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Partito Radicale Centro Radicale - 15 aprile 1999
PE/Birmania/Risoluzione

B4-0375, 0384, 0389, 0399, 0410, 0416/99

Risoluzione sulla Birmania

15/04/99

Il Parlamento europeo,

- viste le sue precedenti risoluzioni sulla Birmania,

A. rattristato dalla morte, sopravvenuta nel Regno Unito, di Michael Aris, marito di Aung San Suu Kyi,

B. deplorando la decisione del governo birmano di non concedere un visto di entrata per motivi umanitari a Michael Aris, che desiderava rendere visita alla moglie allorché era gravemente malato,

C. rammentando la dichiarazione del Consiglio che ha condannato un atteggiamento così inumano, che traduce un disprezzo manifesto per le libertà fondamentali da parte del Consiglio di Stato per la pace e lo sviluppo (SPDC),

D. deplorando che si impedisca ai partiti politici di svolgere liberamente la propria attività e che Aung San Suu Kyi, Segretario generale della Lega nazionale per la democrazia (NLD),

Premio Nobel per la pace e vincitrice del premio Sakharov sia in realtà agli arresti domiciliari,

E. profondamente preoccupato dinanzi alle continue e gravissime violazioni dei diritti dell'uomo perpetrate dalle autorità militari birmane, segnatamente la violazione del diritto

umanitario da parte dell'esercito birmano nelle regioni abitate da minoranze etniche,

F. considerando che le unità militari dell'SPDC e le autorità locali hanno recentemente ordinato il trasferimento forzato dei villaggi dei karen e il loro assoggettamento ai lavori

forzati,

G. condannando i recenti arresti e le dimissioni forzate di centinaia di rappresentanti eletti e di membri dell'NLD,

H. considerando che, il 16 settembre 1998, 250 membri del Parlamento del popolo (vale a dire il 54,6% dei 485 parlamentari) hanno dato mandato all'NLD e ai rappresentanti di quattro

partiti di formare il Comitato di rappresentanza del Parlamento del popolo (CRPP) affinché agisse per conto di tutto il Parlamento, ma che non si è mai permesso a tale Comitato di

riunirsi,

I. sottolineando che Aung San Suu Kyi ha ripetutamente chiesto a tutti i parlamenti democraticamente eletti del mondo di concedere al Comitato il dovuto riconoscimento e di

sostenerne l'attività,

J. considerando che il Parlamento danese e il Senato belga hanno già dato il loro sostegno al CRPP,

K. osservando che il Comitato misto di cooperazione ASEAN-UE (CMC) non si è riunito per più di un anno a causa di divergenze in merito alla partecipazione della Birmania,

1. porge a Aung San Suu Kyi le sue più sentite condoglianze;

2. denuncia il rifiuto delle autorità birmane di concedere a Michael Arias un visto di entrata, il che rappresenta una dimostrazione supplementare dell'atteggiamento proprio del governo birmano in materia di libertà fondamentali;

3. ribadisce la propria condanna della dittatura militare al potere in Birmania e di tutti gli atti di violazione dei diritti dell'uomo perpetrati dall'SPDC;

4. condanna le ripetute violazioni dei diritti dell'uomo perpetrate ai danni dei vari gruppi etnici in Birmania, così come l'attuale trasferimento forzato dei villaggi dei karen e il loro

assoggettamento ai lavori forzati;

5. invita il governo della Birmania a garantire i diritti fondamentali del popolo birmano, a liberare tutti i prigionieri politici e a concedere a Aung San Suu Kyi libertà di movimento;

6. ribadisce il proprio parere secondo cui l'unica via che può consentire alla Birmania di essere nuovamente riconosciuta come parte della comunità internazionale e di trovare una soluzione alla profonda crisi che la affligge passa innanzitutto attraverso un dialogo politico significativo tra le autorità birmane, i leader dell'opposizione democratica e i rappresentanti delle minoranze etniche;

7. riconosce e appoggia il CRPP e sollecita le sue commissioni competenti ad avviare un dialogo costruttivo con i deputati birmani eletti;

8. appoggia ancora una volta la decisione del Consiglio di non accettare che la Birmania partecipi alle riunioni UE-ASEAN e ASEM fintantoché non saranno stati constatati in tale paese miglioramenti significativi nel settore dei diritti dell'uomo e della democrazia;

9. chiede al Consiglio di garantire che l'attuale posizione comune PESC sulla Birmania sia rigorosamente attuata, in particolare per quanto riguarda la soppressione dei visti di entrata, e chiede con fermezza agli Stati membri dell'UE di astenersi dal rilasciare visti di transito al personale dell'SPDC e ai militari;

10. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione alla Commissione e al Consiglio, nonché all'ASEAN, al CRPP e al governo birmano.

 
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