LA VISITA DI KHATAMI A ROMA: DIRITTI UMANI E RETORICA, CON IL RISCHIO CONCRETO DI PERDERE L'OCCASIONE DI ALLARGARE UNA CREPA CHE C'E', E DI ULTERIORMENTE ALLONTANARE UNA POLITICA ESTERA COMUNE DEI 15.
DICHIARAZIONE DI OLIVIER DUPUIS, SEGRETARIO DEL PARTITO RADICALE E DEPUTATO EUROPEO
Roma-Strasburgo, 9 marzo 1999. Sulla visita del Presidente iraniano in Italia Olivier Dupuis, Segretario del Partito Radicale e deputato europeo, ha rilasciato la seguente dichiarazione:
"La visita del Presidente iraniano Khatami palesa ancora una volta l'introversione nazionale quale connotato di una parte amplissima, quasi o affatto totale della politica italiana.
Perché non c'è dubbio che il leader iraniano è esponente di una classe dirigente che prescinde dai diritti della persona, ma non c'è parimenti dubbio che in quella società delle aperture concrete si sono registrate, cosi' come un dibattito e un confronto politico anche aperto. E in primo luogo grazie a Khatami. Si tratta di capire se questo spiraglio concreto l'Europa intenda allargare, aiutare, o se preferisca del tutto chiuderlo, favorendo il peggio, il molto peggio che in Iran è in agguato. Ma soprattutto, preoccupa che un elemento sia del tutto assente dal dibattito politico nel paese in cui Khatami si reca in visita. Ed è quello della sempre più evidente non esistenza di una politica comune europea. Se la Cina è già da molto tempo riuscita a mettere in concorrenza tra loro gli stati Europei, abilmente godendo i frutti della assenza di una politica estera comune ai 15, lo stesso l'Europa rischia di regalare all'Iran, rispetto alle cui risorse i paesi Europei sono in concorrenza e in corsa. E' soprattutto
da questo, se si riesce ad essere realisti, che deriva e deriverà l'incapacità dell'Europa di affermare e assicurare il rispetto dei diritti della persona in Iran, come in Cina, e a Cuba e altrove. Anche i diritti umani, senza politica, possono diventare retorica poco più che fine a se stessa."
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