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Partito Radicale Centro Radicale - 1 marzo 2000
Belgio/affaire Nihoul-Dutroux: seconda lettera ai deputati europei

AFFAIRE NIHOUL-DUTROUX: LETTERA AI DEPUTAT EUROPEI (2)

Bruxelles, 1 marzo 2000

Cara collega, caro collega,

A seguito delle manifestazioni di interesse (ma anche di stupore e di reale preoccupazione) che diversi colleghi mi hanno comunicato in seguito alla lettera che ho rivolto a tutti i colleghi durante l'ultima sessione plenaria a Strasburgo, mi sembra opportuno fornirti nuovi elementi d'informazione su un caso che va ben al di là delle persone oggi accusate e, in particolare, di Marc Dutroux e di Michel Nihoul (ques'ultimo essendo stato tra l'altro recentemente liberato ...).

Le informazioni che ti trasmetto oggi riguardano due investigatori della gendarmeria che sono stati distaccati nel 1996 presso la squadra di Neufchâteau incaricata di coordinare tutto l'affare Nihoul-Dutroux. Questi due gendarmi, fino ad allora considerati come investigatori di primissima qualità, hanno visto, pochi mesi dopo l'inizio dell'inchiesta che li ha portati ad interrogare un certo numero di testimoni (testimoni X), il loro lavoro rimesso in questione dalle strutture della gendarmeria sostenute, almeno tacitamente, dal potere giudiziario. Come conseguenza sono stati puramente e semplicemente allontanati dall'inchiesta e sono stati oggetto di una campagna di stampa di rara violenza.

Ad oltre due anni dai fatti, la giustizia ha reso un verdetto di non luogo per quanto riguarda le accuse e le procedure penali di cui erano oggetto. De Baets e Bille inoltre hanno già vinto due processi contro la stampa mentre altri ricorsi da loro presentati dovrebbero prossimamente passare in giudizio. Infine, sono in corso altre inchieste relative all'azione per danni da loro intentata contro la Gendarmeria e alle denuncie depositate contro alcuni membri di quest'ultima.

Molto meglio di me ti potranno spiegare quanto hanno vissuto e continuano a vivere nella lettera che segue.

Nella speranza che essa attirerà tutta la tua attenzione.

Cordialmente

Olivier Dupuis

 
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