FONDI REGIONALI: LA COMMISSIONE "BOCCIA" LE PROPOSTE ITALIANE PER L'OBIETTIVO 2.
Dichiarazione di Gianfranco Dell'Alba, deputato europeo della Lista Bonino
Bruxelles 19 ottobre 1999. La direzione generale "Politica Regionale" della Commissione europea ha oggi considerato irricevibile la proposta italiana di ripartizione territoriale degli interventi per le aree dell'obiettivo 2 ; questo significa che sono bloccate alcune migliaia di miliardi a favore delle aree sfavorite delle regioni dell'Italia centrosettentrionale.
Che i criteri per l'ammissibilità delle regioni italiane all'obiettivo 2 scelti a suo tempo dalla Commissione fossero puramente e semplicemente non applicabili, in considerazione della specificità delle province italiane, era cosa nota. Altrettanto pacifico sembrava però essere l'adozione di un approccio pragmatico che consentisse un interpretazione 'flessibile' dei principi fissati, come promesso dall'allora responsabile Monika Wulf-Mathies, la stessa flessibilità che ha consentito ad esempio agli inglesi di variare la loro ripartizione territoriale per accedere all'obiettivo 1 o che consente a paesi ampiamente in regola con i parametri di Maastricht di continuare a beneficiare del Fondo di Coesione.
Che vi possa essere stato, da parte italiana, una lettura ancora più flessibile di quanto permesso dal nuovo regolamento o altro é certo possibile: che però una volta di più la Commissione penalizzi l'Italia dando l'impressione di applicare una politica di due pesi e due misure, questo francamente sconcerta.
Ieri, la virtuale scomparsa di funzionari italiani dalle posizioni chiave ai vertici delle direzioni generali, oggi un no che quantomeno determinerà gravi ritardi nell'attuazione della nuova fase programmatica e rischia di compromettere l'utilizzo completo delle risorse alla fine del periodo per le aeree sfavorite del nord Italia. A poche settimane dall'insediamento della nuova Commissione, ve ne è già abbastanza.