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Partito Radicale Centro Radicale - 26 aprile 1999
UE/Kosovo/Ukshin Hoti: interrogazione al Consiglio e risposta

Interrogazione scritta prioritaria al Consiglio

depositata da Olivier Dupuis (ARE)

Mr. Ukshin HOTI, professore di Scienze Politiche all'Università di Pristina (Kosovo) è incarcerato dal 1994 in seguito ad un processo che si è svolto in condizioni per lo meno dubbiose e al termine del quale è stato condannato per "avere minacciato l'ordine costituzionale" e per "aver attentato all'integrità territoriale della Repubblica Federale di Jugoslavia". Il Sig. Hoti era già stato arrestato nel 1981 per "crimini contro-rivoluzionari", e una seconda volta nel 1993. Aveva già passato 8 anni della sua vita in carcere per delitti di opinione legati alla sua militanza a favore di una soluzione nonviolenta e negoziata della questione del Kosovo.

Quali azioni il Consiglio ha già intraprese e quali sono le iniziative che intende prendere per ottenere dalle autorità serbe la liberazione del Sig. Hoti e quali iniziative intende prendere per ottenere - finalemente - l'appoggio delle autorità kosovare a a favore di questa liberazione ?

Risposta del Consiglio all'interrogazione di Olivier Dupuis sullo stato di salute di Ukshin Hoti

P-0373/99

Risposta

(26 aprile 1999)

Il Consiglio condivide pienamente le preoccupazioni dell'onorevole parlamentare riguardo allo stato di salute di Ukshin Hoti.

La presidenza ha quindi incaricato il suo ambasciatore a Belgrado di entrare in contatto con i rappresentanti locali del Comitato internazionale della Croce Rossa (CICR) al fine di verificare le condizioni di salute, di cure e di detenzione del sig. Hoti. I rappresentanti del CICR hanno potuto incontrare il Sig. Hoti il 1 marzo 1999. La presidenza si sforza di tenere informato il Parlamento di ogni elemento d'informazione che fosse comunicato al suo ambasciatore a Belgrado dai rappresentanti del CICR.

Il consiglio tiene comunque a mettere in guardia l'Onorevole Parlamentare da un eccessivo ottimismo, essendo le relazioni tra Belgrado e l'Unione europea molto tese in ragione della crisi in Kosovo e delle richieste che il Consiglio ha posto alle autorità di Belgrado a questo riguardo.

Il Consiglio non è in grado di indicare in maniera precisa il numero di persone attualmente incarcerate per le loro opinioni, arrestate senza incriminazione o considerate come sparite. Secondo le cifre diffuse dal CICR nell'agosto 1998, quest'organizzazione stava indagando sulla sorte di 138 Serbi e Montenegrini di cui si presumeva che fossero stati rapiti dall'Esercito di liberazione del Kosovo, e su quella di oltre 400 Albanesi che sarebbero stati arrestati dalle forze serbe. L'Alto Commissariato per i rifugiati (HCR) ha avanzato una cifra totale di 400 stabilita in occasione del censimento delle persone segnalate come sparite. L'HCR stima che circa 200 di queste sono attualmente detenute dalla polizia.

 
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