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Agora' Agora - 30 giugno 1991
ESTRATTI DELLA RISOLUZIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO ADOTTATA A STRASBURGO IL 18 APRILE 1991

Il Parlamento europeo,

1. sottolinea che la Dichiarazione conclusiva del 30 novembre 1990 adottata dalla Conferenza dei Parlamenti della Comunità europea, composta dai dodici Parlamenti nazionali degli Stati membri e dal Parlamento europeo, ha definito a stragrande maggioranza precise esigenze di rafforzamento della legittimità democratica della Comunità e della sua trasformazione in Unione europea di tipo federale;

2. osserva che il Consiglio europeo nella sua riunione di Roma del 14 e 15 dicembre 1990 ha ripreso i temi sviluppati dalla Conferenza dei Parlamenti - fissando su tali basi l'ordine del giorno della Conferenza intergovernativa sull'Unione politica - e che cio' potrà aprire la strada all'instaurazione di un'autentica Unione europea, se le conclusioni della Conferenza intergovernativa rispetteranno l'impegno solenne assunto dal Consiglio europeo nei confronti dei cittadini e gli daranno piena attuazione;

3. si compiace del sostegno di vari governi per quanto riguarda il principio di codecisione tra Parlamento e Consiglio e, in particolare, delle proposte riprese nella recente dichiarazione comune italo-tedesca, ma constata che altri contributi alle Conferenze intergovernative propongono un notevole rafforzamento della cooperazione a livello puramente intergovernativo e, dunque, un vistoso aggravamento del deficit democratico sul piano nazionale e comunitario;

5. insorge contro la tesi secondo cui democrazia ed efficacia operativa sono termini antitetici e rammenta che l'efficacia è condizionata dal peso della componente democratica nella procedura decisionale a livello nazionale e a livello comunitario; ricorda inoltre che i ritardi accusati in determinati dossier sono imputabili nella quasi totalità dei casi al Consiglio;

8. invita i parlamenti degli Stati membri a seguire l'esempio della Camera dei deputati italiana e a impegnare i rispettivi governi a recepire le istanze contenute nella Dichiarazione conclusiva di Roma e ad annunciare che non si farà luogo alla ratifica dei risultati delle Conferenze intergovernative se non dopo l'approvazione da parte del Parlamento europeo;

9. manifesta fin d'ora la volontà di respingere ogni risultato delle Conferenze che non traduca in atto i principi suesposti;

 
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