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Notizie Radicali
Partito Radicale Centro Radicale - 6 novembre 1999
TRANSFax #37

TRANSNATIONAL FAX #37

Bollettino di informazione e di azione sulle campagne del Partito radicale transnazionale

Numero #37 del 6 Novembre 1999

* Pubblicato in: inglese, italiano, francese, russo e spagnolo *

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Redazione: Mihai Romanciuc, Marco Perduca - Via di Torre Argentina 76, 00186 Roma (IT)

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In questo numero:

- pena di morte: si avvicina il voto

- Tibet: Realtà vs. finzione

- Droga: Le Parole e il denaro di: Arlacchi

- Albania: le dimissioni di Majko

- CPI: dibattito all'ONU, nessun riferimento a Milosevic

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Cari amici,

Durante la prima settima di novembre la terza Commissione delle Nazioni Unite prenderà in esame la risoluzione sulla questione della pena di morte presentata dalla Finlandia a nome dell'Unione Europea. Mentre ci si sta avvicinando al voto un vasto gruppo di paesi, guidato da Singapore, ha presentato degli emendamenti che potrebbero ridurre l'iniziativa e indebolire la parte principale del testo. Assieme ai rappresentanti di Nessuno Tocchi Caino, lega internazionale contro la pena di morte, e sotto la leadership di emma Bonino, già Commissaria Europea per gli Aiuti Umanitari, continueremo i nostri sforzi di lobby presso le Nazioni Unite e nelle capitali per assicurare che il testo della risoluzione rimanga lo stesso e che vengano rigettati tutti gli emendamenti che potrebbero indebolirlo. Per leggere il testo della risoluzione collegatevi a www.radicalparty.org.

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TIBET REALE CONTRO TIBET VIRTUALE, DEI MILITANTI RADICALI SI MANIFESTANO IN PIAZZA CAPRANICA A ROMA PER ACCOGLIERE IL DALAI LAMA E DENUNCIARE LA DOPPIEZZA DELLA POLITICA DEGLI OCCIDENTALI COMPLICI DEGLI OPPRESSORI E AMICI DEGLI OPPRESSI.

Il 27 ottobre in Piazza Capranica a Roma, militanti del Partito Radicale si sono riuniti per salutare il Dalai Lama, leader politico del popolo tibetano e amico di lunga data del Partito Radicale, e per denunciare la crescente ipocrisia di Stati Uniti, Unione Europea e Italia per la quale, mentre sostengono regimi violenti come la dittatura comunista cinese, contemporaneamente chiacchierano con le vittime di questi stessi regimi. I militanti radicali hanno attirato l'attenzione del pubblico sul fatto che dietro i diversi Tibet che vediamo nei film di Holliwwod, dietro i Tibet divenuti ormai luoghi spirituali, o I Tibet degli operatori turistici, esiste un altro Tibet, quello reale, oggi in secondo piano. Un Tibet scientificamente colonizzato, distrutto, con I campi di concentramento, con le torture, un paese vittima di una sistematica repressione. I radicali hanno inoltre messo in guardia I politi italiani quanto al fatto che dietro al paradiso cinese per le esportazioni italiane ci sono 1,200 milioni di ci

nesi privi di ogni diritto, vittime della tecno-burocrazia comunista. Potete vedere le foto della manifestazione su www.radicalparty.org.

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DROGA: INTERVENTO DI PINO ARLACCHI, RESPONSABILE DELL' UNDCP, ALLA CONVENTION DI RIMINI DI SAN PATRIGNANO. L'ITALIA CONFERMA LE PROPRIE POLITICHE MORALISTICHE IN MATERIA DI DROGA

Prendendo la parola in occasione di una conferenza organizzata da San Patrignani , il vice Segretario Generale delle Nazioni Unite Pino Arlacchi ha rilanciato l'appello per il rialzo dei fondi per l'UNDCP ed i suoi programmi presentando inoltre l'impegno di Gran Bretagna e Stati Uniti per la riduzione del 50% della propria domando di droghe nel corso dei prossimi 10 anni, impegno che dimezza quanto Arlacchi ha proposto alla Conferenza sulle droghe del dicembre scorso a New York. Marco Cappato, deputato europeo e già Rappresentante del PRT alle Nazioni Unite e Maurizo Turco, deputato europeo e membro del Partito Radicale, hanno sottolineato il fatto che l'Italia sta già fornendo gran parte dei fondi all'agenzia di Arlacchi e che questo denaro, anche secondo rapporti ufficiali delle Nazioni Unite, viene speso nella realizzazione di politiche assolutamente inefficaci e, tra l'altro, incapaci di mettere in atto la dichiarazione solenne della Assemblea Generale Straordinaria delle Nazioni Unite nella quale I Paes

i Membri dell'ONU si sono impegnati al perseguimento di un mondo libero dalla droga entro il 2008. In realtà si riscontra un aumento della produzione di tutte le droghe. Cappato e Turco hanno inoltre chiesto a Pino Arlacchi di indicare in dettaglio quale sia il valore che viene effettivamente aggiunto alle droghe in un contesto proibizionista in cui l'8% del commercio mondiale è legato alla droga. Nessuna risposta è giunta dall'ufficio di Arlacchi.

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ALBANIA: LE DIMISSIONI DEL PRIMO MINISTRO MAJKO E LA PRIMA PROVA DI UNA POLITICA SUICIDA DELL'EUROPA IN ALBANIA

Sulle dimissioni del Primo Ministro albanese Pandeli Majko Olivier Dupuis, deputato europeo e segretario del Partito Radicale ha rilasciato una dichiarazione affermando che la decisione di Majko rappresenta »un fatto politico di estrema gravtà la cui responsabilità incombe, molto prima ancora che su interessi oscuri di una parte del Partito Socialista Albanese, sull'intera Unione europea e, in particolare sulla Commissione e su alcuni stati, Italia in testa. E indubbio infatti che la scientificità e la tenacia con la quale l'Unione ha escluso l'Albania (e non solo) dai veri - processi di integrazione europea ha finito per indebolire chi se ne era fatto il campione e chi aveva dimostrato, nella difficilissima crisi del Kosovo, di averne la stoffa: il primo ministro Pandeli Majko

Come è altrettanto vero che gli erzatz di integrazione europea proposta con cosi grande e farisea generosità dallUnione allAlbania, come il cosidetto patto di stabilità non sono altro che una riproduzione della politica suicida e politicamente criminale - perseguita negli anni 80 dallallora comunità europea nei confronti dellallora Jugoslavia, ovvero un incorraggiamento de facto dei mecanismi di malgoverno e di corruzione e quindi delle forze politiche che di questo vivono e che su questo crescono.

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CORTE PENALE INTERNAZIONALE LA SESTA COMMISSIONE DISCUTE LA RAPIDA CREAZIONE DELLA CORTE RARI I RIFERIMENTI ALL'INCRIMINAZIONE DI MILOSEVIC

Tra il 20 e il 22 ottobre, la sesta Commissione dellassemblea Generale delle Nazioni Unite ha discusso la questione della CPI ed ha avviato le consultazioni sulla convocazione della sessione dell'anno 2000 della Commissione Preparatoria. Circa 40 Stati hanno preso la parola esprimendo il proprio generale sostegno alla rapida entrata in vigore della Corte Penale Internazionale. I Paesi europei e dell'America latina, ma anche un numero crescente di Paesi africani hanno inoltre dichiarato di sostenere pienamente l'idea dell'effettiva entrata in vigore della corte entro l'inizio del nuovo millennio. Le posiszioni di Israele e degli Stati Uniti sono state caratterizzate dallo scetticismo. I due paesi hanno affermato che i loro governi non potranno firmare ne ratificare il Trattato di Roma per la CPI se non venivano apportati cambiamenti sostanziali ad alcune parti rilevanti dello Statuto. Più difficile da interpretare è stata la posizione della Cina che si è limitata a mettere in forse la possibilità di conclude

re gli annessi allo statuto entro la scadenza del giugno del 2000 fissata nell'atto finale della Conferenza di Roma. Poca attenzione è stata data all'incriminazione del Presidente iugoslavo Milosevic. Infatti solo l'ambasciatore croato ha menzionato la prima incriminazione di un Capo di Stato in carica. Al dibattito a New York ha fatto seguito una forte dichiarazione del Capo Procuratore del Tribunale dell'Aia, Del Ponte, la quale, in visita in Macedonia, ha affermato che la sua massima priorità erano l'arresto di Karadzic, dell'ex comandante militare serbo Ratko Mladic, e del Presidente iugoslavo Slobodan Milosevic, per il quale sta pensando ad un incriminazione per i genocidi commessi in Bosnia e in Croazia.

 
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