ABOLIZIONE DELLA LEVA: DUE DOMANDE PER SCOGNAMIGLIO E SPINI

Roma, 27 gennaio 1999. "Apprendiamo dalle agenzie di stampa di un incontro tra il Ministro della Difesa Carlo Scognamiglio e il Presidente della Commissione Difesa della Camera Valdo Spini, che avrebbero ancora una volta ribadito il loro impegno per una riforma del nostro sistema di difesa in senso volontario e professionale.

Dinanzi a questa ennesima presa di posizione, ci restano almeno un paio di curiosità.

Dal Ministro della Difesa vorremmo sapere quante posizioni abbia il Governo su questo argomento: non più tardi di cinquanta giorni fa, infatti, il Vicepresidente del Consiglio Sergio Mattarella, intervenendo in Parlamento a nome dell'esecutivo, aveva ribadito "l'importanza della leva obbligatoria" e aveva liquidato la possibilità di dare vita ad un esercito formato esclusivamente da professionisti alla stregua di "un'ipotesi tutta da verificare". Sarebbe forse opportuno che i due autorevoli membri dell'esecutivo trovassero il tempo di incontrarsi e di concordare una posizione comune.

Al Presidente della Commissione Difesa vorremmo invece chiedere se non gli sembri opportuno porsi non tanto e non solo il problema della abolizione del servizio militare di leva, ma anche e soprattutto quello della abolizione di un servizio civile burocratizzato e parassitario che già oggi, attraverso l'opera coatta e gratuita degli "obiettori", consegna ogni anno ai carrozzoni parastatali, parasindacali e parapartitici che se ne avvantaggiano l'equivalente di almeno 1.000 miliardi di lire. Non vorremmo, altrimenti, che il "grande dibattito" sul superamento dell'attuale modello di difesa si risolvesse nel "grande pretesto" per spostare il "parco buoi" dei giovani di leva dal versante militare a quello civile, e regalare così ai "professionisti del volontariato" altre decine - se non altre centinaia - di migliaia di lavoratori a costo zero.

Il convegno che il Partito Radicale ha organizzato a Roma per il 29 gennaio prossimo sull'abolizione dell'obbligatorietà della leva militare e civile può forse rappresentare una buona occasione per dare una risposta - speriamo chiara ed univoca - a queste domande".

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