PANNELLA: IL TRIBUNALE HA VOLUTO RICONOSCERE CHE AGISCO E AGIAMO PER MOTIVI DI PARTICOLARE VALORE MORALE E SOCIALE. I FONDAMENTALISTI ISLAMICI CHE OCCUPANO TANTA PARTE DEI VERTICI DEL POLO, TENTANO LA RIVINCITA CLERICO-FASCISTA CONTRO DIVORZIO E ABORTO. ABIETTO NON E CERTO L'ANTIPROIBIZIONISMO MA ABIETTE SONO LE LORO ACCUSE.
E LA SINISTRA, IGNAVA E VILE, STA A GUARDARE.
Roma, 18 gennaio 2000. "Il Tribunale ha voluto riconoscermi di aver agito per motivi di particolare valore morale e sociale, attenuante che noi non avevamo minimamente sollecitata.
I giudici, condannandomi all'estremo minimo della pena edittale, hanno manifestamente tenuto applicare la legge, non a fare giustizia, com'è loro dovere e onore, e come avevo esplicitamene e reiteratamente richiesto con le mie dichiarazioni processuali.
Attenderemo ora le motivazioni della sentenza, convinti come siamo, che anche sul piano strettamente tecnico la legge da noi deliberatamente violata colpisce i principi costituzionali di ragionevolezza e di uguaglianza di fronte alla legge dei cittadini. E solo per questo ci riserviamo di appellarci.
Il fondamentalismo islamico dei clerico-fascisti che prevalgono ai vertici del Polo, che ci accusano di agire per abietti motivi morali e sociali, e la sinistra ignava, realpolitiker, impotente e prepotente, avranno, da stasera, dal prossimo processo contro la dirigenza radicale di venerd́, motivi e occasioni di riflettere e vergognarsi".