CINA/TIBET: LA BANCA MONDIALE NON DIVENTI COMPLICE E CO-AUTRICE DELLE VIOLAZIONI DEI DIRITTI UMANI
DICHIARAZIONE DI OLIVIER DUPUIS, segretario del Partito Radicale e deputato europeo
Roma, 27 maggio 1999. Il Comitato direttivo della Banca Mondiale deciderà il prossimo 8 giugno sulla concessione alla repubblica Popolare Cinese di un prestito di 334 milioni di dollari a sostegno del "Progetto per la Riduzione della Povertà in Cina", che tra le altre cose prevede lo stanziamento di altri 60.000 coloni cinesi in territorio tibetano.
Dichiarazione di Olivier Dupuis, segretario del Partito Radicale e deputato europeo:
"Se la Banca Mondiale dovesse prendere la decisione di approvare questo progetto non farebbe niente di meno che rendersi non solo complice ma co-autrice della politica di colonizzazione del Tibet (oggi i sette milioni di coloni cinesi insediati in tibet sono già la maggioranza a fronte di 6 milioni di Tibetani) e di distruzione di un popolo e di una cultura millenari, attuata dalla Repubblica Popolare di Cina durante questi ultimi 50 anni. Per quanto ci riguarda una tale decisione ci costringerebbe a prendere tutte le iniziative politiche perché gli azionisti della Banca Mondiale ritirino la loro fiducia nell'attuale dirigenza."