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Agora' Agora - 16 ottobre 1990
TELEX: CONFERENZA "IL PARTITO RADICALE TRANSNAZIONALE PER LA DEMOCRAZIE E I DIRITTI UMANI".
Leningrado, 1 settembre 1990. Un centinaio di persone hanno partecipato alla Conferenza radicale al Teatro "Krasnij Oktiabr" del quartiere Petrogradski di Leningrad. Al dibattito era presente anche il Presidente del Soviet di Petrograd e deputato del LenSoviet Pavel Koshelev .

Marino Busdachin del consiglio Federale del P.r. ha svolto un'ampia relazione sulle 5 petizioni proposte dai radicali in Unione Sovietica che riguardano la richiesta di una legge sull'obiezione di coscienza, l'abolizione delle norme che limitano la libera circolazione e l'abolizione dei visti, una legge in difesa dell'ambiente e per l'abrogazione della pena di morte ed una proposta di apertura di una riflessione federalista europea tra la Comunita europea e l'Unione sovietica.

Nel corso del dibattito, durato quattro ore, sono intervenuti anche Irina Podlessova, Nikolaij Khramov, Sasha Pronozin, Juris

Lomanovskis, Pavel Belij e molti altri.

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Unione Sovietica

SECONDA CONFERENZA INTERNAZIONALE SUI DIRITTI UMANI. IL PRESIDENTE LANDSBERGIS APRE I LAVORI. PRESENTE UNA DELEGAZIONE RADICALE.

Leningrado, 2 settembre 1990. Oltre 1500 persone venute da tutte le parti del mondo hanno partecipato alla Seconda conferenza Internazionale sui Diritti Umani. Questa Conferenza faceva seguito a quella che si e' svolta nel 1988 a Cracovia in Polonia.

In origine doveva tenersi a Vilnius in Lituania ma il Governo sovietico ha negato il permesso. E' solo grazie al lavoro svolto dal Sindaco di Leningrado Anatoli Sobchak e di altri deputati radicali del Soviet che si e' finalmente potuta svolgere a Leningrado.

I lavori sono stati aperti dal Presidente lituano Vytautas Landsberghis cui sono seguiti gli interventi del Presidente della Commissione sui Diritti Umani del Senato polacco Zbigniew Romaszewski e di Anatoly Sobchak.

La delegazione radicale era composta da Lorenzo Strik Lievers,

del Gruppo federelista europeo al Senato italiano, Marino Busdachin, del Consiglio Federale del Partito radicale, Irina Podlessova, Nikolaij Khramov, Sasha Pronozin, radicali sovietici e da Pavel Timco, radicale cecoslovacco. (Riportiamo in questa edizione della LR l'intervento di Lorenzo Strik Lievers).

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Ungheria

INCONTRO DEL PARTITO RADICALE CON UNA DELEGAZIONE DEL PARTITO ECOLOGISTA UMANISTA ROMENO.

Budapest, 4 settembre 1990. Si č svolta nella sede del Partito radicale un incontro con il Partito ecologista umanista romeno, con sede centrale ad Arad, in Banat. Facevano parte della delegazione radicale, Emil Iovanescu, Massimo Lensi ed Olivier Dupuis. Il Partito ecologista umanista era rappresentato dai suoi vice-presidenti, Gheorghe Nicolaita, giā membro dell'Assemblea provvisoria romena, Calin Marcel Hotaran e dal suo tesoriere, Vasile Oprea.

Ambidue le parti hanno convenuto di collaborare sin d'ora sui temi ecologici e federalisti europei. Inoltre gli ospiti romeni si sono dimostrati molto interessati dal Partito radicale in quanto tale. Un altro incontro, a fine settembre in Romania, č giā stato fissato, al fine di definire meglio i termini della cooperazione e per raccogliere le prime iscrizioni al Partito radicale transnazionale e transpartitico che i romeni hanno dato per certe.

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Italia-Cuba

PENA DI MORTE: AVANZATA DALL'ITALIA IN SEDE ONU LA PROPOSTA DI MORATORIA TRIENNALE DI TUTTE LE ESECUZIONI CAPITALI NEL MONDO. DICHIARAZIONE DI PAOLO PIETROSANTI.

Roma, 5 settembre 1990. In una dichiarazione rilasciata alla stampa, Paolo Pietrosanti, consigliere Federale del Partito Radicale e tra i fondatori e animatori del "Coordinamento Non Uccidere" ha tra l'altro affermato "La proposta fatta alla Avana da parte della delegazione italiana al Congresso delle Nazioni Unite Contro la Criminalita' di una moratoria triennale della pena di morte in tutti i paesi del mondo, che possa permettere anche, nel corso della moratoria medesima, di considerare la soppressione definitiva della pena capitale, e' il prima atto - a quanto e' dato sapere - che il Governo italiano adempie all'impegno che il Parlamento gli aveva affidato (...)". L'iniziativa assunta all'Avana e' in se' importante, ma sembra essere un modesto alibi a copertura dell'inadempienza dell'Esecutivo, che invece avrebbe dovuto e dovrebbe agire in ben altro modo e con ben altra energia per l'attuazione di deliberazioni parlamentari che hanno costituito il risultato di grandi mobilitazioni civili.

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Italia

MARCO PANNELLA AL FESTIVAL DELL'UNITA

Modena, 5 settembre 1990. Per la prima volta, a Modena, un radicale ha partecipato ad un dibattito al Festival dell'Unitā.

Marco Pannella, insieme a Vittorio Foa (direttore del quotidiano del PCI, l'Unitā) e a Claudio Petruccioli (della segreteria del PCI), ha discusso del rapporto fra valori liberaldemocratici e nascita del nuovo partito che deve nascere dal Partito comuniste e da altre forze politiche italiane, ed in primo luogo, del rapporto PR-PCI.

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Italia

ASSEMBLEA DEGLI ISCRITTI

Modena, 5 settembre 1990. Circa 250 iscritti hanno partecipato a Modena all'"assemblea degli iscritti del nord e del centro nord dell'Italia". Alla riunione, che č stata presieduta da Marco Pannella, Sergio Stanzani, Paolo Vigevano e Emma Bonino, hanno anche partecipato gli iscritti radicali eletti ed ex eletti in Parlamento, nelle regioni, nei principali comuni.

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Italia

CARCERI: DISCRIMINAZIONE DI PIERLUIGI CONCUTELLI, DETUNUTO, MEMBRO DEL PARTITO RADICALE, INTERROZIONE AL MINISTRO DI GRAZIA E GIUSTIZIA.

Roma, 10 settembre 1990. Nella loro interrogazione al Ministro di Grazia e Giustizia i deputati Mauro Mellini e Peppino Calderisi, membri del Partito radicale, chiedono se con il non concedere a Pierluigi Concutelli (attualmente detenuto nel carcere di Rebibbia, da 14 anni in espiazione di pena) il permesso di vedere sua madre in fine di vita non si sia voluto discriminare un detenuto iscritto al Partito radicale ed impegnato nella lotta per il rispetto dei diritti dei detenuti.

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Italia

RIFORMA ELETTORALE. SOGLIA E APPARENTAMENTI COSTITUISCONO UNA CONTRORIFORMA. IL REFERENDUM CHE PROPONE L'UNINOMINALE E' L'UNICA POSSIBILITA' DI VERA RIFORMA.

Roma, 11 settembre 1990. Rispondendo a quanti attaccano le iniziative referendarie per una riforma del sistema elettorale, Peppino Calderise, presidente del gruppo parlamentare federalista europeo alla Camera dei Deputati ha tra l'altro dichiarato: "La proposta della soglia e degli apparentamenti non č una riforma ma una controriforma. Rendendo tutti gli altri partiti satelliti della Democrazia Cristiana, del Partito Comunista e del Partito Socialista non si assicura nč governabilitā nč si riforma il sistema politico, ma si accrescono anzi i suoi difetti. (...)"

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Cecoslovacchia

LETTERA APERTA DI RINGRAZIAMENTO DEI RADICALI CECOSLOVACCHI AL PRIMO MINISTRO CALFA.

Praga, 13 settembre 1990. Nella loro lettera al Primo Calfa i radicali Pietrosanti, Soukup e Stokar scrivono tra l'altro: "convinti che l'unica via per costruire una Europa unita basata sulla democrazia e la libertā sia creare istituzioni comuni, regole e leggi comuni: uno stato europeo federale, con un Governo e un Parlamento, cioč gli Stati Uniti d'Europa, (la ringraziamo) per cio' che ha scritto nella lettera che Ella ha appena inviato al Presidente Jacques Delors". Ed in particolare che "il Governo cecoslovacco č interessato ad iniziare negoziati di sondaggio sull'adesione alla Comunita' europea gia' il prossimo autunno" e che "considera l'espansione e l'approfondimento della cooperazione politica, economica, finanziaria, scientifica e tecnologica, ecologica, legale e culturale con le Comunita' europee la sua priorita' di politica estera".

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Cecoslovacchia

I RADICALI REGALANO AI PRINCIPALI ORGANI DI INFORMAZIONE UN'INTERVISTA DI MILTON FRIEDMAN.

Praga, 13 settembre 1990. In occasione della visita in Cecoslovacchia del Premio Nobel per l'economia Milton Friedman (visita di carattere privato, nel corso della quale Friedman ha tuttavia incontrato i ministri economici e finanziari, ed ha concesso interviste) i radicali hanno inviato ai direttori dei principali organi di informazione cecoslovacchi la traduzione di un intervista rilasciata dallo stesso Friedman al Figaro di Parigi, nella quale si pronuncia in modo energico per una politica antiproibizionista in materia di droghe.

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Italia

CARCERI: LETTERA DI DETENUTI AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA ED A TUTTI I PARLAMENTARI ITALIANI.

Roma, 14 settembre 1990. Dopo un lungo giro estivo nei penitenziari italiani, i radicali Emilio Vesce (consigliere regionale antiproibizionista) ed Alessandro Tessari (deputato, membro del gruppo federalista europeo) hanno recapitato le lettere dei detenuti di Porto Azzurro e della Gorgona al Presidente della Repubblica ed a tutti i parlamentari italiani. In questa lettera i detenuti sollecitano l'intervento del Presidente perchč l'indulto non sia un atto di benevolenza ma un atto di giustizia. In effetti, dopo il varo del nuovo Codice di Procedura Penale, si č prodotta una differenza di trattamento tra coloro che sono stati giudicati con il vecchio codice e coloro che vengono giudicati con il nuovo. Un' ingiustizia istituzionalizzata che č misurata dai detenuti quotidianamente.

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Unione Sovietica

OBIEZIONE DI COSCIENZA: INFORMAZIONE

Mosca, 16 settembre 1990. Durante le manifestazioni per le demissioni del governo sovietico, i radicali moscoviti hanno distribuito piu' di cinque milla volantini nei quali veniva spiegato le loro iniziative per il riconoscimento dell'obiezione di coscienza in Unione Sovietica.

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Italia-Yugoslavia

CONFERENZA STAMPA DI MARCO PANNELLA.

Roma, 19 settembre 1990. Situazione nel Kossovo, iniziative del P.r. in Yugoslavia, relazioni C.E./Yugoslavia, questi gli argomenti trattati dall'eurodeputato Marco Pannella nel suo incontro con i giornalisti.

Per Pannella le notizie che giungono dal Kossovo sono di estrema gravitā. La durissima politica messa in atto dal governo serbo č letteralmente incomprensibile. E' invece comprensibile, ma grave, la situazione di impotenza del Governo centrale. Un altro aspetto che sfugge in genere alla analisi degli osservatori č la situazione delicatissima e drammatica di chiunque in Serbia non consenta con la politica della Repubblica. Sempre secondo Pannella cresce il rischio che la politica nazionalistica del Governo si risolva nella perdita delle poche libertā politiche e civili democratiche formali del cittadino serbo in quanto tale.

Per queste raggioni giudica necessaria una forte ripresa delle attivita' del P.r. su questo fronte.

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Italia-Comunita europea

PANNELLA INTERPELLA ANDREOTTI SULLA SITUAZIONE NEL KOSSOVO

Roma, 17 settembre 1990. Durante l'incontro della Commissione politica del Parlamento europeo con Giulio Andreotti, Presidente di turno della C.E., Marco Pannella e' intervenuto sulla questione del Kossovo, elencando una serie di notizie particolarmente drammatiche, ed in particolare:

1. la confiscazione da parte delle autorita' serbe di tutti gli aiuti alimentari destinati alla popolazione albanese;

2. il licenziamento di tutti gli Albanesi impiegati da imprese pubbliche (cio' che corrisponde al 15% della popolazione attiva);

3. la chiusura d'autorita' di 1.400 imprese private albanesi;

4. il licenziamento e la sostituzione con del personale serbo di tutti i medici albanesi;

5. l'isolamento completo di almeno tre villagi del Kossovo, circondati dalla polizia serba, che non consente agli abitanti di circolare o di avere contatti con l'esterno.

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*** Yugoslavia

PIU' DI 200 PERSONE ALL'ASSEMBLEA CON MARCO PANNELLA AL DOM OMLADINE

Belgrado, 23 settembre 1990. "Noi siamo qui in per operare in difesa dei diritti umani nel Kossovo. Non c'e' ragione di stato che possa giustificare le repressioni nei confronti della minoranza albanese nell'ex-Regione autonoma del Kossovo. Siamo qui perche' vogliamo una Jugoslavia democratica negli Stati Uniti d'Europa."

"La politica serba nei confonti del Kossovo deve cambiare. Se la Commissione del Parlamento Europeo sulla Jugoslavia non riterra' di dover venire a Belgrado, come non fa da quasi un anno, allora saremo noi radicali a portare una trentina di europarlamentari qui in Serbia per cercare di imporre un dialogo e di fermare una politica che sta' portando la Yugoslavia allo sfacelo e alla guerra civile."

Cosi' ha esordito Marco Pannella al dibattito organizzato dal Partito radicale ieri a Belgrado. Nonostante l'ora tarda gli interventi si sono susseguiti fino alle due di notte, quando per ragioni tecniche non e' stato piu' possibile proseguire. Il dibattito, a volte anche ferocemente polemico, ha permesso a molti belgradesi di esprimersi liberamente su argomenti considerati a torto ancora tabu' nella capitale serba.

Erano presenti in sala molti nazionalisti serbi che avevano fatto temere che la riunione non si potesse tenere ma tutto e'andato per il meglio; tant'e' che verso la fine sono intervenuti anche alcuni giovani albanesi. Sono anche intervenuto nel dibattito Lazar Stojanovic, regista, Slobodan Lang, editorialista, Vito Cesmadziski e Marino Busdachin del Consiglio federale del P.r.

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*** Yugoslavia

INCONTRO FRA IL PARTITO RADICALE E IL PARTITO PER IL RINNOVAMENTO DEMOCRATICO-LEGA DEI COMUNISTI DELLA CROAZIA.

Zagabria, 24 settembre 1990. Marco Pannella e la delegazione radicale composta da Marino Busdachin, Alexandre De Perlinghi e Vito Cesmadziski, del Consiglio Federale e da Diana Rexepi, hanno incontrato il vertice del Partito per il Rinnovamento democratico-Lega dei comunisti croati guidato dal suo Presidente Ivica Racan e da Branko Caratan e Sdravko Tomaz vicepresidenti.

L'incontro si e' tenuto a Zagabria presso la sede del Comitato Centrale ed e' durato oltre tre ore. Marco Pannella ha proposto ai comunisti croati di proseguire con una serie di incontri di lavoro fra il Partito radicale e i Partiti riformisti-excomunisti sloveno e croato su una serie di punti relativi alla Federazione Jugoslava, ai diritti umani nel Kossovo e al processo di costruzione degli Stati Uniti d'Europa.

Racan e Caratan si sono detti disponibili a proseguire i contatti e a trovare insieme una soluzione che porti a proposte concrete.

Marco Pannella ha infine detto: "L'attuale politica yugoslava, se non cambia, finira'per portare alla rovina sia la Serbia che la Yugoslavia, rinforzando gli estremismi nazionalistici il cui unico desiderio e' che la Jugoslavia scompaia".

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*** Yugoslavia

INCONTRO DEL PARTITO RADICALE CON IL PARTIT0 LIBERALSOCIALISTA CROATO.

Zagabria, 24 settembre 1990. La delegazione radicale composta da Marco Pannella, Marino Busdachin, Alexandre De Perlinghi, Diana Rexepi e Vito Cesmadzinski si e' incontrata ieri a Zagabria con il presidente del Partito Liberalsocialista croato, Budisa.

Durante l'incontro sono emerse molte possibilita' di accordo per iniziative comuni fra i due partiti.

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*** Italia

RIFORMA DEL SISTEMA ELETTORALE E REFERENDUM

Roma, 26 settembre 1990. In un articolo apparso sul quotidiano del Partito comunista l'Unitā, Peppino Calderisi, presidente del gruppo federalista europeo e membro del Partito radicale ha tra l'altro scritto: "(...) I referendum non hanno come obiettivo solo il mutamento della legge elettorale, ma quello di provocare, attraverso un sistema elettorale profondamente diverso, una riforma dei partiti e della politica. Mantenere la proporzionale significherebbe mantenere lo strumento di autoconservazione degli assetti esistenti. (...) il sistema tendenzialmente maggioritario e uninominale, creando un profondo rimescolamento, non privilegerebbe alcun partito oggi esistente, ma obbligherebbe tutti a un profondo rinnovamento di strategie e comportamenti politici, a partire dalla scelta delle persone da scegliere e valorizzare."

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*** Italia - Europa - Golfo

COMUNITA EUROPEA E RESPONSABILITA IN MATERIA DI SICUREZZA

Roma, 26 settembre 1990. I deputati del Gruppo federalista europeo, membri del Partito radicale, Cicciomessere, Calderisi, Bonino, Stanzani e Tessari hanno presentato una proposta di ordine del giorno sulla questione della sicurezza e dell'unificazione europea.

La Camera,

- rilevato che gli attuali meccanismi di cooperazione politica della Comunitā europea previsti dall'atto unico europeo del 1986 non consentono all'Europa comunitaria di assumersi pienamente e democraticamente le responsabilitā in materia di sicurezza e di difesa;

- ritenendo insufficiente la semplice trasposizione delle competenze dell'UEO (Unione dell'Europa Occidentale) in seno alla cooperazione politica europea;

- rilevata la sempre piu' urgente necessitā che la Comunitā europea sia presente in quanto tale nelle sedi internazionali e nella gestione dell'attuale crisi del Golfo anche al fine di non continuare a delegare ad altri l'effettiva decisione sulle misure politiche e militari da adottare per ristabilire il rispetto delle diritto internazionale;

impegna il Governo

- ad investire formalmente il Consiglio europeo convocato per il 27-28 ottobre dell'esame di una proposta formale per allargare le competenze della Comunitā e dei suo organi ai temi della sicurezza e della difesa al fine di attribuire un apposito mandato alla Conferenza intergovernativa sull'Unione Europea che si riunirā il 15 dicembre;

- a sostenere adeguatamente la proposta di rappresentanza della Comunitā all'interno del Consiglio di sicurezza delle Nazioni unite nelle opportune sedi comunitarie e internazionali.

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*** Lussemburgo - Europa - Africa-Caraibi-Pacifico

PENA DI MORTE: MORATORIA DI TRE ANNI

Lussemburgo, 28 settembre 1990. Su iniziativa di Marco Taradash, deputato antiproibizionista al Parlamento europeo e membro del Consiglio federale del P.R. una mozione richiedendo una moratoria di tre anni su tutte le esecuzioni capitali č stata approvata dall'assemblea paritaria PE-ACP (gli ACP sono 66 paesi dell'Africa, dei Caraibi e del Pacifico legati, tramite una serie di accordi speciali) alla Comunitā europea).

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Ungheria

PENA DI MORTE: IVAN PETO FIRMA

Budapest, 30 settembre 1990. Il deputato del gruppo dei Liberi Democratici (SzDSz) al Parlamento, Ivan Peto ha firmato la petizione del Partito radicale che richiede l'abolizione completa della pena capitale.

 
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