CORTE PENALE INTERNAZIONALE: INCONTRO DELLA DELEGAZIONE DEL PARTITO RADICALE CON RAPPRESENTANTI DEL MINISTERO DEGLI ESTERI RUSSO.
DOMANI, A MEZZOGIORNO, IN PIAZZA SMOLENSKAJA-SENNAJA, MANIFESTAZIONE DEI RADICALI PER LA FIRMA E LA RATIFICA DELLO STATUTO DELLA CORTE PENALE INTERNAZIONALE DA PARTE DELLA RUSSIA.
Mosca, il 21 giugno 1999. Oggi al Ministero degli Esteri della Federazione Russa ha avuto luogo l'incontro della delegazione del Partito Radicale Transnazionale, composta dal coordinatore del Partito Radicale per la Russia Nikolaj Khramov, dai militanti radicali Anna Zajtseva e Kirill Sulika, con la delegazione del Ministero degli Esteri russo composta da Kirill Gevorgjan, capo della Delegazione russa presso la Comitato Preparatorio per la Corte Penale Internazionale (CPI), Andrej Urnov, Capo del Dipartimento delle Relazioni con il Parlamento e con le Pubbliche Associazioni; Aleksej Dronov, esperto giuridico. Durante l'incontro è stata discussa l'iniziativa del Partito Radicale per la firma e la ratifica da parte della Russia dello Statuto della CPI il prima possibile.
I diplomati russi hanno parlato del grande ruolo che le organizzazioni pubbliche, in particolare, il Partito Radicale Transnazionale, svolgono nel formare l'opinione pubblica, cosa che ha assicurato il successo senza precedenti della Conferenza di Roma dell'anno scorso al termine della quale è stato approvato lo Statuto della CPI.
Quanto al problema della firma (e, a maggiore ragione, della ratifica) da parte della Russia dello Statuto della Corte, Kirill Gevorgjan ha rivolto l'attenzione dei presenti sulle difficoltà provocate dalla mancanza di risposte a numerose questioni di grande importanza quale la definizione degli elementi dei crimini e delle regole di procedura della Corte nonché del problema del finanziamento delle attività della Corte. E' compito del Comitato preparatorio per la CPI dare le risposte, in conformità con le decisioni della Conferenza di Roma entro il 30 giugno 2000. La parte russa collega la firma e la conseguente ratifica dello Statuto della Corte proprio alla conclusione del lavoro del Comitato. Quanto al'atto della firma dello Statuto, il signor Gevorgjan ha detto che, secondo lui, più che valore giuridico questo atto ha valore simbolico. La volontà politica della Russia, invece, è stata chiaramente espressa dal suo voto a favore dell'approvazione dello Statuto alla Conferenza di Roma. Questa decisione poli
tica, presa al più livello votando "a favore", nonostante la posizione contraria degli Stati Uniti, della Cina e di alcuni altri paesi - è stata, secondo Gevorgjan, un passo coraggioso.
Nikolaj Khramov, da parte sua, è sicuro che se la Russia firmasse immediatamente lo Statuto, come hanno già fatto 82 Paesi, questo costituirebbe un importante segnale che la posizione positiva e costruttiva della Russia a favore della CPI rimane immutata ad un anno della conclusione della Conferenza di Roma nonostante i cambiamenti avvenuti nel quadro politico russo.
Sia i diplomati che i radicali hanno concordato sull'urgente bisogno di formare l'opinione pubblica russa, informazione che al momento manca. In questo contesto i membri della delegazione del PR hanno sottolineato che domani la loro manifestazione di fronte al Ministero non è rivolta contro un "Ministero conservatore": è un atto di dialogo e di appoggio di persone che condividono le stesse idee. E' un'azione di militanti civili con lo scopo di formare anche nel nostro paese quell'opinione pubblica che nei paesi occidentali (sopratutto in Italia) è stata capace di svolgere un ruolo decisivo nell'istituzione del primo organo permanente di giustizia penale sovranazionale nella storia dell'umanità.
Vi ricordiamo che la manifestazione del Partito Radicale a favore della firma e della ratifica da parte della Russia dello Statuto della CPI avrà luogo domani, 22 luglio, a mezzogiorno, nel giardino in piazza Smolenskaja-Sennaja davanti al grattacielo del Ministero degli Esteri.
Partito Radicale
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