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Partito Radicale Centro Radicale - 15 luglio 1999
Kosovo/Hoti/Piemonte: comunicato stampa

LETTERA DI NUMEROSI CONSIGLIERI REGIONALI DEL PIEMONTE AI MINISTRI DEGLI ESTERI DELL'UNIONE EUROPEA: "NESSUN AIUTO ALLA SERBIA SE NON SARANNO LIBERATE, SUBITO E SENZA CONDIZIONI, LE MIGLIAIA DI PRIGIONIERI POLITICI KOSOVARI".

PRESENTATO UN ORDINE DEL GIORNO CHE RICHIEDE AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA DI CONFERIRE LA CITTADINANZA ITALIANA ALL'INTELLETTUALE KOSOVARO UKSHIN HOTI, UNO DELLE MIGLIAIA DI SCOMPARSI.

Torino, 15 luglio 1999. Durante la seduta odierna del Consiglio Regionale del Piemonte, il consigliere dei Verdi Pasquale Cavaliere, iscritto al Partito Radicale, ha raccolto le firme di numerosi colleghi in calce ad una lettera, indirizzata ai Ministri degli Esteri dell'Unione Europea, sul caso delle migliaia di kosovari deportati nelle carceri serbe dai soldati di Milosevic in ritirata.

Nella lettera è detto, fra l'altro:

"... crediamo che l'Unione europea e il Suo Paese debbano reagire con assoluta determinazione e forza ed esigere la liberazione immediata e senza condizioni di tutti i detenuti kosovari incarcerati... condizionando qualsiasi forma di aiuto alla Serbia al soddisfacimento immediato di questa esigenza. I sottoscritti Consiglieri regionali del Piemonte si rivolgono a lei, Signor Ministro, per chiederLe di intervenire in ogni sede, a cominciare dal Consiglio dei Ministri dell'Unione, per esigere e ottenere la liberazione immediata di tutti i prigionieri kosovari...".

E sempre oggi è stata depositata in Consiglio Regionale una proposta di mozione (primo firmatario Cavaliere) per il "conferimento della cittadinanza italiana a Ukshin Hoti, professore universitario kosovaro, militante democratico, recluso nelle carceri serbe". In base alla legge n. 91/1992 (legge sulla cittadinanza), il Presidente della Repubblica può concedere la cittadinanza italiana allo straniero "... quando ricorra un eccezionale interesse dello Stato". Utilizzare tale possibilità per Ukshin Hoti significherebbe, innanzitutto, rendere omaggio al militante democratico che da vent'anni si batte, in modo nonviolento, per la democrazia e lo Stato di diritto in Kosovo e in Serbia; significa, altresì, compiere un atto di "vitale" importanza per Hoti e le altre migliaia di kosovari come lui spariti nel nulla dalla primavera scorsa; significa, infine, non tornare a dimenticare il Kosovo e i suoi abitanti, come si è fatto negli ultimi vent'anni.

La mozione invita anche i Comuni piemontesi a prendere in considerazione la possibilità di conferire la cittadinanza onoraria a Ukshin Hoti; lunedì, il Consiglio Comunale di Torino discuterà, appunto, tale proposta.

Partito Radicale

www.radicalparty.org

 
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