IL QUOTIDIANO "IL MESSAGGERO" SPARA SUI RADICALI: ASSASSINIO DI UNA NOTIZIA, CANCELLAZIONE DI UNA IDENTITA', DI UNA NOTIZIA.
CON UNA PISTOLA SI PUO' UCCIDERE FISICAMENTE UNA PERSONA; CON CARTA E TIPOGRAFIA NON SI PUO' FARE PEGGIO CHE ASSASSINARE NOTIZIE E IDENTITA' E STORIA.
Roma, 23 marzo 1999. Soltanto una volontà tecnicamente attrezzata ha potuto produrre la cronaca che oggi "Il Messaggero" propone ai suoi lettori sulla visita del Presidente Cinese Jiang a Roma.
Due sono state ieri le manifestazioni organizzate dal Partito Radicale, e una conferenza stampa congiunta con i Verdi ha avuto luogo tra esse. Alle manifestazioni e alla conferenza stampa ha partecipato Wei.
La parole: "Partito Radicale", "Radicali", sono state espunte dagli articoli proposti da "Il Messaggero" di ieri e di oggi. Nonostante i take di agenzia quelle parole contenessero.
Non vi è altra possibilità di leggere "Il Messaggero" di oggi, quanto il quotidiano romano riferisce a proposito di Wei e delle iniziative radicali se non come una ulteriore conferma di volontà di cancellazione di una identità cosi' come di una storia.
Non è la prima volta che accade: da parte de "Il Messaggero" abbiamo più volte registrato atti inequivocabilmente censori, volte alla cancellazione dei radicali.
E in questi casi con particolare determinazione: delle iniziative radicali condotte insieme a Wei si è data, da parte de "Il Messaggero", sia pure assai limitata menzione; ma i lettori non hanno saputo chi quelle iniziative avesse organizzato. E' intuitivo quanto sia del tutto irrazionale dare notizia di una manifestazione o di una serie di manifestazioni senza menzionare chi abbia manifestato. Sarebbe come dare il risultato di una partita di calcio senza indicare quali squadre si siano incontrate. Del tutto illogico. Delle due l'una: o "Il Messaggero", a partire dal Direttore, concepisce e attua il giornalismo come attività del tutto approssimativa e casuale, oppure la volontà di cancellazione è indubbia. Gravissima.
Con armi da fuoco si puo' assassinare fisicamente una persona o più persone; con carta e tipografia peggio che assassinare l'immagine e l'identità non si puo' fare. Non è materialmente possibile fare peggio. Appunto, l'assassinio di una identità, oltre che di una notizia.
Nel caso servisse una - peraltro inutile - ulteriore prova della volontà di cancellazione dei Radicali da parte de "Il Messaggero", basti notare che il sondaggio che compare oggi a pagina 13 non contempla alcun soggetto radicale o di area. Tanto per togliere i pur improbabili dubbi che potessero sorgere in qualcuno...
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