Roma, 28 settembre -N.R.- Con il grande successo della fiaccolata contro la pena di morte si è ieri sera conclusa la "Settimana contro le esecuzioni", promossa in Italia congiuntamente dalla Sezione italiana di Amnesty International e dal Coordinamento Non Uccidere -nell'ambito della campagna mondiale di Amnesty.
Alcune migliaia di cittadini -nonostante la pioggia che si è abbattuta su Roma dalle primissime ore del pomeriggio- hanno ieri dato vita alla manifestazione che aveva due specifici obiettivi:
* richiesta al governo italiano di aprire una grande "offensiva" internazionale per una moratoria di tre anni delle esecuzioni onde possa entro due anni procedersi alla convocazione di una Conferenza internazionale sulla pena capitale -in base anche alla Risoluzione approvata ad amplissima maggioranza il 3 agosto scorso dalla Camera, con il parere favorevole delle stesso Governo. Una tale iniziativa e un tale strumento potrebbero consentire speranze concrete di una decisiva accelerazione della tendenza abolizionista in atto e favorire la rapida entrata in vigore del Secondo Protocollo Opzionale al Patto Internazionale sui Diritti civili e politici e della Convenzione internazionale sui diritti dell'infanzia che vincolerebbero gli stati firmatari all'abolizione della pena di morte in tempo di pace e comunque ne vieterebbero in modo assoluto l'applicazione nei confronti dei minorenni;
* richiesta al governo italiano di presentare il Disegno di legge per l'abolizione della pena di morte dal Codice penale militare di guerra, in applicazione della Mozione approvata anch'essa dalla Camera nella stessa seduta del 3 agosto.
La Settimana contro le esecuzioni e la sua grande conclusione di ieri hanno costituito un salto di qualità probabilmente senza precedenti nel campo delle iniziative sui diritti umani, un salto di qualità per l'efficacia e la concretezza della mobilitazione e dei suoi obiettivi.
Le organizzazioni promotrici (Amnesty italiana e Non Uccidere) annunciano che il perseguimento di questi obiettivi di grandissima importanza continuerà con il massimo vigore e con iniziative serrate, perché possa avere risposta anche dal Governo italiano una istanza di civiltà che nei cittadini e nel Parlamento italiani ha la sua punta di diamante.
PROSSIMO GRANDE APPUNTAMENTO -CHE COSTITUIRA' ANCHE UN MOMENTO DI VERIFICA- SARA' QUELLO DI FIRENZE, CON LA GRANDE CONVENZIONE NAZIONALE SULLA PENA DI MORTE CONVOCATA PER IL 10 DICEMBRE, GIORNATA IN CUI RICORRE IL 41· ANNIVERSARIO DELLA DICHIARAZIONE UNIVERSALE DEI DIRITTI DELL'UOMO.