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Partito Radicale Centro Radicale - 28 settembre 1999
PE/Guerra alla droga: comunicato stampa

DROGA : AL PARLAMENTO EUROPEO SI RIPARLA DI GUERRA SANTA DEL PROIBIZIONISMO. AAA OBIETTORI DI COSCIENZA CERCASI, PER DIRE 'SIGNORNO' AL GENERALE ARLACCHI E AI CAPORALI DELLA 'TOLLERANZA ZERO'

Dichiarazione di Marco Cappato, coordinatore dei radicali e eurodeputato della Lista Bonino

Bruxelles, 28 settembre 1999. "Il Parlamento europeo ha ripreso la discussione sulle strategie antidroga a livello europeo per il prossimo quinquennio. La scorsa legislatura si era conclusa con un accordo popolare-socialista-liberale per camuffare il proibizionismo dei governi europei sotto una montagna di soldi - a osservatori, ONG, comunità, esperti di prevenzione (esperti soprattutto nell'intercettare i fondi comunitari) - oltre che sotto una montagna di parole, dove si mischiavano senza pudore l'intransigenza bellica e la tolleranza buonista.

Ora che la tolleranza non è più di moda in Europa, a sinistra non più che a destra, la commissione per le libertà e i diritti dei cittadini del Parlamento europeo, con il rapporto Giannakou-Koutsikou, torna a parlare di guerra alla droga, di strategia senza compromessi. Come per tutte le guerre si è trovato un generale che indica anche all'Europa la strategia: è il generale Arlacchi, campione del perbenismo progressista, della burocratizzazione internazionale, del giustizialismo 'made in Italy'. A lui i caporali dei partiti obbediscono disciplinati.

Obiettori di coscienza cercasi, dunque, all'ONU, al PE, tra i cittadini che credono nella democrazia e nello Stato di Diritto. L'obiezione di coscienza radicale e antiproibizionista alla guerra alle droghe continua, oltre che al Parlamento europeo, innanzitutto nei Tribunali italiani, con la nuova stagione dei processi che coinvolgono una trentina di dirigenti e militanti radicali, imputati per aver disobbedito alle leggi criminogene in materia di droghe".

 
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