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Agora' Agora - 21 novembre 1991
La Mozione generale approvata dal Consiglio Federale

Zagabria, 3 novembre 1991

Il Consiglio Federale del Partito Radicale, riunito in Zagabria dal 31 ottobre al 1 novembre 1991, mentre la Croazia è vittima di una aggressione feroce da parte dell'esercito federale della ex-Yugoslavia, manovrato da generali golpisti, bolscevisti, antidemocratici ed antieuropei, alleati della politica razzista e totalitaria dei demagoghi che governano la Serbia, e ancor più vittima di una Comunità Europea che ripete le vergognose pagine scritte negli anni trenta nei confronti del nazismo, del fascismo, del comunismo, e ad essi illusoriamente conniventi,

constata che il progetto di realizzazione di un grande partito radicale transnazionale e transpartitico sembra essere positivamente entrato nella fase di attuazione e che a questo punto è divenuto possibile, oltre che esser necessario, un ampio e puntuale apporto del Consiglio Federale e dei suoi membri, tutti e ciascuno, in particolare di quanti sono parlamentari eletti democraticamente nei rispettivi Stati, o nel Parlamento Europeo. Questa estensione di capacità dirigente del processo di formazione di un nuovo grande Partito Radicale è dovuto in particolare a due ordini di ragione:

a) dalle drammatiche e tragiche conferme che stanno rapidamente giungendo dalle condizioni del mondo, e delle stesse società europee e occidentali (con l'aggravarsi del caos e della violenza, nel cuore stesso dell'Europa, mentre una sterminata parte del mondo, a cominciare dalla Cina, è oppressa da regimi dittatoriali) alla necessità di un soggetto politico transnazionale e transpartitico in grado di prefigurare e di contribuire ad edificare un nuovo ordine democratico e tollerante nel mondo ed in ogni singolo suo territorio;

b) dai primi risultati della diffusione ad oltre cinquanta mila parlamentari dei nr.1 e 2 del giornale "Il Partito Nuovo" e dalle contemporanee attività avviate dal PR in tema di diritti umani e politici, che ha visto in poche settimane aderire al Partito numerose decine di persone di governo e membri dei Parlamenti, a cominciare dal Presidente del Consiglio della Repubblica Croata, Franjo Griguric, al Vice-Presidente Zdravko Tomac, ai Ministri Drazen Budisa e Vlado Veselica, al Presidente del Parlamento del Kosovo Sulejman Ugljanin, al membro della Commissione Europea Carlo Ripa di Meana, al Ministro Italiano Carlo Tognoli, oltre a parlamentari dell'Urss, della Russia, dell'Ucraina, dell'Azerbajgian, della Lettonia, della Romania, della Cecoslovacchia, dell'Italia, del Parlamento Europeo, ed a esponenti politici democratici e nonviolenti di venti paesi, ai premi Nobel Maired Maguire Corrigan e George Wald.

Il Consiglio Federale del Partito Radicale:

- approva e fa propri la relazione ed il bilancio del Partito Radicale presentati dal Primo Segretario Sergio Stanzani e dal Tesoriere Paolo Vigevano, in solido con la Presidente del Partito Emma Bonino ed il Presidente del Consiglio Federale Marco Pannella;

- rileva la profonda urgenza di immediatamente accrescere la forza politica e parlamentare del Partito, sia per gli obiettivi generali e puntuali che perseguiamo, sia per passare all'inizio del 1992 alla campagna di iscrizioni di cinquantamila persone nel mondo, essenziale per il proseguimento della vita e il potenziamento delle lotte per il diritto alla vita e la vita del diritto, insidiati su tutti i fronti, da quello della libertà a quello della pace, da quello ecologico a quello demografico;

- impegna quindi gli organi del Partito e tutti i militanti radicali, i membri stessi del Consiglio Federale, a promuovere l'iscrizione al Partito, nei prossimi giorni, del massimo numero possibile di parlamentari e di personalità politiche e della cultura, in modo che sia fatta conoscere ai parlamentari democratici di tutto il mondo che già centinaia di essi hanno colto l'occasione loro offerta per dar vita insieme ad un soggetto politico transnazionale e transpartitico, della nonviolenza gandhiana e dei diritti civili, umani, politici, come base e mezzo per edificare un nuovo ordine democratico mondiale per i popoli della terra;

- rileva la conferma della centralità del Partito Radicale per la lotta democratica contro il regime partitocratico italiano, malgrado l'ostracismo, la desinformazione, l'incertezza del diritto, la corruzione e la violenza dilaganti, grazie alla forza ed alla generosa determinazione di poco più di tremila iscritti, cui il Partito Radicale deve in massima parte la possibilità stessa della sua esistenza e della sua attività in ogni altro paese;

- saluta la ripresa delle iniziative nonviolente a sostegno delle lotte democratiche ed istituzionali, in particolare con i compagni russi del Mossoviet, per iniziativa del nostro amico Alexander Kalinin, e, poi, con quella di Marco Pannella, convergente con la lotta radicale in difesa del diritto e dei diritti delle persone e dei popoli dell'ex-Yugoslavia;

- impegna ogni militante, ogni membro del Consiglio Federale, tutto il Partito, a sostenere l'iniziativa di digiuno che dei compagni di molti parlamenti hanno preannunciato di voler compiere per l'affermazione della democrazia, della libertà, della pace, e in difesa delle Repubbliche democratiche dell'ex-Yugoslavia, in particolare della Croazia, martoriata dall'aggressione dell'esercito golpista e dalla politica razzista del governo serbo, dalla politica cieca e vile dell'Europa che si richiama a parole ai grandi valori della libertà e della tolleranza.

 
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