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Notizie Radicali
Partito Radicale Centro Radicale - 23 giugno 1999
TRANSFax #34

Bollettino di informazione e di azione sulle campagne del Partito radicale transnazionale

Numero 34 del 23 Giugno 1999

* Pubblicato in: inglese, italiano, francese e spagnolo *

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* Redazione: Mihai Romanciuc, Via di Torre Argentina 76, 00186 Roma (IT)

Tel :+39-06-689.791 - Fax :+39-06-6880.53.96

mailto:radical.party@agora.stm.it - http://www.radicalparty.org - Telnet:agora.stm.it

* Impaginazione e Distribuzione: Alberto Novi

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In questa edizione:

- Un'altra vittoria del Partito Radicale

- Il nostro appello al Procuratore Louise Arbour

- L'incriminazione: unua vittoria nonviolenta

- Conferenza Stampa a Roma

- "Non c'è Pace senza Giustizia" si felicita per l'evento

- Approvazione delle dichiarazioni del Vice-Procuratore Blewitt

- Il TPI insiste perché siano rimessi in libertà i prigionieri kosovari

- Taiwan dona 300 milioni di dollari al Kosovo

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UN'ALTRA VITTORIA DEL PARTITO RADICALE

Il 27 maggio 1999 alle ore 14.00, Louise Arbour, Procuratrice capo del tribunale Internazionale per l'ex-Jugoslavia, ha annunciato pubblicamente le accuse a carico di Slobodan Milosevic, presidente della federazione Jugoslava, Milan Milutinovic, Nikola Sainovic, Dragoljub Ojdanic e Vlayko Stoyilovic, altri dirigenti del regime di Belgrado. Tutti sono accusati di CRIMINI CONTRO L'UMANITA' E VIOLAZIONE DEL DIRITTO UMANITARIO INTERNAZIONALE.

Quest'edizione speciale di Transnational Fax è consacrata all'incriminazione.

La decisione del TPI per l'ex-Jugoslavia rappresenta per noi radicali una vittoria parziale, tenuto conto degli sforzi che abbiamo compiuto negli ultimi quindici anni a favore della situazione nella ex-Jugoslavia, una vittoria per oltre 200.000 persone che, attraverso il nostro appello lanciato dieci me fa, si sono rivolte a Louise arbour per chiederle d'incriminare Milosevic, una vittoria anche per l'equipe di esperti di "Non c'è Pace senza Giustizia" e del TPI che si sono recati sul posto e hanno raccolto prove che permettono di procedere alla messa in stato d'accusa ed infine e soprettutto un passo in avanti vero la creazione di un sistema che permetta l'esercizio del diritto non solo in Kosovo ma anche in serbia e in tutta la regione dei Balcani, soprattutto a livello internazionale.

La lotta deve continuare, la battaglia non è finita. Milosevic e gli altri incriminati devono essere giudicati dal TPI il più presto possibile. E' responsabilità della comunità internazionale, delle Nazioni Unite, della NATO e di tutti i governi trovare la volontà politica in grado non solo di restaurare la pace in questa regione, ma anche di far comparire dei criminali di guerra davanti ad un tribunale et di assicurargli un processo equo.

Buona lettura e buon lavoro.

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KOSOVO :TRIBUNALE PENALE INTERNAZIONALE: APPELLO DEL PRT AL PROCURATORE ARBOUR.

Il 25 maggio, Olivier Dupuis, segretario del Partito Radicale ha rivolto il seguente appello a Louise Arbour, procuratrice capo del Tribunale Penale Internazionale per l'ex-Jugoslavia (TPIY):

"Mentre diventano sempre più insistenti - e non smentite - le voci sulle prossime dimissioni di Louise Arbour dalle sue funzioni di Procuratrice del Tribunale internazionale per i crimini commessi nella ex Jugoslavia, non passa giorno senza che vengano rese pubbliche dai mass media di tutto il mondo testimonianze agghiaccianti sui crimini di guerra e contro l'umanità commessi in Kosovo dalle truppe militari e paramilitari serbe. A pochi giorni quindi della sua sempre più probabile partenza, mi permetto, facendomi anche l'interprete delle oltre 200.000 persone che, da mesi, chiedono l'incriminazione immediata del Presidente Milosevic, di rivolgerLe un pressante e estremo appello perché provveda, prima di lasciare le Sue alte funzioni, ad emettere nei confronti del Presidente jugoslavo l'atto di incriminazione per il crimine contro l'umanità costituito dalla deportazione di oltre un milione di persone dalle proprie case e per le migliaia di crimini di guerra e contro l'umanità che l'hanno accompagnato e ad var

are il conseguente mandato di cattura internazionale nei suoi confronti."

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INCRIMINAZIONE DI MILOSEVIC: UNA VITTORIA NONVIOLENTA DEI RADICALI

Roma, 26 maggio. Mentre la notizia riguardante l'intenzione del TPI di incriminare Milosevic ri diffondeva rapidamente in maniera non ufficiale, Olivier Dupuis, segretario del Partito Radicale Transnazionale ha rilasciato la seguente dichiarazione:

"La notizia de l'incriminazione di Slobodan Milosevic e di altri responsabili del regime di Belgrado, se confermata, costituirebbe un notevole passo avanti per una soluzione di pace nei Balcani, una soluzione basata sulla giustizia anziché sullo spasmodico tentativo di trattare con il deus ex machina della guerra nella ex-Jugoslavia.

Da anni i radicali, con Marco Pannella e Emma Bonino, si battono per assicurare alla giustizia internazionale i criminali di guerra e Milosevic in particolare. Dopo i successi delle campagne internazionali per l'istituzione del Tribunale ad hoc e della Corte penale internazionale permanente, dall'estate scorsa i radicali hanno raccolto oltre 200.000 firme su una appello internazionale per l'incriminazione di Milosevic. Nell'autunno scorso, inoltre, un nostro team di esperti legali ha indagato nei Balcani per ricostruire le responsabilità politiche di Belgrado. Se la notizia dell'incriminazione di Milosevic verrà confermata si tratterà di un grande successo per tutti quei cittadini che si sono espressi con i radicali in questi anni per una soluzione efficace del conflitto nei Balcani.

Come già accaduto per Karadzic e Mladic l'incriminazione di un responsabile politico, questa volta con responsabilità ancora maggiori, aprirà la strada non solo ad un mutamento degli equilibri interni alla Yugoslavia, ma anche di quelli internazionali. All'incriminazione di Milosevic dovrà adesso seguire il mandato di cattura internazionale e quindi l'arresto; occorrerà quindi che la comunità internazionale nel suo insieme si decida ad entrare in azione per iniziare ad assicurare l'unico requisito per la pace: la giustizia.

Ci auguriamo che il Consiglio di Sicurezza, che nel 1993 istituì il tribunale dell'Aja, voglia adesso dare mandato ad una forza internazionale per l'immediato arresto degli incriminati dalla Procuratrice Arbour e porre fine ai crimini contro l'umanità commessi in Kosovo".

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INCRIMINAZIONE DI MILOSEVIC: MANIFESTAZIONE DAVANTI ALLA SEDE DELLE NAZIONI UNITE A ROMA

Il 27 maggio, data dell'incriminazione del presidente Milosevic e di quattro responsabili del regime di Belgrado per crimini contro l'umanità, Marco Cappato e Paolo Pietrosanti, assieme ad altri militanti radicali che portavano cartelloni del tipo "Finalmente incriminato Milosevic" e "Arrestare Milosevic Subito", hanno tenuto una conferenza stampa a Roma davanti alla sede dell'ONU, per esprimere la loro soddisfazione a proposito dell'incriminazione e per ricordare alla comunità internazionale il suo dovere di accompagnare questa decisione con concreti sforzi per far comparire davanti al tribunale i criminali incriminati".

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INCRIMINAZIONE DI MILOSEVIC: "NON C'E' PACE SENZA GIUSTIZIA" ACCOGLIE CON GRANDE SODDISFAZIONE IL GIUDIZIO DEL PROCURATORE DEL TPI

Roma, 27 Maggio 1999 - "Sergio Stanzani e Gianfranco Dell'Alba, Presidente e Segretario di Non c'è pace senza giustizia, esprimono grande soddisfazione per l'annuncio dell'incriminazione del Presidente Slobodan Milosevic da parte del Tribunale Penale Internazionale per l'ex Jugoslavia.

Non c'è pace senza giustizia ha da tempo portato avanti attivamente una campagna per dimostrare la sistematica violazione del diritto umanitario internazionale in ex Jugoslavia. Nei mesi di ottobre e novembre 1998, Non c'è pace senza giustizia ha inviato due missioni investigative in Kosovo e in altri stati dell'ex Jugoslavia: un gruppo di esperti legali, con vasta esperienza in materia, ha constatato che il Tribunale Penale Internazionale per la ex Jugoslavia ha competenza sui crimini in questione.

Il rapporto finale è stato reso pubblico a Rambouillet il 18 febbraio, durante i negoziati, ed è stato poi consegnato alla Procuratrice Arbour del Tribunale internazionale per dare impulso alle indagini e contribuire all'incriminazione dei responsabili dei più gravi crimini commessi in Kosovo, compreso lo stesso Presidente Milosevic.

Inoltre il Parlamento Europeo, proprio grazie ad un emendamento dei parlamentari del Partito Radicale, ha recentemente approvato una risoluzione che chiedeva l'immediata incriminazione di Milosevic e di tutti i leader politici responsabili delle atrocità commesse in Kosovo, tenendo presente il fatto che la deportazione di centinaia di migliaia di Kosovari è, di per sé, un crimine contro l'umanità.

Non c'è pace senza giustizia chiede al governo italiano di dare il suo supporto al Tribunale penale internazionale per la ex Jugoslavia, fornendo tutte le informazioni in suo possesso relative ai crimini che sono stati commessi in Kosovo e assicurando che tutte le persone incriminate dal Tribunale vengano arrestate e consegnate al Tribunale. Soltanto ieri l'Italia ha ratificato l'accordo con le Nazioni Unite, per l'esecuzione delle sentenze del Tribunale penale internazionale per l'ex Jugoslavia

In considerazione degli ultimi avvenimenti Non c'è pace senza giustizia ritiene sempre più urgente che diventi operativa la Corte penale Internazionale, che sarà un efficace deterrente nei riguardi di future perpetrazioni di crimini simili a quelli commessi in Kosovo. Per questo chiede al Parlamento di approvare al più presto la legge di ratifica del Trattato di Roma per la Corte Penale Internazionale e al Presidente della Repubblica Ciampi di firmarne tempestivamente il relativo atto,,.

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PIENO SOSTEGNO ALLE DICHIARAZIONI DEL VICE-PROCURATORE DEL TRIBUNALE DELL'AIA, GRAHAM BLEWITT. MILOSEVIC DEVE COMPARIRE AL PIU' PRESTO DAVANTI AL TRIBUNALE. LA COMUNITA' INTERNAZIONALE E LA NATO DEVONO GARANTIRE IN OGNI MODO L'INCOLUMITA' DEL PRESIDENTE MILOSEVIC.

Roma, 31 maggio 1999. In un'intervista al settimanale tedesco "Der Spiegel", il vice procuratore del Tribunale dell'Aia, Graham Blewitt, ha ribadito che il Tribunale farà tutto il possibile perché il presidente Milosevic sia arrestato quanto prima.

DICHIARAZIONE DI OLIVIER DUPUIS, SEGRETARIO DEL PARTITO RADICALE E DEPUTATO EUROPEO:

"Tutte le iniziative per garantire l'incolumità di Milosevic e delle altre persone incriminate dal Tribunale Penale devono essere prese dalla comunità internazionale e, in primo luogo, dalla Nato. E' in effetti fondamentale che il processo di Milosevic e degli altri incriminati abbia luogo e abbia luogo quanto prima. E' fondamentale per riportare ad un momento di giustizia quanto avvenuto in Kosovo ma anche in Bosnia e in Croazia. E' fondamentale per le vittime. Ma è altrettanto fondamentale per assicurare ai cittadini di tutto il mondo un momento di verità che gli consenta di sapere su quali complicità e su quali sostegni, all'interno della Federazione Jugoslava ma soprattutto sulla scena internazionale, ha potuto contare il regime nazionalcomunista ed assassino di Milosevic per mantenersi al potere per oltre dieci anni e per poter portare avanti, per lo più indisturbato e così a lungo, la più feroce, sanguinaria e razzista politica che l'Europa abbia conosciuto dalla fine della seconda guerra mondiale."

 
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