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Agora' Agora - 21 novembre 1991
NONVIOLENZA

Cari amici,

Ogni giorno che passa vede l'Europa, e la Comunità Europea in particolare, coprirsi di vergogna. Il suo atteggiamento "equidistante" tra aggressori e aggrediti consente al potere fascista e razzista ed all'esercito golpista di Belgrado di usare ogni giorno che passa per estendere la sua opera di morte e di distruzione, per annettere parti sempre più estese della Repubblica di Croazia.

Con l'unica forza della nonviolenza siamo cercando di rompere questo ingranaggio della vergogna europea, non meno vile e suicida di quanto fu l'atteggiamento delle cosiddette "democrazie" negli anni Trenta di fronte all'ascesa dei totalitarismi nazisti, comunisti e fascisti.

Siamo isolati. Siamo pochi. Troppo pochi. Anche se, nel corso di queste ultime settimane, alcuni nomi prestigiosi del mondo della cultura e della politica europea hanno deciso di rompere il muro del silenzio e di darci man forte.

Potrete leggere in questo numero di LR alcune prime dichiarazioni di iscrizione e quindi di solidarietà attiva a questo nostro progetto e partito, insieme ai nomi dei parlamentari che hanno deciso di fare parte ANCHE del Partito Radicale.

Riportiamo in questo numero anche alcune delle iniziative che abbiamo tentato di fare e fatto sulla questione dell'ex-Yugoslavia, a cominciare dal digiuno di Marco Pannella e dal nostro Consiglio Federale, tenutosi a Zagabria dal 31 ottobre al 3 novembre. Le riportiamo insieme alle idee e alle proposte su quanto vorremo fare nelle prossime settimane, a cominciare dalle manifestazioni che organizzeremo in diverse città europee per il riconoscimento immediato di Croazia e Slovenia.

E' ancora poco. Troppo poco. Occorre essere di più, molti di più se vogliamo che l'Europa ritrovi presto una minima dignità politica e che, quindi, si fermi l'opera di morte e di distruzione nei confronti dell'insieme delle popolazioni dell'ex-Yugoslavia, a cominciare dalle popolazioni serbe oppresse dalla dittatura fascista e razzista di Milosevic.

Va da sé che nessuno sarà di troppo!

 
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