DISCRIMINAZIONI AL PE : RELAZIONE DI MINORANZA DEI RADICALI AL RAPPORTO CORBETT E EMENDAMENTI CORRETTIVI PER IL VOTO IN PLENARIA.
Bruxelles, 14 settembre 2000. Il Rapporto di Richard Corbett (PSE) sulla modifica degli articoli 29 e 30 del Regolamento del Parlamento Europeo, nato dalla richiesta di oltre 65 deputati di istituire un Gruppo Misto nel PE, ha definitivamente concluso il suo iter in Commissione e si appresta ad essere iscritto all'ordine del giorno della plenaria, previsto per la sessione di Strasburgo di Ottobre 2.
Olivier Dupuis, membro della commissione Affari Costituzionali, ha presentato, a nome dei sette deputati radicali e a norma dell'articolo 161 del Regolamento, la relazione di minoranza che verrà allegata alla relazione Corbett.
Il rapporto e gli emendamenti al regolamento approvati dalla commissione AFCO, pur riconoscendo alcuni diritti di carattere amministrativo ai parlamentari non iscritti, non fanno venire meno le discriminazioni quanto alle loro prerogative politiche, né rispondono alle esigenze poste dall'ordinanza del TPG, che ha ordinato al Parlamento di riconoscere il Gruppo Tecnico dei deputati indipendenti, di non discriminare i singoli deputati nella loro libertà di associazione.
Il PE, infatti, è retto da un ordinamento incompleto sia alla luce di qualsiasi teoria sulla rappresentanza democratica, sia nel raffronto con le Assemblee legislative degli Stati Membri.
Il Regolamento del PE, al contrario di quanto avviene nei parlamenti nazionali, non prevede né la presenza di un gruppo misto, né l'attribuzione ai singoli eletti dei poteri minimi necessari a svolgere l'attività parlamentare. Per esempio nega al singolo parlamentare l'iniziativa legislativa o emendativa in plenaria, luogo centrale dell'attività politica di qualsiasi Parlamento. Inoltre lo sbilanciamento delle prerogative parlamentari a favore dei gruppi e a scapito del singolo eletto cade al di fuori di quella banda di oscillazione fra i diversi principi che mantengono in equilibrio una democrazia.
La più razionale soluzione al problema dello status, dei diritti e delle prerogative dei parlamentari non iscritti, rimane dunque l'istituzione di un Gruppo Misto parificato agli altri gruppi parlamentari. Questo anche alla luce della complessità di un sistema politico europeo per lo più ancora una somma di 15 sistemi politici nazionali.
I sette deputati radicali auspicano che una correzione in questo senso venga apportata al momento del voto degli emendamenti al Regolamento da parte del Parlamento e a questo fine presenteranno emendamenti in plenaria al Rapporto Corbett.
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