Di Francis Caballero
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Francis Caballero è avvocato, autore di "Le Droit de la Drogue", professore all'Università di Nanterre, membro della Lega Internazionale Antiproibizionista.
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Actuel, Parigi, aprile 1991
Cannabis: un terzo dei processi penali
"Per noi, avvocati, la droga è un sacro business: la metà degli affari penali. Di essi, due terzi delle interpellanze valgono per la sola cannabis nel quadro della lotta anti-droga. L'eroina 30 %, e la Cocaina 5 %. Troppa gente è in carcere per la sola cannabis. Personalmente sono oltraggiato da quanto vedo: presunzione d'innocenza dimenticata, beffeggiata, doganieri trasformati in dealers, corruzione. La proibizione non fa altro che intasare le prigioni, fa marcire anche tutto il sistema".
L'alternativa: depenalizzare, poi legalizzare
"Si tratta prima di togliere la punizione morale per il fumatore di Hashish. E' grottesco fare l'amalgama, come nel Clip 'No alla droga" tra un shoot (per l'eroina, ndlLR), una linea (per la cocaina, ndlLR) ed un joint (per la cannabis, ndlLR). La violenza generata dalla droga è dovuta alle droghe pesanti. Non ci sono furti di autoradio per un pezzetto di shit (hashish, ndlLR) !
E' la proibizione che fa salire i prezzi. Legalizzate, ed il traffico crollerà. Legalizzare non lascerà nessuna chance al crimine organizzato".
La Spagna e l'Olanda: degli esempi zoppi
"In Spagna, dal 1986, esiste una legge repressiva sul traffico, ma il consumo è autorizzato. Questa legge è cattiva, (perchè) lascia il mercato aperto a tutti i traffici."
"In Olanda, il sistema di acquisto nei coffee-shops funziona bene. A tale punto che il consumo di H stagna ! Per i 18/25 anni, il consumo è aumentato del 3 % tra il 1976 ed il 1986. Mentre in Germania nello stesso periodo, è aumentato del 18 % Il problema dell'Olanda è la produzione, che è rimasta legata o ad una produzione sotterranea, o al traffico internazionale".
Creare un monopolio di produzione in ciascun paese
"Prima di immaginare chicchesia, bisognerebbe prima cambiare l'ordine mondiale. Propongo dei monopoli di produzione in ciascun paese produttore. Assicurerebbero ai contadini dei redditti forti, al fine di evitare il deviamento verso la produzione illecita. Come già avviene per l'oppio medicinale coltivato in India. Si assicurerebbe in questo modo, dei prezzi di produzione ai contadini, stabilendo dei contratti di importazione con i paesi produttori, come il Marocco, la Colombia, o la Réunion."
"Da noi, si potrebbe riutilizzare delle zone desertificate per coltivarci la canapa in modo artigianale. Di fatto, la coltivazione della canabis genererebbe, secondo me, piu' o meno diecimila posti di lavoro in Francia. Nella coltivazione, il condizionamento e la distribuzione dei prodotti ...".
Per una Seita (*) della cannabis
"Progetto, sempre nel quadro della legalizzazione, della commercializzazione della cannabis da un ente di stato. Come la Seita. Era il caso nella Tunisia ed il Marocco francese all'inizio del secolo, con l'Ente del Kif. Il cannabis verrebbe venduto nei locali senza pubblicità, senza manifesti. E piuttosto nei cortileti che lungo la strada !"
"La dose sarebbe venduta con indicazione della sua origine, il suo tenore in THC (l'agente euforico della cannabis), le precauzioni di uso, etc. Il prodotto sarebbe tassato dalla Sicurezza Sociale, allo stesso titolo dell'alcol o del tabacco. Questo procurerebbe soldi allo Stato, decriminalizzerebbe milioni di consumatori, ed allegerirebbe le spese del settore giudiziario."
"Non si tratta in nessun caso, come suggeriscono gli ultra liberali, di affidare la distribuzione della cannabis al settore privato. Come se si trattasse di calze. Là si, sarebbe la porta aperta agli abusi, alla pubblicità, alla mancanza di sorveglianza dei prodotti. Solo un monopolio di Stato puo' incaricarsi di questo."
Ogni abuso sarà punito. Con una contravvenzione.
"L'utilizzatore sarà penalizzato se fuma nei luoghi pubblici. Cosi come si fuma al volante, se questo si avvera pericoloso. In questo caso, al fumatore sarà elevato una contravvenzione e non una pena detentiva. Attraverso le tasse pagheranno le spese di sanità dovute alle bronchite, cancri e desintossicazioni. Il tabacco fa 100.000 morti all'anno. La cannabis non ne fa, a quanto ne so. E la dipendenza dal tabacco è dieci volte maggiore di quella dalla cannabis.
Niente piu' guerra militare contro l'hashish
"Ci sono due attitudini possibili: proibizione o antiproibizione. La legalizzazione non è la fine del percorso. Ma bisogna sostituire alla guerra militare contro la droga la lotta civile contro l'abuso di droga. Gli utilizzatori assumano le loro responsabilità e pagano le loro cure".
(*) La Seita è l'organismo dello stato francese che gestice il mercato del tabacco.