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Partito Radicale Centro Radicale - 24 luglio 2000
Espulsione del PRT dall'ONU/Camera dei Deputati: interrogazione

INTERROGAZIONE URGENTE AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

depositata da Marco Taradash

Roma, 24 Luglio 2000

PREMESSO CHE:

- il Partito Radicale Transnazionale (PRT) è un'organizzazione politica di cittadini, parlamentari e membri di governi a cui dal 1995 è stato riconosciuto lo status consultivo di I categoria presso il Consiglio Economico e Sociale (ECOSOC) delle Nazioni Unite; che da quell'anno, presso la Commissione Diritti Umani di Ginevra, il PRT ha consentito a numerose personalità di prendere la parola per denunciare gravi violazioni dei diritti fondamentali in tutto il mondo, e che in sede Onu, ha condotto, fra le altre, le campagne per la moratoria universale delle esecuzioni capitali e per l'istituzione della Corte Penale Internazionale;

- nello scorso maggio, la Federazione russa ha accusato il Partito Radicale Transnazionale di avere violato le procedure ed i principi della Carta dell'ONU, ed ha richiesto la sua espulsione dal Consiglio Economico e Sociale (Ecosoc) delle Nazioni Unite;

- in particolare, la Federazione russa ha accusato il Partito Radicale Transnazionale:

a) di aver fatto intervenire di fronte alla 56ma sessione della Commissione sui diritti umani di Ginevra il Sig. Akhyad Idigov, giudicato dalle autorità russe appartenente ad un'organizzazione terroristica;

b) di essere finanziato nelle proprie attività dalle organizzazioni del narcotraffico, per avere promosso, anche attraverso azioni di disobbedienza civile, una campagna internazionale per la legalizzazione delle droghe proibite;

- le accuse della Federazione Russa sono diffamatorie e totalmente infondate, e in realtà costituiscono il pretesto per contrastare le iniziative politiche del PRT in sede internazionale. Infatti:

a) sul Signor Idigov, iscritto al PRT, Rappresentante speciale del Presidente ceceno Mashkadov e Presidente della Commissione Esteri del Parlamento ceceno (istituzione legittima della Federazione russa), non grava alcuna imputazione o mandato di cattura internazionale richiesto dalle autorità russe. Il Sig. Idigov, al contrario, è uscito regolarmente dal territorio della Federazione Russa e ha ottenuto visti di ingresso per diversi paesi. E' intervenuto di fronte all'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa ed ha tenuto una serie di incontri sul piano internazionale a proposito della situazione cecena;

b) all'Onu, come in qualunque altra sede, non sono mai state espresse né riserve né accuse in ordine alla provenienza illecita dei finanziamenti del PRT, che dipendono interamente dai contributi degli iscritti e dei sostenitori. Infatti, la stessa Federazione russa non ha fornito alcun elemento probatorio a sostegno delle proprie accuse. In materia di politica sulle droghe, inoltre, il PRT non contesta affatto la lotta al traffico clandestino e alle mafie internazionali, ma ritiene che le leggi proibizioniste costituiscano, loro malgrado, il principale incentivo alla produzione e alla diffusione delle droghe proibite e al rafforzamento del potere politico e economico delle organizzazioni criminali;

- il 23 giugno il Comitato ONG delle Nazioni Unite, con forti riserve espresse da diversi suoi membri, ha proposto, su richiesta della Federazione russa, la sospensione per tre anni dello status consultivo del Partito Radicale Transnazionale;

- nelle settimane successive, lo stesso Comitato non ha fornito né prove né motivazioni a sostegno della decisione proposta, ma si è limitato a produrre una sorta di processo verbale delle sedute del mese di giugno: in sostanza, le accuse nei confronti del Partito Radicale Transnazionale sono rimaste del tutto prive di qualunque supporto, il che -grazie alle ineccepibili obiezioni formali sollevate da numerosi Stati, tra cui l'Italia, nella riunione del Comitato del 21 luglio scorso- ha per ora impedito l'approvazione per consensus del rapporto contenente la proposta di sospensione del PRT e la sua trasmissione all'Assemblea dell'ECOSOC, in attesa di una nuova riunione del Comitato ONG;

- se la sospensione per tre anni dovesse essere confermata, costituirebbe un gravissimo precedente di violazione del diritto di opinione e di espressione e quindi una gravissima messa in discussione del ruolo e della possibilità di iniziativa politica delle ONG all'interno delle Nazioni Unite;

SI CHIEDE AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DI SAPERE:

- se il Governo intenda formalmente opporsi, in occasione della riunione dell'ECOSOC del 27 luglio, all'adozione di qualunque provvedimento sanzionatorio nei confronti del Partito Radicale Transnazionale;

- e quali ulteriori iniziative il Governo intenda assumere, all'ONU, in sede di Unione Europea e di Consiglio d'Europa, oltre che dinanzi all'opinione pubblica nazionale e internazionale, affinché sia ribadita con forza, in linea con la Carta delle Nazioni Unite e la Dichiarazione universale dei diritti umani, la piena libertà di espressione delle Organizzazioni Non Governative e, di conseguenza, siano respinte le inverosimili e diffamanti accuse nei confronti del Partito Radicale Transnazionale.

 
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