All'attenzione di S.E.
- Joschka FISCHER, Ministro degli Affari Esteri di Germania
- Erik DERYCKE, Ministro degli Affari Esteri del Belgio
- Niels HELVEG-PETERSEN, Ministro degli Affari Esteri della Danimarca
- Jacques POOS, Ministro degli Affari Esteri del Lussemburgo
- Lamberto DINI, Ministro degli Affari Esteri dell'Italia
- Daria HALONEN, Ministro degli Affari Esteri della Finlandia
- Abel MATUTES, Ministro degli Affari Esteri di Spagna
- David ANDREWS, Ministro degli Affari Esteri d'Irlanda
- Jozias VAN AARTSEN, Ministro degli Affari Esteri dei Paesi-Bassi
- Anna LINDH, Ministro degli Affari Esteri di Svezia
- Jaime GAMA, Ministro degli Affari Esteri del Portogallo
- Robin COOK, Ministro degli Affari Esteri di Gran-Bretagna
- Wolfgang SCHÜSSEL, Ministro degli Affari Esteri d'Austria
- Hubert VEDRINE, Ministro degli Affari Esteri di Francia
- Giorgos PAPANDREOU, Ministro degli Affari Esteri di Grecia
ed a
- Javier SOLANA, futuro Alto rappresentante per la Politica Estera e di Sicurezza dell'Unione
- Chris PATTEN, commissario per le relazioni esterne
Bruxelles, 9 luglio 1999
Egregio Signor Ministro,
ad un mese dalla fine dell'operazione di polizia internazionale in Kosovo, migliaia di kosovari albanesi rimangono prigionieri del regime di Belgrado. Moltissimi di questi sono stati letteralmente rapiti dalle forze militari e di polizia serbe e trasferiti in varie prigioni in Serbia. Secondo informazioni purtroppo frammentarie, non è da escludere che molti di loro siano stati di già giustiziati mentre le condizioni di detenzione di quelli ancora vivi sarebbero estremamente preoccupanti.
E' questa un'ennesima dimostrazione, semmai bisogno ce ne fosse ancora, non solo della natura criminale del regime di Belgrado ma delle gravissime responsabilità politiche e penali del Presidente Milosevic. Non c'è in effetti il minimo dubbio quanto al fatto che il rapimento e il trasferimento o, meglio, la deportazione di migliaia di persone dal Kosovo in Serbia necessitava di una pianificazione e di un ordine dato dai più alti livelli dello stato.
Di fronte a questa gravissima situazione e a questo ennesimo tentativo di ricatto del Presidente Milosevic, credo che l'Unione europea e il Suo Paese debbano reagire con assoluta determinazione e forza ed esigere la liberazione immediata e senza condizioni di tutti i detenuti kosovari incarcerati nelle prigioni del regime di Belgrado, condizionando qualsiasi forma di aiuto umanitario alla Serbia, unica forma di aiuto per ora consentito, al soddisfacimento immediato di questa esigenza.
Mi rivolgo a Lei, Signor Ministro, per chiederLe di intervenire in ogni sede, a cominciare dal Consiglio dei ministri dell'Unione, per esigere e ottenere la liberazione immediata di tutti i prigionieri kosovari.
RingraziandoLa sin d'ora, La prego di gradire, Signor Ministro, i miei più rispettosi saluti.
Olivier Dupuis
Segretario del Partito Radicale
Deputato europeo
Tel. 00-32-2-284.71.98
Fax. 00-32-2-284.91.98