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Agora' Agora - 30 giugno 1991
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Alexandr Kalinin

Deputato al Mossoviet, membro del gruppo liberale

IL TRANSNAZIONALISMO: LA VERA ROTTURA PER UN FUTURO MIGLIORE

Sono stato attratto dall'importante nozione di transnazionalismo che costituisce la vera rottura per un futuro migliore e che è conforme con un trend prevalente che porta verso una integrazione basata su di una incondizionata osservanza dei diritti umani di tutti, sulla nonviolenza, sulla libertà.

Credo che tutti questi presupposti per una comunità democratica sostenibile possono essere raggiunti meglio o forse solo all'interno di una dimensione transnazionale. Del resto sento che malgrado le sue innumerevoli stravaganze il Partito radicale transnazionale offre delle consistenti innovazioni nel suo approccio umanitario a delle situazioni brucianti che devono essere risolte in questo paese cosi' come in Europa e nel mondo se si vuole assicurare la sopravvivenza e la dignità umana.

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Gyorgy Denes Kardos

medico psichiatro pensionato, Nagykoros, Ungheria

EUROPA SUBITO !

Mi riiscrivo al PR per il '91, perchè in cima ai suoi obiettivi il Partito Radicale Transnazionale ha messo un obiettivo di una enorme importanza per l'Europa e per l'Ungheria "alla soglia" del XXI. secolo. Cioè la creazione degli Stati Uniti d'Europa, di una Europa federale. Perchè questo sia cosi' importante per noi, ungheresi ? Perchè i contratti di pace fatti tra le due guerre mondiali hanno "spezzato" l'Ungheria senza nessuna previdenza politica. l'Ungheria ha finito, senza motivo serio, per essere come quell'uomo che perde tutte le due gambe. Era una sciocchezza di credere che poteva o avrebbe potuto riprendere le sue gambe! Ma se cancelliamo i confini, e assicuriamo nella Costituzione degli Stati Uniti d'Europa il rispetto dei diritti umani dei singoli e delle etnie nei vari paesi federati, spariranno le nostre paure, preoccupazioni, sofferenze. Nient'altro le potràno far sparire ! La concezione del PR, che segue quella di Gandhi, il Maestro del XX. secolo, e che vuole che tutti siamo ugualmente liber

i potrebbe far crescere le nazioni sopra se stesse, e, secondo la nostra opinione, le farà crescere. EUROPA SUBITO !

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Andrea Caico

Casarsa, Italia

"UN UTENSILE" A DISPOSIZIONE DI CHIUNQUE

Mi sono iscritto quest'anno per la terza volta al Partito Radicale. L'avevo già fatto nel 1989 e nel 1990. L'ho fatto con speranza e riconoscenza. Riconoscenza per tutto quello che il PR ha sempre fatto per i diritti di ogni essere umano qualunque fosse la sua razza, lingua, cultura o religione. Speranza per cio' che potrà fare, anche e soprattutto in Italia, per la riforma della politica. Ho capito, infatti, che il PR era un partito diverso dagli altri quando, primo ed unico fra tutti, decise di non presentarsi piu' ad elezioni politiche di nessun genere. Ho capito allora che il PR non era una bottega qualsiasi ma era "un utensile" a disposizione di ogni iscritto. Ecco perché mi aspetto, nel 1991, una incisiva e pressante azione in Italia del nostro partito, di Marco Pannella e Giovanni Negri in particolare, per riformare la politica "putrefatta" italiana, per continuare nella battaglia anche dopo che la Corte Costituzionale ci ha, come era prevedibile, decapitato i refendum. Su di me potrete sempre contare

per contributi, volantinaggi e ogni cosa che mi sia possibile. Da voi mi aspetto lo stesso impegno, splendido e prezioso, del 1990 e per il quale, anticipatamente, vi ringrazio, di vero cuore! Un abbraccio caloroso.

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Valeria Novodvorskaja

leader dell'Unione Democratica, Mosca, Unione Sovietica

LA NONVIOLENZA DEI RADICALI NON E' SEGNO DI COCARDIA O DI DEBOLEZZA

Mi iscrivo al Partito radicale perché è il partito della libertà e dell'umanesimo, quello della coscienza. Il coraggio e la dignità civica sono indispensabili per abbattere il totalitarismo e combattere i regimi tirannici che non rispettano i diritti dell'uomo.

Secondo me Gandhi era un grande rivoluzionario ed un militante della libertà. La nonviolenza dei radicali non è segno di codardia o di debolezza perchè i radicali sacrificano la loro vita per i diritti dell'uomo. Credo che tutti coloro che lottano contro i fascismi (sovietico, cinese, coreano, ...) debbano iscriversi al Partito radicale.

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Roberto Forlini

Infermiere, Città S.Angelo, Italia

ULTIMA SPIAGGIA

E' da circa un paio di anni che è lentamente maturata questa decisione di iscrivermi. Questa scelta è stata più sofferta del solito perché è da cinque anni che sono iscritto al Partito comunista italiano; non so quali conseguenze mi porterà questa scelta all'interno del Partito Democratico della Sinistra (nome che ha preso il P.C. dopo la sua rifondazione) locale.

Comunque sono deciso ad andare fino in fondo, anche perchè il modo di fare politica di questo paese mi ha nauseato. Proprio per questo il Partito Radicale assume per me il significato di "ultima spiaggia".

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Giacomo Puccini

Arena Meta, Italia

E' TANTA LA FIDUCIA ...

Molte e giuste sono state le idee, le proposte e le vie intraprese dal PR, molte giunte al traguardo, altre no, ma non senza lasciare il segno.

Non voglio ora dilungarmi in un elenco, ma permettetemi di ricordare alcune svolte importanti e determinanti per la vita del nostro Partito Radicale.

1· - La scelta Transnazionale: fui per un attimo titubante ma poi aderii con entusiasmo, certo tutt'oggi di una scelta giusta.

2· - Ho aderito con altrettanto entusiasmo alla lista Antiproibizionista.

3· - Ho aderito con ragione al Forum dei Democratici.

Ora confesso che non riesco a capire l'istituzione dell'A.R.CO.D. (Associazione Radicale per la Costituente Democratica, ndlr) Questo mio non comprendere è confortato anche da tre punti del pezzo di Teodori su Notizie Radicali.

"Se nel caotico processo in atto prenderà forma un movimento, una forza, uno schieramento, in definitiva un partito...".

"Per il momento si riuscirà a dar vita solo ad embrioni, a tentativi, ad ipotesi di cui è difficile conoscere preventivamente la direzione il percorso, le modalità, e la velocità di sviluppo...". "Per noi radicali che abbiamo rappresentato per anni la operante...".

Ma allora mi chiedo e vi chiedo: vogliamo tornare al "vecchio" con qualcosa di nuovo o al nuovo con qualcosa di "vecchio" che vecchio non è stato e non sarà mai?

Ma è tanta la fiducia che ho in voi e in tutti i radicali del mondo che ho aderito da tempo (09-03-91) anche all'A.R.CO.D. confidando in risultati certi.

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P.S. Invitiamo tutti quanti hanno deciso di iscriversi di mandarci nella nostra sede di Budapest insieme alla quota di iscrizione una breve dichiarazione (se possibile tra cinque e dieci righe) sulle ragioni di questa adesione al Partito radicale 91.

 
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