126 GBP - Rep. Ceca 19 USD - Romania 10 USD - Russia 16 USD - Spagna 18.000 ESB - Slovenia 85 DEM - Svizzera 500 CHF - Stati Uniti 260 USD - Ucraina 10 USD - Ungheria 19 USD

 
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