B4-0235, 0256, 0271, 0284 e 0297/99
Risoluzione sulla mancata proroga del mandato dell'UNPREDEP
Il Parlamento europeo,
- viste le sue precedenti risoluzioni sull'ex Repubblica iugoslava di Macedonia e sul Kosovo,
- viste la risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell'ONU 983 (1995) che istituisce l'UNPREDEP e le risoluzioni 1082 (1996), 1110 (1997), 1140 (1997), 1142 (1997) e 1186 (1998),
- vista la relazione del Segretario generale dell'ONU sull'UNPREDEP (S/1999/161 del 10 febbraio 1999),
A. sottolineando che la pace e la stabilità nell'ex Repubblica iugoslava di Macedonia continuano ad essere ampiamente dipendenti dagli sviluppi in altre zone della regione, in particolare nel Kosovo,
B. considerando che la forza preventiva dell'ONU nell'ex Repubblica iugoslava di Macedonia ha dato un importante contributo al mantenimento della pace in tale paese e svolge un ruolo decisivo nello scongiurare che il conflitto nel Kosovo si estenda all'ex Repubblica iugoslava di Macedonia, il che basterebbe a giustificare il suo mantenimento,
C. sottolineando altresì che sulla scorta dell'ultima proroga del suo mandato, avvenuta nel luglio del 1998, l'UNPREDEP deve anche riferire in merito ai traffici illegali di armi e ad altre attività, quali la fornitura di armi e l'addestramento ai fini di attività terroristiche, vietate dalla risoluzione 1160 (1998) del Consiglio di Sicurezza dell'ONU,
D. considerando che il mandato dell'UNPREDEP nell'ex Repubblica iugoslava di Macedonia è scaduto il 28 febbraio 1999,
E. considerando che la proroga al di là del 28 febbraio del mandato dell'UNPREDEP da parte del Consiglio di Sicurezza dell'ONU è stata bloccata dal veto di uno dei suoi membri permanenti, la Repubblica popolare cinese, un veto che viene generalmente considerato come una ritorsione per il fatto che l'ex Repubblica iugoslava di Macedonia ha allacciato relazioni diplomatiche con Taiwan,
F. sottolineando che se le Nazioni Unite non sono in grado di svolgere il loro compito primario di assicurare la pace e la stabilità nel mondo dovranno essere ricercate altre strade e adottati altri mezzi per adempiere tale dovere,
1. deplora vivamente il fatto che il Consiglio di sicurezza dell'ONU non abbia potuto prorogare il mandato dell'UNPREDEP per un altro semestre fino al 31 agosto 1999, a causa del veto frapposto dalla Repubblica popolare cinese;
2. sottolinea che l'autorità del Consiglio di Sicurezza dell'ONU e dell'Organizzazione delle Nazioni Unite nel suo complesso sarà gravemente indebolita se decisioni riguardanti la loro funzione di organismo incaricato del mantenimento della pace vengono subordinate a meschini interessi nazionali;
3. esorta la RPC a ritornare sulla propria decisione, sia nell'interesse del mantenimento della stabilità nell'ex Repubblica iugoslava di Macedonia, sia per consentire al Consiglio di Sicurezza dell'ONU di adempiere i propri doveri ai sensi della Carta delle Nazioni Unite;
4. invita, in assenza di una decisione positiva da parte del Consiglio di Sicurezza dell'ONU, l'Unione europea e i suoi Stati membri a farsi carico, in cooperazione con l'OSCE, la NATO e l'Unione dell'Europa occidentale, dei compiti finora svolti dall'UNPREDEP;
5. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione alla Commissione, al Consiglio, al Segretario generale delle Nazioni Unite, all'OSCE, alla NATO, alla UEO e ai governi della Repubblica popolare cinese e dell'ex Repubblica iugoslava di Macedonia.