Arnold Trebach
Presidente della Drug Policy Foundation, Washington, USA
NON SONO UN ATTIVISTA
Ho dichiarato che mi sento nell'ala destra del partito ma credo che ciò per cui si batte il Pr fa parte delle migliori tradizioni di umanità... ti dirò perché mi sono iscritto... mi iscrissi il gennaio scorso quando il mio governo si portò via in ceppi Noriega, il capo di una nazione sovrana... allora mi sembrò giusto protestare e mi iscrissi al Pr. Non sono un attivista ma sono un sostenitore dell'approccio di base del partito... credere nell'umanità, credere nel controllo dei poteri statali e credere nella sostanziale bontà degli esseri umani. Per queste ragioni sostengo il Pr e continuerò a farlo.
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Andrea Tamburi
Assistente parlamentare, Firenze, Italia
DEMOCRAZIA, FEDERALISMO, ANTIPROIBIZIONISMO
Quasi sempre la ricerca di una indipendenza basata sulla logica di "un popolo, uno stato", prevale sulla concezione federalista. Palestinesi contro ebrei, sloveni e croato contro serbi, bianchi contro neri in sud africa, estoni lituani ucraini e tutti le altre etnie contro i russi. E' una logica assolutamente folle. Ovunque esistono minoranze, anche consistenti, e in presenza di una incapacita' di saper coesistere oggi, fra diversi, all'interno di uno stesso stato, non si capisce perché si possa saperlo fare domani, all'interno di stati nati da tensioni, scissioni, al limite della guerra civile. (...) A questo si aggiunge il fatto che sempre piu' si verificano vere e proprie migrazioni di massa, dovute agli enormi squilibri economici. E', infatti, sempre più vero che nel nord del mondo si muore per quell'eccesso di alimentazione che salverebbe dalla fame il sud del mondo. (...) Noi apparteniamo a quel nord del mondo che accetta la droga alcool e la droga nicotina ma respinge altre droghe, hascisc, marjuana e
roina, demonizzando, spesso, assuntori e le stesse sostanze. (...) Il partito radicale, con la sua scelta federalista e antiproibizionista, è l'unico strumento che abbiamo per costruire una società multietnica e democratica. Strumento minimo e debole, ma proprio per questo da sostenere con l'iscrizione e la partecipazione.
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Marie Andrée Bertrand
Presidente della Lega Internazionale Antiproibizionista, Montréal, Canada
NON MILITARIZZARE GLI ADERENTI
Il Partito radicale è l'unico partito di cui faccio parte. Attualmente le difficoltà politiche del Quebec e del Canada mi impediscono di militare per l'una o l'altra delle fazioni in campo nel mio paese. Per me il Partito Radicale è stato l'occasione di un impegno politico transnazionale su dei problemi, su delle questioni, su dei temi che non sono contenibili nè risolvibili nella dimensione nazionale. Inoltre, come dicevo ieri ad Emma Bonino, occorre proprio non militarizzare gli aderenti ad un partito, non costringerli a marciare su stretti sentieri: bisogna invece farli lavorare su dei problemi importanti e dare i mezzi agli iscritti di realizzare quello in cui credono. E questo mi pare stia facendo il Partito Radicale. Non posso riiscrivermi perché l'ho già fatto... ho appreso con gioia che Radio Radicale ha ricevuto dei finanziamenti per essere stata riconosciuta come un mezzo di informazione utile a tutti i cittadini e spero con tutto il mio cuore di vedere la nuova sede del partito al mio ritorno di A
tene. Con dei colleghi in Quebec ho creato un piccolo gruppo di radicali dove spero di invitare il segretario del partito e la presidente perché vengano a fare un po' di propaganda sul Pr anche in Canada.
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Laura Terni
Roma, Italia
PERCHE' E' IL PARTITO DELLA NONVIOLENZA GANDHIANA
Annuncio la mia iscrizione al Partito Radicale Transnazionale e Transpartito, per il 1991, perché è il partito della nonviolenza Gandhiana, dei diritti civili e umani, dell'antiproibizionismo sulle droghe.
Porterò oggi stesso la mia quota di iscrizione (1.000 lire al giorno, per un totale di 365.000 lire) in via di Torre Argentina, 76.
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Ogest Treilons
Riga, Lettonia
STATI UNITI D'EUROPA
Il sottoscritto Ogests Treilons, dichiara di aderire al Partito Radicale, perché sostanzialmente concorde con la sua lotta a favore degli Stati Uniti d'Europa, e perché reputa necessario operare a favore di un nuovo rinascimento politico dell'Europa Orientale e delle Repubbliche Pribaltiche.
Il sottoscritto Ogests Treilons, aderisce al Partito Radicale Transnazionale in qualità di membro dell'Unione Democratica Lettone, già ben nota per le sue posizoni democratico-liberali.
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Simone Borelli
PER LA DIFESA DEI DIRITTI DEI DETENUTI
Carissimi compagni,
prima di ogni altra cosa mi presento: mi chiamo Borrelli Simone e voglio iscrivermi al Partito Radicale; vi invierò con vaglia postale 50.000 lire al mese.
Sono fiero di iscrivermi al P.R. per la difesa della legge Gozzini per la difesa dei diritti dei detenuti. Aspetto vostre notizie.