LEVA LA LEVA? NO, LEVA I RADICALI.
Roma, 30 gennaio 1999 - Nella giornata di ieri si è svolto a Roma, presso la Sala del Cenacolo della Camera dei Deputati, il convegno organizzato dal Partito Radicale sulla abolizione della leva obbligatoria militare e civile.
Nel corso del convegno, oltre alla Commissaria Europea Emma Bonino, che ha lanciato la proposta dell'"unione diplomatica e militare" dei quindici Paesi dell'UE, sono intervenuti i "responsabili difesa" di diverse forze politiche e numerosi economisti, tutti concordi sulla necessità di spazzare via tanto un servizio militare costoso, inefficiente e del tutto inadeguato alle attuali esigenze di difesa, quanto un servizio civile sostanzialmente parassitario, utile solo a garantire manodopera a costo zero alle piccole e grandi burocrazie dei "professionisti del volontariato".
Bene, su tutto questo, nonostante la stringente attualità politica del tema in discussione, nonostante la rilevanza delle personalità invitate al convegno, nonostante - gliene diamo volentieri atto - l'ottimo servizio realizzato nel pomeriggio di ieri dall'inviato dell'agenzia ANSA, la stampa italiana ha oggi unanimemente ritenuto di non dovere spendere nemmeno un rigo. Nemmeno una "breve" tra l'oroscopo e le previsioni del tempo. Niente di niente. Senza alcuna eccezione.
Tra tanti dubbi, ci restano solo un paio di certezze: la prima è che la stampa italiana stabilisce ogni giorno un nuovo primato di inciviltà ed è ormai letteralmente incapace di occuparsi di tutto ciò che non appartenga alla triste dimensione delle liti, delle manovre e dei pettegolezzi di corte; la seconda è che l'unico servizio pubblico effettivamente operante nel paese nel settore dell'informazione è quello garantito da Radio Radicale.
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