VERTICE DI NIZZA: LA FEDERALISTA BONINO RESPINTA ALLA FRONTIERA DAL MOVIMENTO FEDERALISTA
Roma, 6 dicembre 2000. Nel quadro delle manifestazioni pro e anti europee che si accavallano a Nizza in questi giorni, Emma Bonino ed altri parlamentari radicali, raccogliendo l'invito del "Comitato Nizza 2000", avevano da vari giorni accettato di partecipare alla manifestazione federalista "per una costituzione europea" in programma il 7 dicembre pomeriggio. La manifestazione, animata essenzialmente dal Movimento Federalista Europeo e dai parlamentari europei di orientamento federalista, intende far sentire la voce degli eletti, nazionali ed europei, e dei militanti per una Unione federale, chiedendo ai capi di Stato e di governo dei quindici un impegno concreto per una vera costituzione dei popoli europei.
Emma Bonino, inviando la sua adesione, aveva ovviamente chiesto di parlare nel corso della "Tribuna europea" prevista dagli organizzatori a conclusione della manifestazione, dove si alterneranno interventi di deputati europei e nazionali e dei portavoce delle organizzazioni coinvolte.
Dopo esser rimasti senza notizie per qualche giorno, ieri, nel corso di una telefonata, siamo stati informati dal responsabile del Movimento Federalista italiano Guido Montani che Emma Bonino ed i radicali erano personae non gratae alla tribuna della manifestazione, "per aver dimostrato scarso impegno federalista nell'ultimo anno e mezzo".
Di fronte ad un'accusa cosi' palesemente ridicola, Emma Bonino e gli altri deputati radicali hanno deciso di ritirare la loro adesione a questa manifestazione apparentemente riservata ai federalisti "a denominazione d'origine controllata". Vale forse la pena di ricordare a chi rilascia patenti di federalismo che solo una settimana fa, in occasione del dibattito al PE sul Vertice di Nizza, tutti gli altri gruppi politici hanno rifiutato di prendere in considerazione il testo presentato dai radicali giudicandolo "eccessivamente federalista". Quel testo chiedeva, tra l'altro, l'elezione diretta del Presidente della Commissione europea e la comunitarizzazione integrale della politica estera e di sicurezza comune.