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Agora' Agora - 18 dicembre 1989
IL PARTITO TRANSNAZIONALE - SACHAROV: STANZANI: "IL PR CONTINUERA' A LAVORARE PERCHE', COME SACHAROV CHIEDEVA, LA STRADA VERSO LA DEMOCRAZIA CONTINUI IN MANIERA DAVVERO 'RADICALE'."

Roma, 15 dicembre -N.R.- Il primo segretario del Partito Radicale, Sergio Stanzani, in merito alla scomparsa di Andrej Sacharov ha dichiarato:

"Nelle nostre iniziative, nelle nostre azioni nonviolente per il ritorno della democrazia nell' Est europeo, abbiamo avuto per anni come punto di riferimento, come interlocutore ideale e reale, Andrej Sacharov.

Quando il Partito Radicale ha 'adottato' nove refuznik sovietici, via via liberati, quando abbiamo dato vita ad iniziative nonviolente dirette in Urss ed in tutti i Paesi dell' Est, la lotta nonviolenta del fisico sovietico era il punto di riferimento immediato cui i cittadini dell'Est comparavano le nostre iniziative.

L' iniziativa del Partito Radicale transnazionale che continua in Unione Sovietica come in Ungheria, Cecoslovacchia, Jugoslavia, Polonia... si farà direttamente carico di continuare l' iniziativa e la lotta di Sacharov. Uno dei suoi ultimi atti è stato l'appello per la liberazione del giornalista Serghej Kuznetsov, condannato poche settimane fa per aver criticato il KGB; sino all' ultimo ha continuato a chiedere all' opinione pubblica sovietica ed internazionale di continuare a lottare per i diritti umani non fermandosi alla superficie del cambiamento. Il Pr continuerà a lavorare perchè, come Sacharov chiedeva, la strada verso la democrazia continui in maniera davvero 'radicale'".

22 novembre 1989

CECOSLOVACCHIA: FINALMENTE LIBERO L'ESPONENTE RADICALE PRAGHESE JOHN BOK. IL PR CONFERMA LE MANIFESTAZIONI DI DOMANI DAVANTI ALLE AMBASCIATE CECOSLOVACCHE DI ROMA, MOSCA, BUDAPEST, LISBONA, MADRID, VARSAVIA.

Praga, 22 novembre -N.R.- John Bok, l'esponente radicale cecoslovacco che era stato arrestato venerdì scorso durante la prima delle grandi manifestazioni praghesi è stato finalmente rilasciato ieri alle ore 18,30. Ancora non sono note, nemmeno a lui, le accuse formulate nei suoi confronti, nè se egli sia stato o meno incriminato.

Anche se John è ora libero il Partito radicale conferma le manifestazioni programmate per domani davanti alle Ambasciate cecoslovacche di ROMA, MOSCA, BUDAPEST, LISBONA, MADRID, VARSAVIA.

23 novembre 1989

CECOSLOVACCHIA: MANIFESTAZIONI DEL PARTITO RADICALE DAVANTI ALLE AMBASCIATE CECOSLOVACCHE DI ROMA, MOSCA, BUDAPEST, LISBONA, MADRID, VARSAVIA: LE PRIME IN Europa PER LA DEMOCRAZIA IN CECOSLOVACCHIA, PER LA LIBERAZIONE IMMEDIATA DEI PRIGIONIERI POLITICI. GIOVANNI NEGRI E GABRIELE PACI, ESPULSI A VITA DALLA CECOSLOVACCHIA,NELL' AGOSTO DELL' "88, CHIEDONO LA REVOCA DEL PROVVEDIMENTO.

Roma, 23 novembre - N.R.- E' il primo segno di concreto sostegno che giunge ai cittadini cecoslovacchi da quando, venerdì scorso, è iniziato lo straordinario momento in corso: il Partito radicale ha organizzato oggi una serie di manifestazioni a ROMA, BUDAPEST, LISBONA, MADRID, VARSAVIA, davanti alle Ambasciate cecoslovacche, per la libertà, la democrazia, il diritto in Cecoslovacchia, per il dialogo subito e per la liberazione immediata dei prigionieri politici, in particolare di Petr Uhl (arrestato alcuni giorni fa) e di Jana Petrova, (arrestata poche ore fa).

A Roma i manifestanti recavano cartelli con su scritto "Svoboda per la Cecoslovacchia", "Libertà e democrazia per la Cecoslovacchia", "Svoboda per Petr Uhl e Jana Petrova".

Nel corso della manifestazione parlamentare Giovanni Negri e Gabriele Paci, direttore dell'agenzia 'Notizie Radicali', hanno consegnato una lettera all'ambasciatore, chiedono la revoca del provvedimento di 'espulsione a vita' comminato ai radicali che il 18 agosto dell'anno scorso, in occasione del ventesimo anniversario dell' occupazione della Cecoslovacchia, manifestarono in Piazza San Venceslao. Oltre a Negri e Paci hanno subito lo stesso provvedimento una decina di italiani ( Vincenzo Donvito, Paola Caravaggi, Lucio Bertè, Antonio Lalli, Massimo Lensi, Giuseppe Lorenzi, Andrea Tamburi, Monica Cozzi, Massimo Fraticelli, Maddalena Traversi...) e con loro statunitensi (Antonia Brown), spagnoli ( Jose Arias, Begonia Rodriguez), belgi (Jean Luc Robert, Georges Van Gassen)...

28 novembre 1989

CECOSLOVACCHIA: MESSAGGIO DEL PRIMO SEGRETARIO DEL PR STANZANI A VACLAV HAVEL ED AL FORUM CIVICO CECOSLOVACCO.

Roma, 28 novembre -N.R.- Il primo segretario del Partito Radicale transnazionale, ha inviato il seguente messaggio a Vaclav Havel ed al Forum Civico cecoslovacco.

Care amiche, cari amici,

Così come ha tentato, con le sue scarse forze ma con testardaggine, di essere con voi in altre, più difficili circostanze, il Partito Radicale transnazionale è oggi con voi, in Piazza San Venceslao come a Roma o a Budapest, a Mosca o a Bruxelles, condividendo le vostre emozioni, la vostra gioia, le vostre immense speranze.

Sono proprio l'immensità e l'intensità delle vostre e delle nostre odierne comuni speranze in e per la Cecoslovacchia, così come quelle nate dai rinnovamenti polacchi ed ungheresi prima, tedesche orientali e bulgare poi, che - ne sono profondamente convinto - devono indurci tutti, ad Est come ad Ovest, a Nord come a Sud dell'Europa, a riflettere insieme ed a concepire senza fretta ma con grande urgenza un nostro comune futuro, fondato sulla democrazia, la tolleranza, il federalismo.

Care amiche, cari amici cecoslovacchi,

L'Europa, la nostra comune Europa, ha bisogno di voi, ha bisogno del vostro entusiasmo, della vostra fantasia, delle vostre intelligenze e delle vostre energie per andare oltre questa sua forma attuale, di segno prevalentemente confederale, economicistica e mercantilista per paesi ricchi, per darsi nuove ambizioni, scegliendo con decisione il cammino della federazione politica, anche con quanti nell'Europa Centrale ed Orientale hanno deciso o decideranno riprendere la strada del e con la democrazia.

Per questo vi chiediamo di non sottovalutare l'importanza per tutti noi di quanto state facendo in questi giorni, in queste ore. Per questo vi chiediamo di non trascurare il ruolo determinante che potrebbe rivestire per tutti i cittadini del resto d'Europa una vostra forte e precisa esigenza d'Europa unita, federale, democratica, fondata sul diritto, in altre parole una vostra precisa richiesta di Stati Uniti Liberi d'Europa come fondamento per la rinascita della Cecoslovacchia.

29 novembre 1989

VISITA GORBACIOV: A ROMA LA MANIFESTAZIONE "100 FIACCOLE PER GORBACIOV", NEL PRIMO GIORNO DELLA VISITA IN ITALIA DEL PRESIDENTE SOVIETICO: ORE 17, SULLA SCALINATA DI TRINITA' DEI MONTI. PRESENTI FRA GLI ALTRI LEONID PLIUSC E ROMAN SPECTOR.

Roma, 29 novembre -N.R.- A Roma, dalle 17 alle 18.30, sulla scalinata di Trinità dei Monti, la manifestazione "100 Fiaccole per Gorbaciov", indetta dall'Associazione Radicale 'Pace e Libertà' assieme al Comitato Italiano Helsinki.E'l'unica iniziativa non acritica nei confronti del presidente sovietico annunciata per oggi a Roma.Antonio Stango, organizzatore della manifestazione, dice:" Miriamo a 'far luce', nel primo giorno della visita di Gorbaciov in Italia, sugli aspetti irrisolti della situazione, dai diritti delle nazionalità alla mancanza di un'autentica libertà di associazione, di stampa e circolazione, dentro e fuori i confini, per i cittadini sovietici". Fra gli slogan che verranno illuminati dalle fiaccole,in italiano,russo,inglese: "L'Europa ha bisogno di un'Urss democratica", "Costruiamo insieme l'Europa del diritto", "Perestrojka va bene, democrazia va meglio", "Autodeterminazione per i popoli dell'URSS" e "Libertà per gli obiettori di coscienza". Presenti il matematico ucraino Leonid Pljusc,

giunto appositamente da Parigi, che da anni sollecita in particolare la legalizzazione della Chiesa cattolica ucraina, e Roman Spector,responsabile a Mosca della Associazione Culturale Ebraica.

11 dicembre 1989

IUGOSLAVIA: MANIFESTAZIONE A ZAGABRIA. 40.000 FIRME RACCOLTE IN UN GIORNO A SOSTEGNO DELLA PETIZIONE PER LE LIBERTA' CIVILI E POLITICHE. IL PARTITO RADICALE PRESENTE CON IL CONSIGLIERE FEDERALE VITO CESMADZISKI E CON IL SEGRETARIO FEDERALE SANDRO OTTONI.

Zagabria 11 dicembre -N.R.- Vito Cesmadziski, consigliere federale del Partito Radicale, ha dichiarato:

"E' stato un successo al di là di tutte le aspettative e di tutti i timori della vigilia, in special modo non prevedevamo una tale affluenza per la raccolta di firme. Già alle 11 di ieri mattina 10.000 persone avevano sottoscritto il testo della petizione per i diritti civili e politici ed in tutta la giornata il flusso dei cittadini in piazza della Repubblica è continuato regolarmente.

Nella sola Zagabria abbiamo raccolto oltre 20.000 firme. Altre 20.000 sono state raccolte dai vari gruppi promotori in varie città croate. La conclusiva manifestazione delle candele è stata a quel punto solamente la ratifica di un successo ormai chiaramente acquisito. I gruppi ed i partiti alternativi in Croazia hanno da oggi un peso ed un ruolo politico decisamente più significativi.

Quando, quale presidente di turno del coordinamento dei gruppi alternativi, avevo sostenuto la necessità di un'iniziativa pubblica e di massa per conferire dignità a quelle che erano soprattutto solo nuove sigle più che nuovi partiti, avevo incontrato più timori che consenso. Ma in quest'ultima settimana, la linea dell'attesa e del tentativo d'incontro con il parlamento ed il Governo croati si è rivelato totalmente fallimentare. Finalmente la decisione di uscire allo scoperto è stata presa ed i fatti ci hanno dato ragione. Si tratta ora di comprendere come ci organizzeremo nei prossimi giorni per utilizzare pienamente il riconoscimento che il popolo croato ci ha conferito.

11 dicembre 1989

BELGRADO : INCONTRO-DIBATTITO SUL TEMA "STRATEGIE DEMOCRATICHE E NONVIOLENTE PER L'INGRESSO DELLA JUGOSLAVIA NELLA COMUNITA' EUROPEA". ALL'ASSEMBLEA ORGANIZZATA DAI RADICALI DI BELGRADO E'INTERVENUTO IL SENATORE SPADACCIA.

Si è svolto a Belgrado l'11 dic 89, presso il Centro studentesco, un pubblico dibattito sul tema "Strategie democratiche e nonviolente per l'ingresso della Jugoslavia nella Comunità Europea". Al dibattito erano presenti in qualita' di relatori alcuni esponenti radicali : Gianfranco Spadaccia, Senatore al Parlamento italiano, dirigente del PR, Lazar Stojanovic, regista, iscritto radicale di Belgrado, Sandro Ottoni, Segretario federale, Vito Cesmadziski, Consigliere federale, Zeljko Rosko, iscritto radicale e membro del DJES (organizzazione europeista di giornalisti croati).

Ad un numeroso pubblico di intellettuali, studenti e rappresentanti di organizzazioni politiche serbe, Spadaccia in particolare, con riferimento ai recenti avvenimenti nell'Est europeo, ha sostenuto che :"l'Europa ha necessità della Jugoslavia, della Cecoslovacchia, della Polonia e dell'Ungheria. La Comunità europea ha il dovere di aprirsi a questi paesi. Ciascuno di essi si trova in una situazione nella quale, per assicurare un ulteriore sviluppo della propria economia industriale, ha bisogno di inserirsi in un grande mercato continentale." Spadaccia si è anche augurato che tra i paesi dell'ex Impero asburgico possano essere al più presto ripresi e costruiti rapporti non solo di collaborazione ma anche di integrazione politica.

Nonostante un vivace e polemico dibattito animato dalle questioni nazionali jugoslave, l'auspicio conclusivo che la Jugoslavia possa essere la prossima -stella- della Comunità europea, è stato salutato da un applauso unanime.

 
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