Unione Sovietica
MANIFESTAZIONE RADICALE DI FRONTE AL SOVIET DI MOSCA PER DIFENDERE LA LEGITIMITA` DEL CORPO LEGISLATIVO ELETTO.
Mosca, 3 giugno 1991. Organizzata da militanti del Partito Radicale, si è svolta a Mosca una manifestazione davanti alla sede del Mossoviet in difesa dei diritti politici democratici dei cittadini moscoviti chiamati a votare il 12 giugno per l'elezione diretta del sindaco.
Secondo una legge recentemente approvata dal Soviet di Mosca, perché sia accettata la candidatura a Sindaco sono necessarie 35.OOO firme (mentre sono sufficienti 1OO.OOO firme per essere candidato alla Presidenza della Repubblica Russa), il che significa di fatto che solo i candidati sostenuti dal PCUS o dal movimento "Russia Democratica" possono partecipare alle elezioni.
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Unione Sovietica
MANIFESTAZIONE RADICALE DI FRONTE AL SOVIET DI MOSCA: DICHIARAZIONE DI ALEXANDR KALININ, DEPUTATO.
Mosca, 3 giugno 1991. Nel corso di una conferenza stampa, Alexander Kalinin, deputato del Soviet di Mosca e membro del Consiglio Federale del Partito Radicale, ha dichiarato: "Da qualche tempo si è tornati a registrare da parte degli organi esecutivi l'abuso di funzioni legislative per assumere decisioni che verrebbero respinte da parte del Soviet o per rovesciarne altre già approvate. Le proposte di riforma del Soviet di Mosca avanzate da molti leaders di "Russia Democratica" vanno in direzione di una drastica riduzione dei poteri e del ruolo del Soviet in favore delle strutture esecutive, in una riedizione dell'arbitrario sistema amministrativo che in passato essi stessi avevano ferocemente criticato".
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Unione Sovietica - Italia - Ungheria - Cecoslovacchia - Belgio
MANIFESTAZIONE A MOSCA DEL PARTITO RADICALE CONTRO LA RIFORMA DEL SOVIET: DOCUMENTI DI APPOGGIO ALLA MANIFESTAZIONE CONSEGNATI DAI RADICALI ALLE AMBASCIATE URSS DI ROMA, BRUXELLES, BUDAPEST E PRAGA.
Roma, Bruxelles, Praga e Budapest, 3 giugno 1991. Delegazioni del Partito Radicale hanno consegnato agli ambasciatori dell'Urss a Roma, Bruxelles, Budapest e Praga una lettera di appoggio alla manifestazione di Mosca firmata da Sergio Stanzani, Paolo Vigevano, Emma Bonino e Marco Pannella. A Praga i radicali sono stati ricevuti dal primo consigliere di ambasciata Dmitrij Videnko.
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Italia
REFERENDUM: SIT-IN DI PROTESTA DEL COMITATO PROMOTORE
Roma, 5 giugno 1991. Il Comitato promotore del referendum del 9 giugno ha organizzato un sit-in presso il Centro di Produzione TV di Via Teulada a Roma per "protestare contro il silenzio che sui temi del referendum sta marcando in particolare alcune testate del servizio pubblico radiotelevisivo". Il Comitato ha chiesto di essere ricevuto dai direttori di TG1, TG2, TG3 (telegiornali delle diverse reti della TV di Stato) per esporre la propria "vibrata indignazione per la carenza, e nel caso del TG2 quasi l'assenza, di una corretta informazione".
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Italia
IL TRIBUNALE AMMINISTRATIVO DELLA REGIONE LOMBARDIA (T.A.R.) ACCOGLIE IL RICORSO CONTRO IL DECRETO SUL METADONE DEL MINISTRO DELLA SANITA'.
DICHIARAZIONE DI MARCO TARADASH, SEGRETARIO DEL CoRA
Roma, 5 giugno 1991. "La sentenza del TAR della Lombardia è un buon segno, prudente, ma importante, che non tutto lo Stato è stato svenduto ai predicatori dell'altrui morale e ai loro timorati e intimoriti rappresentanti politici. Il ministro della sanita' ha cosi' una nuova occasione per ricordarsi di essere iscritto al Partito Liberale e non a una setta di professionisti dell'antidroga animata dall'unico interesse di aumentare il proprio potere a ogni costo. Un costo che oggi è possibile misurare: nei 1633 tossicomani morti per AIDS e 1147 morti per overdose nel 1990, nel fiorire del potere mafioso in ogni grande città italiana, negli stipendi a base di milioni o decine di milioni al giorno garantiti agli spacciatori minorenni, nelle sessanta rapine e scippi all'ora di una città come Milano.
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Italia
APPELLO DI FORUM DEI DEMOCRATICI PER IL SI AL REFERENDUM
Roma, 7 giugno 1991. Massimo Severo Giannini, Alfredo Biondi e Giovanni Negri (rispettivamente presidente e coordinatori di Forum dei Democratici) hanno diffuso il seguente appello finale per la partecipazione al voto e per il SI'.: "Rivolgiamo un appello ai cittadini - ed in particolare ai laici, ai socialisti, agli ambientalisti che hanno condiviso con noi tante battaglie - a recarsi alle urne e a respingere comunque l'invito all'astensione. Noi voteremo ed invitiamo a votare SI'. Un voto che ha per noi il valore del SI' all'istituto del referendum, SI' ad una nuova legge elettorale maggioritaria e uninominale, SI' alla liberazione dello Stato e della pubblica amministrazione dall'occupazione partitica.
Sì, in una parola, per una Riforma democratica ed una rifondazione dello Stato sempre piu' necessarie."
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Italia
DICHIARAZIONE DEL PARTITO RADICALE SUL RISULTATO REFERENDARIO
Roma, 10 giugno 1991 "Il Partito Radicale è stato il solo ad impegnarsi sul fronte reale dello scontro referendario che non è stato fra favorevoli e contrari al quesito sulle preferenze, ma fra sostenitori della partecipazione e quelli del boicottaggio del referendum stesso.
Su questo fronte il risultato è di straordinario valore e mostra che in Italia il bisogno di democrazia e di pulizia non è vinto ma anzi si sta rafforzando sempre piu'.
Per quanto riguarda il prevedibile trionfo del "si'" occorrerà subito vigilare perché non accada quel che è accaduto sul referendum sulla giustizia giusta, quando la legge di attuazione del referendum trionfalmente vinto è stata di carattere opposto a quello costituzionalmente dovuto grazie anche alla complicità partitocratica del Presidente Cossiga che accetto' di controfirmare la legge stessa. Si vada verso la Riforma, dunque, e non verso la contro-riforma che da piu' parti viene proposta, a sinistra come a destra ed al centro".
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Italia
INTERVISTA COSSIGA: DICHIARAZIONE DI MARCO PANNELLA, PRESIDENTE DEL CONSIGLIO FEDERALE DEL PARTITO RADICALE
Roma, 10 giugno 1991. "Se la allucinante ipotesi avanzata dal Presidente della Repubblica dovesse avere un minimo di fondatezza, e non l'ha, è comunque evidente che per il suo stesso ragionamento egli dovrebbe coerentemente dimettersi, essendo stato eletto questo Parlamento nel modo da lui sottolineato.
Ma penso che siamo ormai al di fuori di ogni ragionevolezza e probabilmente ragione".
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Unione Sovietica
DUE MEMBRI SOVIETICI DEL P.R. DETENUTI ALL'AEROPORTO DI SHEREMETJEVO. MATERIALE SULL'OBIEZIONE DI COSCIENZA CONFISCATO.
Mosca, 11 giugno 1991. I radicali Nikolaj Khramov e Alexandr Pronozin, di ritorno da Bruxelles con la delegazione del Soviet Supremo dell'Urss sono stati fermati all'aeroporto Sheremetjevo di Mosca. La polizia ha confiscato vari documenti sulle legislazioni sull'obiezione di coscienza in Germania ed in Belgio insieme a documenti della War Resister's International, comunicando che i documenti sarebbero stati esaminati dal KGB. La delegazione di 7 persone che comprendeva oltre ai radicali Pronozin e Khramov, membri del Soviet Supremo, giuristi e giornalisti aveva partecipato ad un seminario sull'obiezione di coscienza organizzato dalla Vrij Universiteit of Brussels (VUB).
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Romania
CASO SMARANDA ENACHE: UNA CINQUANTINA DI PERSONALITA TRA CUI NUMEROSI PARLAMENTARI SOTTOSCRIVONO UN APPELLO AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA ILIESCU
Bucarest, 12 giugno 1991. Una cinquantina di personalità del mondo politico e della cultura hanno sottoscritto un appello al Presidente della Repubblica di Romania, Ion Iliescu, nel quale chiedono di fare luce sulla gravi discriminazioni in materia di lavoro di cui è stata vittima la signora Smaranda Enache, già direttrice del teatro Ariel di Tirgu Mures. I firmatari fanno presente al presidente Iliescu che: 1. nell'esame di verifica di competenza (Legge nr.39ì0/1990) della signora Enache la commissione competente non si è mai recata nel teatro; 2. la commissione ha svolto l'esame come fosse una requisitoria e non un esame di competenza; 3. l'anno precedente la signora Enache era stata vittima di un'altra grave discriminazione: le era stato impedito di candidarsi alle elezioni.
Tra i firmatari: Adelaide AGLIETTA, deputata al Parlamento Europeo; presidente del gruppo verde; Gianfranco AMENDOLA, deputato al P.E.; René ANDREANI, deputato (Italia); Virginio BETTINI, deputato al P.E.; Marco BOATO, senatore (Italia); Emma BONINO, deputata (Italia); Willer BORDON, deputato (Italia); Giuseppe CALDERISI, deputato (Italia); Franco CORLEONE, senatore (Italia); Enrico FALQUI, deputato al P.E.; Dmitrij JAGODIN, deputato del Soviet di Mosca; Claire JOANNY, deputata al P.E.; Aleksandr KALININ, deputato al Soviet di Mosca; Paul LANNOYE, deputato al P.E.; Domenico MODUGNO, senatore (Italia); Giovanni NEGRI, deputato (Italia); Aleksandr PRUDNIKOV, deputato del Soviet di Mosca; Eva QUISTORP, deputata al P.E.; Claudia ROTH, deputato al P.E.; Aleksandr SOLOVJEV, deputato al Soviet di Mosca; Lorenzo STRICK-LIEVERS, senatore (Italia); Marco TARADASH, deputato al P.E.; Djida TAZDAIT, deputata al P.E.; Alessandro TESSARI, deputato (Italia); Dmitrij ZAPOLSKIJ, deputato del Soviet di Leningrado;
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Unione Sovietica
L'OBIETTORE DI COSCIENZA SERGEJ OSNACH CONDANNATO AD UN ANNO E MEZZO DI LAVORO FORZATO
Shostka, 18 giugno 1991. L'obiettore di coscienza, Sergej Osnach, incarcerato dal 13 marzo e' stato condannato ad un anno e mezzo di lavoro forzato. Se abbandona il posto di lavoro senza permesso o se viola i regolamenti disciplinari, dovra' scontare la sua pena in un campo di lavoro. Invitiamo quanti vorrebbero sostenere Sergej di scrivere a: Procurator's Office of the USSR - Pushkinskaja pl. 15a - Moscow 103793
GSP or Supreme Court of the USSR - ul.Vorovskogo 15 - Moscow 121260.
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Italia
MOZIONE DI FIDUCIA AL GOVERNO ITALIANO: EMMA BONINO, PRESIDENTE DEL P.R., SPIEGA PERCHE I DEPUTATI FEDERALISTI EUROPEI NON VOTERANNO LA MOZIONE DEL PARTITO DEMOCRATICO DELLA SINISTRA.
Roma, 19 giugno 1991. "Non voteremo, astenendoci nel voto o dal voto, la mozione di censura presentata dal Pds, testimonianza di disprezzo nei confronti delle altre componenti dell'opposizione. Il Pds-Pci ci pone dinnanzi al fatto compiuto di un'iniziativa unicamente decisa in casa propria. (...) Cossiga è stato eletto pressochè plebiscitariamente. (...) Lasciamo dunque che i morti seppelliscano i propri morti. Passiamo dalla partitocrazia alla democrazia. Lo si puo' fare solo con una legge elettorale uninominale, anglosassone, che garantisca il primo risultato: via tutti questi partiti, perchè vivano i partiti della democrazia. Lo diciamo con drammatica urgenza convinti che il tempo stia per scadere (...)".
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Cecoslovacchia
CONFERENZA RADICALE SULLA PROPOSTA ANTIPROIBIZIONISTA
Karlovy Vary, 19 giugno 1991. Si è tenuta presso l'Hotel Termal una conferenza-assemblea pubblica sul tema "REGOLAMENTARE LE DROGHE: LA PROPOSTA ANTIPROIBIZIONISTA". La Conferenza è stata tenuta da Richard Stockar (Segretario dell'Associazione radicale per gli Stati Uniti d'Europa) e Paolo Pietrosanti (Consigliere federale del Pr).
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Unione Sovietica
RACCOLTA FIRME PER IL DIRITTO ALL'OBIEZIONE DI COSCIENZA: 10.000 FIRME GIA' RACCOLTE.
Mosca, 24 giugno 1991. Tra le oltre diecimila firme raccolte dai radicali moscoviti sulla petizione per il riconoscimento dell'obiezione di coscienza ci sono quelle dello scrittore Boris STRUGATSKY, Nina KATERLI, scrittrice, Ales ADAMOVICH, scrittore, membro del Consiglio Pubblico dell'organizzazione Memorial, Sergej KOVALEV, ex-detenuto politico, membro della presidenza del Soviet Supremo della Federazione Russa, Anatolij ZHELUDKOV, deputato al Soviet russo, membro del Partito Verde russo. Diverse organizzazioni hanno anche aderito all'iniziativa radicale, tra cui "Rossijskij Komitet Helsinkskoj Grazhdanskoj Assamblei" (Comitato russo dell'Assemblea Helsinki), "Komitet Soldatskih Materei" (Comitato delle madri dei Soldati), "Rossijskoe Obscestvo Mira" (Societa' russa per la pace), il gruppo liberale del Soviet di Mosca, "Mezhdunarodnaja Associacija Grazhdanskij Mir" (Associazione Internazionale "Civic Peace").
La raccolta di firme continua.
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Italia
NASCITA DI UN MOVIMENTO LAICO PER IMPEDIRE LA TRUFFA ELETTORALE
Roma, 26 giugno 1991. Un manifesto-appello per la riforma della politica, in particolare per una riforma elettorale in senso maggioritario-uninominale e l'elezione diretta delle responsabilità di governo a livello locale, regionale e nazionale, è stato presentato alla sala stampa estera di Roma, su iniziativa dei cinque gruppi promotori: ARCoD (Associazione radicale per la costituente democratica e per la riforma della politica), CLUB LIBERALE PER L'ALTERNATIVA, FORUM DEI DEMOCRATICI, INDIPENDENTI PER LA RIFORMA e SINISTRA DEI CLUB.
Fra gli oltre cento firmatari figurano imprenditori, docenti universitari, giornalisti, intellettuali e dodici parlamentari radicali, liberali, della Sinistra Indipendente e del Partito Democratico della Sinistra.
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Europa-Croazia-Slovenia-Yugoslavia
IMMEDIATO RICONOSCIMENTO DELLE REPUBBLICHE DI CROAZIA E SLOVENIA
COMUNICATO DEL PARTITO RADICALE
Roma, Budapest, Bruxelles, 28 giugno 1991. Il Partito Radicale chiede l'immediato riconoscimento delle repubbliche di Croazia e di Slovenia e la sconfessione immediata di qualsiasi accordo che passi attraverso il proseguirsi della complicità internazionale con l'autoritarismo nazionalista e di stampo comunista della Serbia, e dell'illusorio sostegno alla politica tecnocratica, efficientistica e velleitaria del governo centrale di Belgrado.
Le repubbliche slovena e croata chiedono ufficialmente la loro integrazione nella comunità europea e propongono una nuova forza confederale per la repubblica jugoslava. A questi obiettivi va dato il massimo sostegno, anche per garantire il mantenimento contro tendenze scioviniste pur sempre esistenti e altrimenti pericolose.
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* Yugoslavia - Slovenia
INCONTRO DI MARCO PANNELLA CON IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SLOVENA, MILAN KUCAN
Lubiana, 29 giugno 1991. Durante i giorni di massima tensione degli scontri, Marco Pannella si trovava a Lubiana dove è stato ricevuto dal Presidente della Repubblica Kucan.
Il presidente del Consiglio federale del P.R. si è anche incontrato con i presidenti dei vari partiti presenti nel Parlamento sloveno.
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Europa-Croazia-Slovenia-Yugoslavia
LA POSIZIONE DELLA CEE E' CIECA, PRESUNTUOSA ED ARROGANTE. DICHIARAZIONE DI MARCO PANNELLA, PRESIDENTE DEL CONSIGLIO FEDERALE DEL P.R.
Lubiana, 30 giugno 1991. "In queste ore si sta tragicamente verificando quel che avevamo purtroppo a ragione dato per scontato. La posizione della CEE, ed in particolare quella, cieca, presuntuosa ed arrogante, del ministro italiano degli Esteri Gianni De Michelis, si è risolta in una istigazione a delinquere nei confronti di Belgrado e della parte peggiore del gruppo dirigente serbo. Il cinismo con cui per anni, ormai, è stata trattata specie dal nostro governo e dai nostri partiti la tragedia del Kossovo ed il sicuro progredire della demagogia autoritaria paleocomunista di Molosevic trovano qui le estreme conferme. Il P.R. denuncia quindi la responsabilità piena di chi ha ripetuto da settimane che in nessun caso poteva essere "mai" accettata l'indipendenza della repubblica slovena e della repubblica croata con la loro politica seria e responsabile di una volontà di inquadramento nella CEE e con l'obiettivo ufficiale dell'assetto confederale anziché federale della Yugoslavia.
Rivolgo un appello urgente al governo ed all'opinione pubblica perché immediatamente in queste ore tutto venga fatto per imporre alla Serbia ed ai suoi oggettivi fantocci il rispetto del diritto e dei diritti all'interno della repubblica serba e dell'intera Yugoslavia. Se dovesse esserci nelle ore o nei giorni che vengono una tragica catena di sangue, Bruxelles e Roma ne porterebbero la responsabilità. E' questo per ora che occorre impedire.
Rivolgo un appello ai militanti radicali e nonviolenti perché sia organizzata, come nei giorni piu' difficili della crisi romena, una campagna di intervento di pace e di democrazia".
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* Israele - Italia
IL KEREN ISRAELE DEDICA UNA FORESTA IN ISRAELE A MARCO PANNELLA ED AL PARTITO RADICALE
Roma, 3 luglio 1991. Il Keren Israele, organizzazione mondiale ebraica, il cui scopo è di raccogliere fondi in tutto il mondo per la riforestazione del deserto del Negev in Israele, ha dedicato nel corso di una cerimonia svoltasi a Roma, una foresta di 1000 alberi al Partito radicale e a Marco Pannella per il loro impegno politico in difesa dello Stato di Israele. Per il P.R. erano presenti alla cerimonia, oltre a Marco Pannella, Bruno Zevi, presidente d'Onore, Emma Bonino, presidente, Sergio Stanzani, primo segretario insieme a Sergio Frassineti, presidente della comunità ebraica di Roma, Piero Abbina, presidente per l'Italia del Keren Kayameth Leisrael, il rabbino capo, Elio Toaff, l'ambasciatore d'Israele in Italia, Mordechai Drori ed Angelo Pezzana, presidente dell'Associazione Italia-Israele, nonché esponente del P.R.
Durante la cerimonia Marco Pannella ha difeso il sionismo quale strumento di difesa di uno Stato che rappresenta un'isola di democrazia di minime proporzioni in un oceano di territori che sono pressoché tutti retti da regimi a partito unico, dittatoriali, dove i diritti umani, politici e sociali sono radicalmente negati.
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Italia
INCONTRO DEI RADICALI CON NICOLO' AMATO DIRETTORE DELLE CARCERI. ESAMINATA LA SITUAZIONE DEI MALATI DI AIDS IN CARCERE. LE PROPOSTE.
Roma, 3 luglio 1991. Una delegazione del Partito Radicale guidata dal segretario Sergio Stanzani e composta da Vanna Barenghi, consigliere regionale antiproibizionista, Luigi Cerina, consigliere comunale antiproibizionista e Sergio D'Elia, consigliere federale del P.R., è stata ricevuta da Nicolo' Amato, direttore generale del Dipartimento dell'Amministrazione penitenziaria. Nell'incontro, organizzato a partire dal caso di Rosa Masci, detenuta nella prigione di Rebibbia malata di Aids e scarcerata nei giorni scorsi a seguito dell'intervento dei radicali, si è esaminata la situazione in generale delle decine e decine di malati di Aids in carcere di cui non si sa niente e che muoiono nella disattenzione generale.
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Unione Sovietica
AFFARE NOVODVORSKAJA-DANILOV. CHI NE APPROFFITA ? DICHIARAZIONE DI 8 PERSONALITA SOVIETICHE.
Mosca, 5 luglio 1991. Come gia' riportato nei numeri precedenti di L.R., i membri dell'Unione Democratica, Vladimir Danilov e Valerija Novodvorskaja (quest'ultima si e' successivamente iscritta al P.R.) sono stati arrestati per aver pubblicato nella rivista dell'Unione Democratica una lettera, detta "la lettera dei 12", che reagiva in modo molto emozianale al massacro di Vilnius. Nel loro appello i firmatari (Lev TIMOFEEV, Jurij ORLOV, Galina STAROVOJTOVA, Genri REZNIK, Leonard TERNOVSKIJ, Vjatcheslav BAKHMIN, Mikhail ALEKSEEV. Aleksandr LAVOUT), non condividono quanto scritto nella lettera ed insistono sulla necessita' di svolgere l'inchiesta tenendo conto sia del contesto nel quale e' stata scritta sia dell'insieme delle attivita' dell'U.D. (il cui programma sottolinea il principio della nonviolenza) senza cadere nella persecuzione giuridica.
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Italia
SUL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA: CONFERENZA STAMPA DI MARCO PANNELLA
Teramo, 5 luglio 1991. Nel corso di una conferenza stampa tenutasi a Teramo (regione Abruzzo) Marco Pannella ha chiesto al Presidente della Repubblica italiana di assolvere ai suoi doveri costituzionali ed in particolare di assumere le proprie responsabilita' soprattutto per quanto riguarda:
a) la politica comunitaria ed estera dell'Italia che attualmente tradisce il mandato referendario sull'Unione Europea.
b) le attivita' dei mass media pubblici che hanno ormai radicalizzato il loro comportamento di stampo mafioso-partitocratico.
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Romania
RIUNIONE DEI RADICALI IMPEGNATI PER UNA RIFORMA IN SENSO ANGLOSASSONE DEL SISTEMA ELETTORALE
Bucarest, 8 luglio 1991. Una quindicina di radicali di Bucarest impegnati per il conseguimento della riforma in senso anglossassone del sistema politico in generale ed elettorale in particolare, si sono riuniti per discutere e decidere della forma legale ed organizzativa da dare alla loro finora informale associazione. Dopo aver discusso ed emendato un progetto di statuto per un'"Associazione radicale per il sistema anglossassone" (A.R.A.) i presenti hanno deciso di raccogliere le firme necessarie per il deposito dello stesso statuto presso le autorita' legali competenti.
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Comunità europea - Parlamento europeo
NEGATIVO SECONDO ADELAIDE AGLIETTA IL SEMESTRE DELLA PRESIDENZA LUSSEMBURGHESE
Strasburgo, 9 luglio 1991. Adelaide Aglietta, presidente del gruppo verde al Parlamento europeo e membro del P.R. ha espresso un giudizio negativo sul semestre di presidenza lussemburghese della C.E., "soprattutto in tema di Unione politica, tema sul quale si rischia solo di creare un'involuzione nella Comunità".
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Comunità europea - Parlamento europeo
DIBATTITO SULLA YUGOSLAVIA. MARCO PANNELLA IN FAVORE DELLA MOZIONE DI CENSURA NEI CONFRONTI DELLA COMMISSIONE EUROPEA PRESENTATA DAL DEPUTATO LE PEN.
Strasburgo, 9 luglio 1991. Marco Pannella, deputato europeo eletto sulle liste "Liberali-Repubblicani-Federalisti" e presidente del Consiglio federale del P.r. si e' espresso a favore della mozione di censura nei confronti della Commissione europea ricordando "come piu' volte si sia ribadita l'esigenza politica di un allargamento della Comunità, mentre un non ampliamento avrebbe fatto esplodere le contraddizioni economiche e strutturali come stanno a dimostrare gli avvenimenti attuali. Inoltre non è vero che Slovenia e Croazia abbiano rivendicato una forma nazionalista d'indipendenza, ma la chiedevano invece in un contesto europeo e in un quadro confederale jugoslavo, per opporsi allo sciovinismo dello Stato autoritario serbo".
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Unione Sovietica - Yugoslavia
MANIFESTAZIONE DEL PARTITO RADICALE IN SUPPORTO DELLA SLOVENIA E DELLA CROAZIA
Mosca, 10 luglio 1991. Una ventina di membri del Partito radicale, tra cui Marino Busdachin, membro del Consiglio federale, hanno manifestato di fronte all'ambasciata yugoslava di Mosca. Insieme alla bandiera europea inneggiavano stricioni sui quali si poteva leggere: "riconoscimento immediato della Slovenia e della Croazia", "il nostro supporto va alla politica democratica, europea della Slovenia e della Croazia", "No allo sciovinismo ed al nazionalismo, sia serbo che russo", "ritorno dei soldati nelle loro caserme", "i carri armati non sono compatibili con la democrazia", "il tempo degli imperi è passato", "confederazione si, impero no".
Ai dimostranti che volevano incontrare le autorità consolari e consegnare una lettera per l'ambasciatore yugoslavo a Mosca, Andzel Korunic, si sono scontrati con il rifiuto del console.
La milizia ha cercato a diverse riprese di fermare la manifestazione, minacciando di fermare i partecipanti e procedere a verifiche di identità.
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Unione Sovietica
REPORTAGE DEL TELEGIORNALE DI MOSCA-TV SULLA MANIFESTAZIONE RADICALE
Mosca, 10 luglio 1991. Il telegiornale di Mosca-TV ha diffuso un reportage di piu' di tre minuti sulla manifestazione radicale. Commentando l'evento, il giornalista ha tra l'altro detto che "nei nostri difficili tempi, il Partito radicale è l'unico partito politico che non è interessato solamente ai problemi interni sovietici."
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Unione Sovietica - Moldavia
IL SOVIET MOLDAVO APPROVA UNA LEGGE SULL'OBIEZIONE DI COSCIENZA
Kichinev, 10 luglio 1991. La legge sul servizio civile alternativo per gli obiettori di coscienza è stata approvata dal Soviet della Repubblica di Moldavia. Lo status di obiettore verrà concesso ai coscritti che obiettano al servizio militare per convizioni pacifiste, religiose o politiche.
Gli obiettori potranno svolgere il loro servizio civile nei servizi municipali, nell'agricoltura, nel settore della protezione sociale e sanitaria, nella protezione civile.
Con l'approvazione di questa legge la Moldavia diventa la quinta repubblica dell'Urss (dopo Lettonia, Lituania, Estonia e Georgia) che ha riconosciuto l'obiezione di coscienza.
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* Belgio
DOPO L'INTERVENTO DEL PARTITO RADICALE, FRANCOIS WORTELBOER, 70 ANNI, PENSIONATO, INTERROMPE IL SUO SCIOPERO DELLA FAME.
Bruxelles, 17 luglio 1991. In seguito all'intervento del P.R. Francois Wortelboer, 70 anni, pensionato, ha sospeso lo sciopero della fame, iniziato da 64 giorni, perchè i lavoratori a tempo determinato o a tempo parziale siano trattati in modo equo dal Ministero delle Pensioni.
Wortelboer che ha lavorato tutta la sua vita come lavoratore a tempo determinato e che come tale ha regolarmente versato le quote per la sicurezza sociale, allo stesso titolo dei lavoratori "regolari" si è visto attribuire una pensione di 4079 franchi belgi al mese, cioè tre-quattro volte meno della soglia minima garantita dallo Stato belga. Non accentando una simile situazione che oltre la sua è anche quella di numerosi altri cittadini, Wortelboer si è risolto, dopo molteplici ricorsi presso le autorità competenti, a intraprendere la strada dello sciopero della fame. Malgrado la legittimità delle sue rivendicazioni e il favore incontrato presso l'opinione pubblica, le autorità non hanno dimostrato nessun apertura nei suoi confronti.
Il P.R., in un messaggio di totale sostegno istituzionale e militante a Wortelboer, gli ha chiesto di interrompere la sua azione considerato l'attuale periodo di vacanza parlamentare. Un'interpellanza d'urgenza, con richiesta di voto a breve scadenza, è stata depositata al Parlamento europeo dai parlamentari iscritti al P.R..
Wortelboer ha, quindi, accolto positivamente la richiesta del P.R.
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* Cecoslovacchia
INIZIATIVE ANTIPROIBIZIONISTE: IL DEPUTATO ANTIPROIBIZIONISTA TARADASH INCONTRA IL VICE-PRIMO MINISTRO MIKLOSKO
Praga, 17 luglio 1991. Nel corso nel suo viaggio a Praga, Marco Taradash, deputato europeo antiproibizionista e membro del Consiglio federale del P.R. ha incontrato il vice-primo ministro della repubblica federale ceca e slovacca. Nel corso dell'incontro, al quale hanno anche assistito i radicali John Bok, Richard Stockar e Paolo Pietrosanti è stato inoltre confermato lo svolgimento a Praga, entro la fine di quest'anno, di una Conferenza Internazionale sulla questione droga nei Paesi dell'Europa Centrale ed Orientale. Tale conferenza sarà organizzata dal P.R. insieme con il Comitato governativo contro le droghe ed avrà l'alto patrocinio di Olga Havlova, moglie del Presidente Havel e dello stesso Miklosko.
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* Cecoslovacchia
PER IL QUOTIDIANO "RUDE PRAVO" I RADICALI SONO PARTIGIANI DELLA DROGA. RISPOSTA RADICALE.
Praga, 16 luglio 1991. Il "Rude Pravo" ha pubblicato un articolo nel quale chiamava i radicali "seguaci delle droghe".
A nome dei radicali operanti in Cecoslovacchia, Richard Stockar ha immediatamente replicato chiedendo al giornale di pubblicare la sua risposta in tempi brevi, oppure, ha dichiarato, avrebbe portato la questione nelle aule dei tribunali.
Rude Pravo non ha soltanto pubblicato la risposta radicale ma anche un'intervista con lo stesso Richard Stockar.
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* Cecoslovacchia
ANTIPROIBIZIONISMO: CONFERENZA PUBBLICA DI MARCO TARADASH
Praga, 17 luglio 1991. Un centinaio di persone, tra cui numerosi esperti, poliziotti, medici e politici hanno preso parte alla conferenza-dibattito organizzata dai radicali cecoslovacchi. Presiedevano la conferenza Richard Stockar, Emil Scuka, presidente del ROI (Iniziativa Civica Rom), Dezider Balog, Ondrej Gina e Zdenek Guzi, deputati al Parlamento nazionale ceco.
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Italia
INCONTRO-CONFERENZA STAMPA DEL PARTITO RADICALE PER LA PRESENTAZIONE DEL PRIMO NUMERO DEL GIORNALE "IL PARTITO NUOVO"
Roma, 18 luglio 1991. In un incontro-conferenza stampa Emma Bonino, presidente, Sergio Stanzani, segretario, Paolo Vigevano, tesoriere, e Marco Pannella, presidente del Consiglio federale, hanno presentato le dieci edizioni del primo numero de "Il Partito Nuovo", giornale a cadenza mensile, veicolo di iniziativa politica per i parlamentari dei cinque continenti.
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* Cecoslovacchia
IL DEPUTATO EUROPEO TARADASH INTERVISTATO DA LIDOVE NOVINY
Praga, 18 luglio 1991. Marco Taradash, deputato europeo antiproibizionista, membro del Consiglio federale del P.R. ha lungamente sviluppato in un'intervista apparsa sul quotidiano "Lidove Noviny" le tesi antiproibizioniste e la proposta di regolamentazione delle droghe.
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* Cecoslovacchia
IL SETTIMANALE "REPORTER" INTERVISTA IL DR. DOUDA, PSICOLOGO, ESPERTO DELLA QUESTIONE DROGA E MEMBRO DEL PARTITO RADICALE.
Praga, 21 luglio 1991. Nell'intervista che ha rilasciato al settimanale "Reporter" Ivan Douda, radicale, psicologo del Centro praghese per dipendenti da alcol o droga, ha spiegato perchè, secondo lui, la primissima tappa per una effettiva politica in materia di droga non puo' consistere nel punire i consumatori, ma deve puntare invece sulla decriminalizzazione.
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* Italia
MARCO PANNELLA, PRESIDENTE DEL CONSIGLIO FEDERALE DEL PARTITO RADICALE CHIEDE LE DIMISSIONI DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA ITALIANA FRANCESCO COSSIGA
Roma, 22 luglio 1991. "L'evocazione da parte del Presidente Cossiga di suoi arresti o di sua scomparsa come prezzo per il suo comportamento politico da pagare ai suoi putativi nemici, carica di ulteriore violenza verbale e concettuale lo sgangherato scenario delle lotte di regime, la tragicomica rappresentazione che ogni giorno ci viene imposta a scapito di qualsiasi responsabile tentativo di governare un momento difficilissimo della vita del nostro paese.
Se questa situazione venisse ulteriormente tollerata dai partiti nazionali, e subita dal paese, nessuno mutamento di Costituzioni e di leggi avrebbe senso: il tradirle, infatti, diverrebbe a priori regola ammessa, per l'ultimo dei cittadini come per la massima magistratura dello Stato.
Noi non avremo, probabilmente, la forza di ottenere contro il Presidente della Repubblica il processo per attentato alla Costituzione. Ma lo tenteremo. Non ce ne dorremmo, tutt'altro, se il Presidente Cossiga, come fece in precedenza ed in condizioni di errore e di responsabilità meno gravi e flagranti, da Ministro degli Interni e da Presidente del Consiglio, decidesse ora di dimettersi, e di liberare se stesso, e il paese, dal gioco al massacro in cui prepotentemente si è e ci ha cacciato."
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* Unione Sovietica
OBIEZIONE DI COSCIENZA: IL RADICALE ALEXANDR PRONOZIN INTERNATO IN UN OSPEDALE PSICHIATRICO.
Mosca, 24 luglio 1991. Alexandr Pronozin, 21 anni, membro del P.R. e della War Resister's International (WRI) è stato trattenuto negli Uffici Distrettuali di polizia criminale e poi rinchiuso nell'ospedale psichiatrico Kascenko di Mosca.
Come si ricorderanno i lettori di L.R. Pronozin ha rifiutato di svolgere il servizio militare in nome delle sue convinzioni nonviolente ed antimilitariste. Il processo penale (renitenza alla leva - articolo 80 del Codice Criminale della Federazione Russa) era iniziato il 3 gennaio 1990. Alcuni mesi fa questa accusa gli era stata formalmente notificata.
L'esame psichiatrico è richiesto dallo stesso articolo 80 e deve valutare se il coscritto è abile o no a svolgere il servizio militare. Se viene riconosciuto abile il coscritto rischia una pena fino a cinque anni di reclusione (anche se negli ultimi tempi le sentenze sono state generalmente di uno o due anni).
Secondo quanto affermato dal giudice investigatore, Pronozin dovrebbe rimanere almeno tre settimane nell'ospedale psichiatrico.
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* Italia
UN RAGAZZO DI 18 ANNI, ACCUSATO DI SPACCIO PER 25 GRAMMI DI HASHISH, SI IMPICCA NEL CARCERE DI IVREA. DICHIARAZIONE DI MARCO TARADASH SEGRETARIO DEL CORA E DEPUTATO DEL PARLAMENTO EUROPEO.
Roma, 26 luglio 1991. "Stefano Ghirelli, 18 anni, 25 grammi di hashish per le vacanze, è stato assassinato dalla legge Craxi-Jervolino e dallo spudorato sostegno ad essa fornito dalla Corte Costituzionale.
Ogni tentativo da parte della stampa di scaricare la responsabilità di questa morte su di un singolo magistrato è indegno. E' la legge sulla droga che esige, nel suo spirito e nella sua lettera questi sacrifici umani.
Stefano è morto anche per la negligenza gravissima dei suoi custodi della prigione di Ivrea, e qualcuno dovrà essere giudicato di fronte a un tribunale per questo. Ma la sua vita perduta, come la vita rovinata di migliaia di ragazzi simili a lui, è la tassa che l'Italia civile deve pagare all'Italia dell'intolleranza, l'Italia di Craxi e dei clericali, di Di Gennaro e Don Gelmini, di Muccioli (leaders di comunità per il cosiddetto "recupero dei tossicodipendenti", ndlr) e del Tg2 (telegiornale della seconda rete televisiva nazionale, controllata dal Partito socialista, ndlr).
E' l'Italia che pretende di rimuovere i suoi problemi, il suo disordine, la sua corruzione, la sua indifferenza a colpi di legge e di pene, di galera e di viaggi a Lourdes".
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* Ungheria
DROGA: INTERVISTA AL PARTITO RADICALE SUL QUOTIDIANO "ESTI HIRLAP"
Budapest, 29 luglio 1991. Il quotidiano della sera Esti Hirlap ha pubblicato un'intervista al Partito Radicale sul problema della droga. Tra i temi affrontati, gli esperimenti in corso in Olanda ed in alcune città europee, i "risultati" della "guerra alla droga" dell'amministrazione americana, la necessità di lottare anche contro i moralismi di ogni tipo che invadono la questione droga... Alle interpretazioni abusive fatte dal giornalista, Bela Endre Toth, nella sua introduzione e nel postscritto all'intervista, i radicali hanno risposto con una lettera al direttore del giornale.
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* Cecoslovacchia - Italia
VISITA A ROMA DEL DEPUTATO E MEMBRO DEL CONSIGLIO FEDERALE DEL PARTITO RADICALE DEZIDER BALOG
Roma, 29 luglio 1991. Dezider Balog - deputato al Parlamento nazionale ceco, tra i leader del partito ROI (Iniziativa Civica Rom) e consigliere federale del P.R. - ha preso parte ad una assemblea che riuniva i rappresentanti delle comunità zingare iugoslave residenti in Italia. Nel corso dei lavori Balog ha invitato i partecipanti a raccogliersi in una organizzazione comune e a non disperdere le proprie energie e le proprie risorse.
Nel corso del suo soggiorno a Roma, Balog ha anche avuto lunghi colloqui con Marco Pannella e con altri esponenti del P.R. ed ha rilasciato interviste a Teleroma 56 e alla rete nazionale italiana di Radio Radicale.