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Agora' Agora - 31 ottobre 1989
IL PARLAMENTO EUROPEO: I DIRITTI DEI TRANSESSUALI - ASSEMBLEA ACP-CEE - LA CANDIDATURA DI DOINA CORNEA AL PREMIO SACHAROV - L'OBIEZIONE DI COSCIENZA

SOMMARIO: Il Parlamento Europeo invita gli Stati membri a emanare disposizioni che regolino il diritto dei transessuali al cambiamento. La protesta di Marco Pannella per l'elezione di un Presidente d'onore a vita dell'Assemblea Paritaria ACP-CEE (Africa, Caraibi e Pacifico) non previsto da alcun regolamento. La candidatura della dissidente rumena Doina Cornea al premio Sacharov. Dopo oltre quattro anni il Parlamento europeo approva il rapporto sull'armonizzazione delle leggi che riconoscono l'obiezione di coscienza negli Stati membri.

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* 16 ottobre 1989 *

TRANSESSUALI: IL PARLAMENTO EUROPEO APPROVA UNA RISOLUZIONE A FAVORE DEI DIRITTI DEI TRANSESSUALI. PANNELLA INTERVIENE A STRASBURGO: "LAVORARE PER LA CONCRETA APPLICAZIONE DI QUESTA RISOLUZIONE". CORLEONE: "UNA SFIDA ALL'EUROPA DELLA TOLLERANZA".

IL 14 E 15 OTTOBRE A ROMA IL CONGRESSO DEL MIT.

Roma, 16 settembre -N.R.- A seguito della presentazione di una petizione a favore dei diritti dei transessuali da parte di Pina Bonanno, animatrice del MIT (Movimento Italiano Transessuali), il Parlamento Europeo ha approvato nei giorni scorsi la risoluzione che alleghiamo.

Nel dibattito tenutosi nell'aula di Strasburgo sono intervenuti i deputati europei Marco Pannella e Franco Corleone.

Pannella ha tra l'altro affermato che "la repressione, il terrore psicologico, i tentativi della cultura dominante di non trattare in modo ragionevole e morale questi problemi, non permettono alcune volte di risolvere in modo logico, coerente e morale delle contraddizioni, delle difficoltà che sono drammatiche e che non possono assolutamente essere ignorate da chiunque s'interroga, nel più profondo di se stesso, sui problemi della vita umana, della vita sessuale e dell'eros.

Credo sarebbe molto importante che adottassimo questa risoluzione, ma anche che badassimo immediatamente dopo, alla sua applicazione."

Il parlamentare verde-arcobaleno Franco Corleone ha tra l'altro detto che:

"La transessualità è oggi riconosciuta nella maggior parte dei paesi europei come sindrome, ma dal punto di vista legislativo, non in tutti i paesi è prevista la possibilità di modifica o adeguamento dei caratteri sessuali. E' significativo che la risoluzione definisca la transessualità non solo un problema psicologico o medico, ma un problema di libertà e di diritto dell'individuo di vivere una vita non in contraddizione con la propria identità sessuale. La transessualità è anche un problema della società, che non sa affrontare una diversità così drastica, che mette in discussione i ruoli legati al sesso e radicati nelle tradizioni culturali più ataviche ed ancestrali. Il rispetto verso i transessuali - una minoranza ridotta nel numero, ma così significativa per i valori e le certezze che mette in discussione - è una sfida per l'Europa della tolleranza, in un momento in cui pericolosamente rinascono pregiudizi e forme di razzismo verso i 'diversi', per il colore della pelle, per i comportamenti o per le ide

e."

QUESTO IL TESTO DELLA RISOLUZIONE

(...)

A. considerando la procedura relativa al cambiamento di sesso dei transessuali non è ancora avviata e regolamentata in tutti gli stati membri della Comunità o che i relativi costi non vengono assunti dall'assicurazione contro le malattie;

B. deplorando che i transessuali vengano tuttora ovunque discriminati, emarginati e, a volte, addirittura criminalizzati;

C. consapevole che il tasso di disoccupazione fra i transessuali è del 60-80% durante la fase del cambiamento di sesso;

D. constatando che la transessualità costituisce un problema psicologico e medico, ma è anche un problema della società che non sa affrontare un cambiamento dei ruoli condizionati dal sesso e fissati dalle tradizioni culturali;

1. è convinto che dignità umana e il diritto della personalità debbono comprendere anche il diritto di condurre una vita rispondente alla propria identità sessuale;

2. invita gli Stati membri a emanare disposizioni che regolino il diritto dei transessuali al cambiamento di sesso, sotto l'aspetto endocrinologico, chirurgico - plastico ed estetico e le relative procedure e vietino la loro discriminazione;

considera che tale procedura dovrebbe garantire almeno le seguenti possibilità:

a) diagnosi differenziale, sotto l'aspetto psichiatrico -psicoterapeutico del transessualismo per favorire l'autodiagnosi;

b) periodo di consulenza: accompagnamento e sostegno psicoterapeutico, chiarimenti sul cambiamento di sesso, visite mediche;

c) trattamento ormonale/test del quotidiano, vale a dire vivere nel nuovo ruolo sessuale per almeno un anno;

d) intervento chirurgico, previa autorizzazione da parte di un organismo specifico composto da un medico specialista, uno/a psicoterapeuta ed eventualmente da un/a rappresentante nominato/a dall'interessato/a;

e) riconoscimento giuridico: cambiamento del nome, rettifica del dato riguardante il sesso sul certificato di nascita e sui documenti d'identità;

f) assistenza medica e psicoterapeutica dopo l'intervento;

3. invita il Consiglio d'Europa a emanare una convenzione per la tutela dei transessuali;

4. invita gli Stati membri a prendere le opportune misure affinché i costi del trattamento psicologico, endocrinologico, chirurgico -plastico ed estetico dei transessuali vengano rimborsati dall'assicurazione contro le malattie;

5. invita gli Stati membri a concedere il sussidio di assistenza ai transessuali che, a causa dell'adeguamento dei caratteri sessuali, hanno perso, senza colpa il lavoro e/o l'abitazione;

6.invita gli Stati membri a istituire consultori per i transessuali e a sostenere finanziariamente le loro organizzazioni;

7. invita gli Stati membri a fare opera d'informazione sui problemi dei transessuali, in particolare presso gli addetti ai servizi sociali, la polizia, i funzionari della polizia di frontiera, l'anagrafe, l'amministrazione militare e le carceri;

8. invita la Commissione e il Consiglio a precisare che le direttive comunitarie sull'equiparazione di uomini e donne sul posto di lavoro vieta anche la discriminazione dei transessuali;

9. invita la Commissione, il Consiglio egli stati membri a predisporre documenti d'identità sui quali potrebbe essere, su richiesta, indicata, l'eventuale transessualità del titolare durante il periodo dell'adeguamento dei caratteri sessuali, documenti che sarebbero riconosciuti in tutta la comunità;

10. invita il Consiglio e gli Stati membri a riconoscere, nel quadro dell'armonizzazione del diritto d'asilo, le persecuzioni a causa della transessualità come motivo per la concessione dello stesso;

11. invita la Commissione a mettere a disposizione, nel quadro dei suoi programmi d'intervento, stanziamenti destinati alle ricerche sulla transessualità e alla diffusione delle attuali conoscenze mediche in materia;

12. invita la Commissione a intervenire presso gli Stati membri affinché essi prevedano speciali misure per facilitare il collocamento al lavoro dei transessuali;

13. chiede di segnalare un ufficio presso la Commissione, al quale possano essere denunciati i casi di discriminazione;

14. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, ai governi e ai parlamenti degli Stati membri nonché al Consiglio d'Europa.

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Ricordiamo che il 14 / 15 ottobre si è tenuto a Roma il congresso del Movimento Italiano Transessuali.

* 29 settembre 1989 *

ACP- CEE: PANNELLA ABBANDONA LA SEDUTA PARIGINA DELL'ASSEMBLEA CEE-ACP: "UN ORGANISMO SENZA REGOLE DEL GIOCO SEGNA CON LA DECISIONE DI 'INVENTARE' PRESIDENTI D'ONORE A VITA ED ELEGGERE BERSANI IL PROPRIO ATTO FINALE."

Versailles, 29 settembre -N.R.- Marco Pannella ha dichiarato:

"L'assemblea Paritaria ACP-CEE, ha oggi deliberato - su proposta dei membri europei - di prevedere la possibilità regolamentare di eleggere dei Presidenti d'onore a vita. Ed ha eletto presidente d'onore a vita l'ex-parlamentare e ex-copresidente Giovanni Bersani, democristiano italiano.

E' questo sicuramente il primo caso di una istituzione pubblica, di una assemblea elettiva (a termine) che nomina un 'presidente d'onore' e - per di più - lo nomina 'a vita'!

L'assemblea paritaria ha così compiuto un atto nullo sul piano giuridico, e antidemocratico e antiparlamentare sul piano politico. Un atto volgare ed arrogante.

L'Assemblea trae la sua esistenza dai vari accordi di Lomé, ogni volta con specifiche norme del trattato. La sua vita è interna ai trattati stessi, a ciascuno di essi.

Da dieci anni essa ha vissuto in modo sempre peggiore e sempre meno adeguato.

E' l'unico caso di Assemblea che durante dieci anni non si è data nemmeno un regolamento finanziario, non ha discusso e approvato bilanci consultivi e preventivi. L'arbitrio paternalistico, al servizio di interessi partitocratici, ne ha rappresentato l'unica regola. E l'atto finale di oggi illustra perfettamente questa storia e questa natura sul piano giuridico, parlamentare, politico, dei contenuti e delle persone.

Per sottolineare questo ho abbandonato la seduta, opponendo all'arbitrio che impone a 'Presidenze d'onore a vita' l'onore di un parlamentare e di un cittadino coerente con i propri impegni e quelli della sua parte politica.

Altro che 'Jeu de Paume'! Al più 'Jeu de Paumes', di poveracci e insipienti!

* 6 ottobre 1989 *

ROMANIA: IL GRUPPO VERDE AL PARLAMENTO EUROPEO, SU INIZIATIVA DI ADELAIDE AGLIETTA PRESENTA, LA CANDIDATURA DI DOINA CORNEA, PERSEGUITATA RUMENA, AL PREMIO SACHAROW.

Bruxelles, 6 ottobre -N.R.- Su iniziativa dell'eurodeputata dei Verdi Arcobaleno per l'Europa, Adelaide aglietta, il gruppo verde al Parlamento Europeo ha presentato la candidatura per il premio Sacharov di Doina Cornea, rumena.

Doina Cornea, insegnante di italiano e di francese, fin dal 1958 ha visto la sua carriera universitaria bloccata dal rifiuto di aderire al partito comunista ungherese; nel frattempo si dedica all'attività di diffusione di testi vietati dal regime, e concede interviste sulla situazione in romania a giornali dell'Ovest: per questo viene incarcerata a più riprese, oppure viene messa agli arresti domiciliari ripetutamente.

Nonostante numerosi interventi internazionali, le autorità rumene non sembrano voler cedere: il suo telefono è sempre tagliato, la sua casa è in permanenza sotto controllo, ogni incontro con Doina Cornea è vietato.

Nel 1989 il Parlamento Europeo la invita ad un'audizione sulla situazione in Romania, ma lei neanche riceve l'invito. Il 14 marzo 89 la Fondazione Danese per la pace Le attribuisce il premio per il 1989.

Il 18 maggio 1989, è aggredita da un poliziotto di guardia davanti alla sua porta, e ciò provoca 17 lesioni, frattura toracica e numerose altre contusioni.

Un deputato europeo belga, che tenta di visitarla è lui stesso picchiato dalla milizia.

Il gruppo dei Verdi al Parlamento Europeo, ritiene che questo caso vada posto al centro dell'attenzione di coloro che si occupano di rispetto dei diritti umani, e di tutta l'opinione pubblica internazionale, e per questo hanno candidato Doina Cornea al premio Sacharow, istituito dal Parlamento Europeo per particolari casi di vittime di violazione dei diritti umani, soprattutto nei Paesi dell'Est.

* 13 ottobre 1989 *

OBIEZIONE DI COSCIENZA: IL PARLAMENTO EUROPEO APPROVA L'ARMONIZZAZIONE DELLE NORME CEE SULL'OBIEZIONE DI COSCIENZA.

Strasburgo, 13 ottobre -N.R.- Il Parlamento Europeo ha adottato oggi, il rapporto Schmidbauer sulla petizione presentata già quattro anni fa da oltre 25.000 giovani di tutta Europa per l'armonizzazione delle norme sull'obiezione di coscienza, per il riconoscimento di questo diritto in tutti i paesi membri, per il principio dell'uguale trattamento degli obiettori, specie per quanto riguarda il periodo di durata del servizio civile.

Il testo finale, votato dai socialisti e dai comunisti, mentre si sono espressi contro democristiani, conservatori e molti liberali, rappresenta un arretramento delle posizioni del P.E. rispetto al rapporto Macciocchi votato dal P.E. nel 1983. In particolare, sono stati respinti molti emendamenti volti ad esempio a sancire il diritto all'uguaglianza di trattamento, principio affermato recentemente dalla Corte Costituzionale italiana. Di fronte al rifiuto del gruppo socialista di creare una maggioranza in questo senso, il gruppo verde ha deciso di astenersi, non intendendo avallare l'inspiegabile linea minimalista che si è inteso far prevalere. Una buona occasione è stata così sprecata, comprimendo il ruolo che il P.E. aveva rivestito in questo campo per le associazioni antimilitariste e gli obiettori di tutta Europa. La lotta per ottenere il riconoscimento del diritto all'obiezione di coscienza in paesi come la Grecia dovrà continuare su altri fronti. Peccato, ma ognuno assuma le proprie responsabilità.

 
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