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Agora' Agora - 26 febbraio 1991
Telex da Praga, Budapest, Mosca, Baku, Leningrado, Brno, Roma, Cluj, Tirgu Mures, L'Aquila, Alma Ata, Timisoara

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Unione Sovietica

MANIFESTAZIONE SULLA PIAZZA ROSSA CONTRO LE VIOLENZE DELLE FORZE ARMATE IN LITUANIA. QUATTRO RADICALI ARRESTATI.

Mosca, 14 gennaio 1991. 7 persone, tra cui i radicali Alla Stepanova (direttrice della Scuola Cinematografica della gioventù di Mosca), Olga Kerzina, Vadim Malkin e Aleksej Miroshnikov, hanno manifestato sulla piazza rossa contro le violenze delle forze armate sovietiche in Lituania. Su i loro cartelli si poteva tra l'altro leggere "Sangue in Lituania, una disgrazia imperdonabile per la Russia", "Per la nostra e la vostra libertà" ... Dopo alcuni pochi minuti i manifestanti sono stati arrestati dalla Milizia.

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Unione Sovietica - Azerbagian

SITUAZIONE IN LITUANIA. MESSAGGIO DELL'ASSOCIAZIONE RADICALE DI AZERBAGIAN AL PRESIDENTE LANDSBERGIS.

Bakou, 14 gennaio 1991. In un messaggio inviato al Presidente Landsberghis i radicali di Bakou hanno condannato in modo categorico l'intervento militare in Lituania.

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Unione Sovietica

DIVERSE PERSONALITA' DI LENINGRADO FIRMANO LE PETIZIONI DEL PARTITO RADICALE.

Leningrado, 14 gennaio 1991. Nina Katerli, Boris Strugacki, Mikhail Efros e Elena Efros, esponenti del mondo della cultura di Leningrado hanno firmato le petizioni per l'istaurazione di un servizio alternativo indirizzate al Soviet Supremo dell'Unione Sovietica ed al Soviet Supremo della Federazione di Russia. Nina Katerli e Mikhail Efros hanno anche firmato le petizioni per l'abolizione dei visti turistici.

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Unione Sovietica

APERTURA DI UNA PROCEDURA CRIMINALE PER "EVASIONE DAL SERVIZIO MILITARE" CONTRO ILJA LINSKIJ, MEMBRO DEL PARTITO RADICALE.

Mosca, 14 gennaio 1991. Ne è stata ufficialmente informata la madre di Ilja Linskij. E' stata citata a comparire dall'Ufficio del Procuratore di Zelenograd (distretto di Mosca) ed è stata interrogata dal giudice istruttore Andrej M. Perminov. Gli è stata comunicato che Ilja rischia una pena fino a tre anni di carcere.

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Cecoslovacchia

MANIFESTAZIONE PER LA LITUANIA

Brno, 15 gennaio 1991. Davanti all'ingresso del Consolato sovietico a Brno piu' di cento persone hanno partecipato alla manifestazione contro l'intervento sovietico in Lituania, promossa dai radicali di Brno con l'adesione di altre forze politiche.

I manifestati hanno composto in terra una grande croce fatta di candele, e hanno esposto sul cancello di ingresso al consolato una bandiera sovietica su cui era stato applicato un teschio, simbolo insieme di pericolo, di morte, di pirateria.

Dopo una breve discorso del radicale Petr Patka sulla situazione nel Golfo e nella regione baltica la manifestazione si è conclusa con un minuto di silenzio per i cittadini lituani uccisi.

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Italia

SENTENZA NEGATIVA DELLA CORTE COSTITUZIONALE SUI REFERENDUM PER LA RIFORMA DEL SISTEMA ELETTORALE. DICHIARAZIONE DI PEPPINO CALDERISI, RADICALE, PRESIDENTE DEL GRUPPO FEDERALISTA EUROPEO ALLA CAMERA ITALIANA DEI DEPUTATI.

Roma, 17 gennaio 1991. "La Cupola partitocratica si è confermata come tale. Ancora una volta, in materia di referendum, ha negato diritto, anziché affermarlo. Con la sentenza di inammissibilità dei referendum più significativi - quelli sul Senato e sui Comuni - viene a mancare l'unico strumento che avrebbe consentito una riforma democratica dei partiti e della politica. I socialisti hanno poco da essere soddisfatti. I referendum sarebbero stati l'unica occasione per discutere davvero anche le proposte socialiste di riforme istituzionali, che ora, come tutte le altre, torneranno a dormire nei cassetti. (...)"

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Unione Sovietica

PENA DI MORTE. DATI PUBBLICATI

Mosca, 17 gennaio 1991. Pubblicati da "Izvestiya" i dati relativi alle condanne alla pena di morte finora segreti. Secondo informazioni date dal Ministero della Giustizia dell'Unione Sovietica 770 persone sono state condannate nel 1985, 344 nel 1987, 276 nel 1989. Secondo Vladimir Gubarev, del Ministero, il numero di esecuzioni nel 1990 è superiore a quello del 1989.

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Italia

FONDAZIONE UFFICIALE DEL FORUM DEI DEMOCRATICI, MOVIMENTO PER LA RIFORMA DELLA POLITICA E DEI PARTITI

Roma, 17 gennaio 1991. "E' giunto il tempo, dopo i convegni e le iniziative dei mesi scorsi, di fondare formalmente e di tenere a battesimo un movimento per la Riforma democratica, con l'ambizione di saper operare nel paese e nelle istituzioni per la transizione dalla partitocrazia alla democrazia. Il 1991 dovrà essere e sarà l'anno del grande confronto sulla Riforma della politica e dei partiti" è quanto hanno dichiarato nell'apertura dei lavori i tre coordinatori del neonato movimento il prof. Massimo Severo Giannini, ed i deputati Alfredo Biondi e Giovanni Negri.

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Unione Sovietica

ASSEMBLEA DEL PARTITO RADICALE.

Mosca, 17 gennaio 1991. Una settantina di persone hanno preso parte alla riunione dei membri del P.r. di Mosca che si è svolta all'Istituto degli Archivi Storici. Erano anche presenti radicali di Leningrado, Riga, Bakou, Samara, Kiev, Lvov, Magadan, Nijni Novgorod, Khabarovsk e Malgobek (Tchetcheno-Inguchia).

La riunione è stata aperta da Aleksandr Kalini, membro del Consiglio federale del P.r. e deputato del Mossoviet. Nel suo intervento Kalinin ha presentato gli ultimi eventi svoltosi in Unione Sovietica come possibile preludio all'istaurazione di una dittatura militare ed ha sottolineato la necessità di una resistenza nonviolenta. Nikolaj Khramov, radicale di Mosca ha chiesto la partecipazione almeno simbolica dell'Unione Sovietica nel Golfo. Il radicale Dmitrij Chrekhov, membro del Soviet di Magadan si è soffermato sulla sempre disastrosa situazione nelle prigioni e nei campi sovietici e ha chiesto la difesa da parte dei radicali dei diritti dei detenuti.

Sono anche intervenuti i radicali Murad Nashkhoev, Ali Rasizade, Juris Lomanovskis, Nikolaj Shtromberger, Vladimir Surmach, il deputato ecologista del soviet di Sterlitamak, Vasilij Skorin, e Jurij Kazanskij, membro del sindacato dei militari "Chtchit".

Al termine della riunione i partecipanti hanno reso pubblico un testo di protesta contro le azioni criminali delle truppe militari sovietiche a Vilnius.

Inoltre 19 persone si sono iscritte al P.r.91.

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Italia

CONFERENZA STAMPA DI MARCO PANNELLA, DEPUTATO EUROPEO, PRESIDENTE DEL CONSIGLIO FEDERALE DEL P.R. SUL GOLFO.

Roma, 20 gennaio 1991. In merito alla questione del Golfo, Marco Pannella ha tra l'altro dichiarato: "Dopo la grande prova di forza, di unità, di determinazione e di schiacciante supremazia anche militare fornita dalle forze alleate di 28 nazioni, nel quadro di legittimità stabilito dall'ONU, si può (e quindi si dovrebbe), ora, tornare - immediatamente e unilateralmente, per un periodo prestabilito di alcune settimane, alla politica dell'embargo e delle sanzioni.

Occorre preservare il massimo di vite umane, di speranza e non di disperazione, innanzitutto delle popolazioni irachene, curde, kuwaitiane, che sono le prime e maggiori vittime della feroce dittatura del Baath e di Saddam Hussein.(...).

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Italia - Israele

DELEGAZIONE DEL PARTITO RADICALE RICEVUTA DALL'AMBASCIATORE DI ISRAELE. SOLIDARIETA' AL POPOLO ISRAELIANO, APPREZZAMENTO PER LA SCELTA DI NON OPTARE PER LA RAPPRESAGLIA MILITARE

Roma, 20 gennaio 1991. Una delegazione del P.r. composta dal primo segretario Sergio Stanzani, dalla presidente Emma Bonino, dal presidente d'onore Bruno Zevi, da Roberto Cicciomessere e da Antonio Stango è stata ricevuta da Mordechai Drory, ambasciatore di Israele in Italia nel corso della manifestazione di solidarietà in svolgimento davanti all'ambasciata israeliana a Roma.

In questa occasione il segretario del P.r. ha espresso la solidarietà del P.r. al popolo israeliano, fatto oggetto degli indiscriminati attacchi missilistici iracheni. Tali attacchi confermano, ove ancora ce ne fosse bisogno, la natura terroristica e sanguinaria del regime del dittatore iracheno Saddam Hussein.

Stanzani ha anche espresso in questa occasione la solidarietà del P.r. alle vittime, diritte e indirette, combattenti e civili, di qualsiasi parte o nazione impegnata nella guerra in atto nel Golfo Persico e in Medio Oriente.

Ha inoltre espresso il suo profondo apprezzamento per la scelta fatta sinora dal governo israeliano di non optare per la rappresaglia militare contro il territorio e le forze armate irachene. (...) Manifestando la loro solidarietà al popolo israeliano, i radicali, ha proseguito Stanzani, intendono riaffermare che solo sul rispetto dei diritti della persona e sulla affermazione della democrazia è possibile costruire un ordine internazionale che garantisca per tutti i popoli del medio oriente pace, sicurezza e prosperità.

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Italia

RICONOSCIMENTO DI ISRAELE DA PARTE DEL VATICANO.

Roma, 21 gennaio 1991. In una interrogazione al Primo Ministro ed al Ministro degli Esteri Giovanni Negri e Bruno Zevi, deputati, iscritti al P.r. e Alfredo Biondi, deputato liberale hanno richiesto quali passi concreti il Governo Italiano intenda compiere al fine di favorire il riconoscimento politico-diplomatico dello Stato di Israele da parte dello Stato Città del Vaticano. "Questo atto, secondo i deputati, sancirebbe la ricomposizione anche formale di un dialogo storicamente necessario nonché una tappa di straordinario significato nella direzione della pace e della distensione".

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Romania

ASSOCIAZIONE RADICALE PER IL SISTEMA ELETTORALE ANGLOSASSONE

Cluj, 21 gennaio 1991. E' in corso di costituzione a Cluj un'associazione radicale per l'introduzione in Romania di un nuovo sistema elettorale, il sistema maggioritario secco, ancora chiamato sistema ANGLOSASSONE. Solo con questo sistema che favorisce la nascita di un sistema bipartitico, l'alternanza, caratteristica fondamentale della democrazia, potrà diventare una possibilità reale.

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Italia - Golfo

OPPORTUNA E NECESSARIA UNA SOSPENSIONE UNILATERALE DELLE OPERAZIONI MILITARI ED UN AGGRAVAMENTO DELL'EMBARGO, DELLE SANZIONI E DELLE AZIONI DI INFORMAZIONE NEI CONFRONTI DELL'IRAQ

Roma, 21 gennaio 1991. In una risoluzione presentata al Parlamento italiano i deputati del gruppo federalista europeo hanno richiesto che il governo sia impegnato a sostenere presso gli altri governi impegnati nell'attuazione della risoluzione n.678 e presso il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite l'opportunità e la necessità di una sospensione unilaterale per un tempo determinato delle operazione militari ed un aggravamento delle misure di embargo, delle sanzioni e delle azioni d'informazione nei confronti dell'Iraq al fine di verificare la possibilità di ottenere la piena attuazione della risoluzione n.660 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.

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Romania

RIUNIONE D'INFORMAZIONE SUL PARTITO RADICALE

Tirgu Mures, 23 gennaio 1991. Federalismo europeo, federalismo, antiproibizionismo, ecologia, diritti umani, sistemi elettorali e democrazia, sono questi alcuni dei temi sviluppati durante la riunione d'informazione sul P.r. organizzata dalla Liga Pro-Europa.

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Italia - Somalia

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

Roma, 23 gennaio 1991. In un'interrogazione i parlamentari iscritti al P.r. René Andreani, Emma Bonino, Peppino Calderisi, Gianni Lanzinger, Gianni Mattioli, Alessandro Tessari hanno richiesto al governo, visto l'attuale situazione in Somalia, quali iniziative intende assumere per avviare una politica urgente d'aiuti volta ad affrontare i problemi sanitari ed alimentari e per attivare canali informativi tra la Somalia e l'Italia anche in relazione alle esigenze degli immigrati e profughi somali presenti in Europa.

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Unione Sovietica - Israele

I RADICALI PRENDONO PARTE ALLA MANIFESTAZIONE DI SOLIDARIETA' CON IL POPOLO DI ISRAELE.

Mosca, 24 gennaio 1991. I radicali Svetlana Tenianova e Nikolaj Khramov hanno preso parte a nome dei radicali sovietici alla manifestazione di solidarietà con il popolo d'Israele e di riprovazione del regime fascista di Saddam Hussein organizzata dall'organizzazione "Irgoun Tsioni". I radicali inneggiavano la bandiera di Israele e quella della Comunità europea.

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Italia

IL FLAGELLO DELLA DROGA IN ABRUZZO E LA RESPONSABILITA' DELLE ISTITUZIONI E DEL PROIBIZIONISMO. DICHIARAZIONE DI MARCO PANNELLA

L'Aquila, 25 gennaio 1991. "Com'è previsto dal Partito Radicale e dalle liste antiproibizioniste, l'effetto della nuova legge repressiva potenzia il flagello della droga, costringe ad un aumento di violenza e di morte coloro cui il proibizionismo fa incontrare la droga proibita, terrorizza coloro che si dovrebbe aiutare e reintegrare nella vita sociale e fa circolare liberamente la droga, piu' di ieri, perfino nelle caserme, nelle carceri, come in Abruzzo accade purtroppo in modo eclatante. (...). Di fronte a delle autorità regionali che continuano a "dormire" Pannella ha rivolto "un appello all'opinione pubblica, alla stampa, alle famiglie, ai giovani, perché ci si organizzi potenziando il Partito Radicale ed il CORA, sostenendo l'opera degli antiproibizionisti, perchè i nefasti effetti della legge vengano controllati e per quanto possibile neutralizzati".

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Unione Sovietica - Kazakhstan

ZIJAHAN SHAJGELDINOV, RADICALE DI ALMA ATA ARRESTATO PERCHE RACCOGLIEVA FIRME SULLE PETIZIONI DEL PARTITO RADICALE.

Alma Ata, 27 gennaio 1991. Mentre raccoglieva delle firme sulle petizioni del P.r. per gli Stati Uniti d'Europa e per il riconoscimento dell'obiezione di coscienza, Zijahan Shajgeldinov, membro del P.r. ed attivista della Società Internazionale per i Diritti Umani è stato arrestato dalla milizia. Rilasciato dopo 6 ore gli è stato comunicato che una procedura penale era stata aperta nei suoi confronti. Tra i capi d'accusa anche la resistenza nonviolenta al suo arresto. Shajgeldinov rischia fino a 15 giorni di carcere.

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Romania

IL PARTITO RADICALE INTENTA UN PROCESSO IN DIFFAMAZIONE CONTRO IL QUOTIDIANO "RENASTEREA BANATIAN".

Timisoara, 27 gennaio 1991. Partito "di tipo fascista", "cercando in modo diretto di destabilizzare la Romania", ... ed altre sentenze di questo tipo (di cui si continua a fare la recessione) sono state scritte dal quotidiano di Timisoara "Renasterea Banatian". Il Partito radicale ha quindi affidato alla giustizia il compito di ristabilire la verità. Ha inoltre chiesto al suo legale a Timisoara di richiedere due millioni di Lei di risarcimento cosicome la pubblicazione della sentenza nei dieci maggiori quotidiani rumeni e la mesa a disposizione gratuita del P.r. di una pagina di Renasterea Banatian al fine di poter spiegare ai suoi lettori i veri conotatti del P.r.

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Italia - Somalia

L'ITALIA RACCOGLIE A MOGADISCIO I FRUTTI DI UNA POLITICA SPORCA E CINICA. INACCETTABILI I SILENZI DI ALCUNI SEGRETARI DI PARTITO.

Roma, 28 gennaio 1991. In merito alla questione somala, Giovanni Negri, radicale, deputato al Parlamento italiano ha tra l'altro dichiarato: "La democrazia ed il diritto sono valori nati in occidente, che vanno difesi ed affermati ovunque. (...) Tuttavia, proprio perchè crediamo ai valori dell'occidente, non ne tacciamo i limiti nè ora possiamo avallare silenzi ed omertà.

Inutile fingere. L'Italia ha per anni riempito di denaro un assassino come Siad Barre. L'Italia ha concorso ad armare fino ai denti decine di dittature sanguinarie, la cui potenza o capacità di penetrazione terroristica ora possono minacciare Tel Aviv e Atene, Roma e Londra.

Oggi l'Italia raccoglie a Mogadiscio i frutti di una politica sporca e cinica. Ora, all'ombra del Golfo, alcuni segretari di partito si defilano in un silenzio fariseo.

Ma verrà il tempo di fare i bilanci e sarà allora chiaro quanto i sorrisi sprezzanti con i quali - dalla Somalia al traffico d'armi - si liquidarono i radicali, erano non i sorrisi dei saggi, ma quelli degli stupidi."

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Golfo - Somalia - ... ONU

SADDAM E BARRE SONO INDUBBIAMENTE CRIMINALI DI GUERRA E DI DELITTI CONTRO L'UMANITA'. CONTRO DI LORO E I LORO PRESTIGIOSI COMPLICI EUROPEI, IL PR CHIEDE UN "PROCESSO DI NORIMBERGA"...

Roma, 28 gennaio 1991. "E' assolutamente inimmaginabile che l'umanità continui ad essere esposta a crimini cosiddetti "di guerra" senza a questo punto che al diritto, sia esso internazionale sia esso di diritto positivo nazionale, non si affianchi anche l'amministrazione di una giustizia corrispondente, che lo arma e lo invera.

Che Saddam sia un criminale di guerra, che lo siano coloro che con lui collaborano da oltre un decennio, e coloro che hanno tratto vantaggi di ogni tipo commerciando armi e tecnologie di morte, non puo' esser posto in dubbio. Occorre che l'ONU sia investita anch'essa di questo problema. Sicchè da Pol-Pot a Barre, da Saddam ai massimi esponenti politici e del mondo economico europeo che li hanno resi capaci di nuocere, e di effettuare i loro crimini, siamo giudicati e condannati. Un Tribunale mondiale permanente contro i crimini politici, di guerra, ecologici, deve esser rapidamente concepito e posto in essere.

Su questo tema il "progetto 91" del P.r., volto a creare un sistema di nuovi soggetti politici internazionali, rivolto a circa quarantamila parlamentari del mondo intero, alle loro Assemblee, al sistema delle Nazioni Unite, prevederà un settore di studio e di lotta specifico. Occorre urgentemente investire molti Parlamenti, e le opinioni pubbliche loro corrispondenti, di mozioni e di iniziative legislative che abbiano tempi convergenti e rigorosi per arrivare a votare tali decisioni.

In relazione ai crimini di Saddam e di Barre il P.r. ha posto allo studio una iniziativa giudiziaria contro partiti e esponenti politici e parlamentari che hanno sabotato in modo manifesto la lotta ultradecennale del PR contro la criminale collaborazione fra l'Italia, Saddam e Barre.

E di questo discuterà il III Congresso italiano del PR, dal 13 Febbraio al 17 Febbraio, presso l'hotel Ergife di Roma.

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ZIJAHAN SHAJGELDINOV CONDANNATO A 50 RUBLI PER AVER RACCOLTO FIRME SULLE PETIZIONI RADICALI.

Alma-Ata, 28 gennaio 1991. Zijahan Shajgeldinov è stato processato e condannato ad una multa di 50 rubli per "manifestazione non autorizzata". Ricordiamo che Shajgeldinov stava raccogliendo firme sulle petizioni del P.r. Gli è stato notificato che per ogni tipo di attività, inclusa questa, è necessario un permesso speciale del Consiglio comunale della Città di Alma-Ata.

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Europa

LA MESSA A MORTE DELL'EUROPA. L'ITALIA INERTE, DISTRATTA, COMPLICE. SI TENGA SUBITO UN VERTICE EUROPEO, DI FRONTE ALLA IRRESPONSABILITA' DI MITTERRAND E DI ALTRI... DICHIARAZIONE DI MARCO PANNELLA

Roma, 29 gennaio 1991. Il Governo italiano (e, speriamo che non duri, perfino il Parlamento) sta assistendo inerte, distratto, alla prima, sicura messa a morte conseguente alla guerra del Golfo di una realtà storico-politica: quella della Comunità Europea.

Mi auguro che il Governo sia costretto, o indotto, dal Parlamento a promuovere, e comunque richiedere pubblicamente, appellandosi sia al Parlamento Europeo ed alla Commissione, sia all'opinione pubblica europea, la tenuta straordinaria di un Consiglio Europeo, di un "vertice".

Se ne sono tenuti ogni volta che Mitterrand, o Kohl, o altri hanno avuto da usarli a fini di propria propaganda. Invece già questa estate, a proposito dell'unità tedesca e poi del Golfo, il "vertice" europeo non si è riunito. (...) Il caos squallido in cui Francia, in primo luogo, e Germania, Spagna, Inghilterra (ma, oggi, con minori responsabilità) intrattengono la CEE significa ucciderla ogni giorno agli occhi degli europei, e del mondo. L'Italia partecipa per omissione, con la politica estera di De Michelis, ma a questo punto anche di Andreotti, a questa messa a morte. Occorre che il Governo muti atteggiamento o che il Parlamento sia convocato per dargli la sfiducia.

 
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