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Zdravko TOMAC
Vice-Primo Ministro della Croazia
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Nel corso dell'ultima giornata dei lavori del Consiglio Federale (19-22 settembre), Zdravko Tomac si è iscritto al Partito radicale. Di seguito, il testo dell'intervento con cui ha annunciato l'iscrizione al PR.
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Amici e compagni,
oggi ho visto con i miei occhi, ho sentito, ascoltandovi, come combattete per la libertà, l'indipendenza e il diritto del mio popolo, voi che appartenete a diversi popoli del mondo e ho visto come è importante nella società d'oggi congiungere due processi: da una parte la battaglia per l'indipendenza, l'autodeterminazione, la libertà di ogni popolo e dall'altra la necessità che i popoli si uniscano e formino società internazionali.
Il nuovo millennio, alle cui soglie ci troviamo, sarà il millennio della creazione, della nascita delle organizzazioni transnazionali, però in un modo libero, cioè con la libertà di decidere sulle associazioni stesse. Sarà liquidata l'egemonia dei grandi sui piccoli. Sono diventato membro della vostra organizzazione non soltanto per ringraziarvi di quello che avete fatto oggi, di quello che avete fatto finora e di quello che fate e che avete intenzione di fare per la libertà del mio popolo, non solo per questo mi sono iscritto, ma anche perché, da membro della vostra organizzazione, quando si tratterà dei diritti di un altro popolo, mi sentirò in obbligo di mobilitare tutte le forze del mio popolo e di fare quello che avete fatto voi.
Questo applauso sarà ancora più forte quando voi sarete nostri ospiti in Croazia. Vi prometto che ci incontreremo fra poco, presto, in Croazia perché quello che siete stati disposti a fare oggi - in particolare il vostro presidente, che è così grande dal punto di vista umano - dimostra che l'amore fra i popoli e la battaglia per la libertà sono più grandi di ogni violenza.
Si, adesso sono un po' emozionato, ma sono felice di potervi dire che ho avuto notizia che da questo pomeriggio il cessate il fuoco viene più o meno rispettato.
Il nostro partito avrà un grande futuro perché la gente capirà la sua importanza.
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Carlo RIPA DI MEANA
Commissario della Comunità Europea
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Di seguito il testo della lettera (del 17 settembre 1991) con la quale Carlo Ripa di Meana annuncia la sua iscrizione al PR:
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Caro Marco,
come altri militanti socialisti riprendo il mio posto nel Partito Radicale in un momento particolarmente difficile per l'Europa e per il nostro paese.
Cercherò di dare un contributo alle iniziative intraprese concentrando su alcuni temi il massimo impegno.
Per me i temi prioritari sono quelli dell'integrazione europea, della gestione efficace delle società democratiche e della intransigente protezione dell'ambiente naturale e degli esseri viventi.
Sono invece del tutto disinteressato alle dispute ideologiche, alle interminabili querelles su destra e sinistra. (...)
Molti affettuosi saluti.
- accludo assegno Comit di lire 208.000 - quota 1991
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Carlo TOGNOLI
Ministro italiano per il turismo
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Di seguito il testo della lettera (del 17 ottobre 1991) indirizzata a Marco Pannella e Sergio Stanzani con la quale Carlo Tognoli si è iscritto al PR
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Carissimi,
ho volentieri accolto la proposta che Marco Pannella mi ha fatto di iscrivermi al Partito Radicale. Come sapete per me è la 'seconda tesserà dopo quella del Partito Socialista Italiano, al quale sono iscritto da 33 anni.
Desidero sottolineare le ragioni che mi hanno indotto a fare questa scelta.
La prima è che nel 1991 cade il centesimo della Fondazione della rivista Critica Sociale (che "immeritatamente" dirigo) fondata da Anna Kulisciov e Filippo Turati: poiché il periodico nacque per l'emancipazione del mondo del lavoro, ma anche per la difesa dei diritti civili, mi è sembrato giusto condividere, anche con l'adesione al Partito Radicale, le battaglie che i radicali hanno condotto e conducono in questo senso.
Le altre ragioni stanno nel fatto che condivido la concezione della non violenza, vera e sincera, sostenuta dal PR senza confusioni col pacifismo strumentale che periodicamente riemerge in Italia e in Europa; che condivido l'impostazione federalista dei radicali nella costruzione dell'Europa e il richiamo al liberalsocialismo di Rosselli e Calogero.
Ma desidero anche dichiarare che non condivido per nulla l'impostazione antiproibizionista sostenuta dai radicali sul fronte della lotta contro la droga, né l'impostazione anticlericale, che rischia di trascurare l'ispirazione e l'azione di forte solidarietà umana e sociale che anima una parte dei cattolici e dei cristiani in Italia e in Europa. So che il "clericalismo" non è il cristianesimo, ma l'anticlericalismo proclamato può indurre in equivoci.
Tuttavia conoscendo la forte concezione democratica dei radicali, so che essi accetteranno anche queste mie obiezioni. (...)
Dicendo questo non penso a discriminazione alcuna nei confronti di altri dirigenti radicali, ma voglio sottolineare un rapporto personale che non voglio dimenticare.
Con viva cordialità,
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Maired MAGUIRE CORRIGAN
Premio Nobel per la Pace 1976
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Con una lettera datata 28 settembre Mairead Corrigan ci ha inviato la quota di iscrizione al Partito Radicale 1991.
Mairead Maguire Corrigan, cattolica, ha ottenuto il Premio Nobel per la Pace insieme con Betty Williams, protestante, come riconoscimento per l'attività svolta da entrambe in Irlanda in favore della pace e della nonviolenza.
Firmataria dell'appello dei Premi Nobel contro lo sterminio per fame nel mondo (1979), membro del CF di Food and Disarmament International, Mairead ha partecipato a varie iniziative organizzate dal Partito Radicale contro lo sterminio per Fame.
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Cara Emma,
Grazie di avermi mandato il primo ed il secondo numero del vostro giornale, e per le lettere del 10 agosto e del 5 settembre. Complimenti per queste eccellenti pubblicazioni e grazie, personalmente, per la tua testimonianza a New York.
Vorrei offrire al Partito Radicale un incoraggiamento e vorrei chiedere di diventarne membro.
I migliori auguri a te e ai tuoi colleghi, le cui posizioni nonviolente e per una giustizia sociale e politica danno a tutti noi speranza.
Amore e Dio vi benedica
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Giuseppina GRASSI
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Moglie di Libero Grassi, industriale, iscritto al PR, assassinato a Palermo dalla mafia nello scorso agosto per aver rifiutato di pagare il "pizzo" alla mafia. Il testo che segue, accompagnato dall'assegno per l'iscrizione al PR ed al Coordinamento Radicale Antiproibizionista è stato mandato in occasione della riunione del Consiglio generale del CoRA, tenutosi a Bologna il 13, 14 e 15 settembre.
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Cari compagni antiproibizionisti,
vi ho sentito vicini con la presenza fisica, con le parole, con il pensiero, con il cuore. Grazie.
Noi sappiamo cosa è, e cosa dovrebbe essere, la lotta alla mafia, al potere criminale che sta occupando la nostra vita, che sta sacrificando la nostra libertà, che oggi più che mai mi fa vivere con angoscia priva di speranza.
Noi isolani, Libero in particolare, abbiamo vissuto con impotenza la difficoltà di far capire agli altri, di farvi capire, che sarebbe stato importante cominciare da qui. Difficile, rischioso, incerto negli esiti ma non marginale: oggi lo sapete anche voi.
Vorrei essere con voi perché non sono più capace di razionalizzare questa merda di situazione, e forse mi farebbe bene ascoltare gli interventi, riallacciare i fili logici che potrebbero portare a una strategia di lotta.
Sento solo che è urgente ottenere dei risultati prima che ci soffochino, che ci spengano, che ci uccidano, che ci distruggano, con tutta la nostra consapevolezza, le nostre analisi, la nostra onestà. Vorrei davvero essere con voi.
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Julia GYIMESI
Gyor, Ungheria
Non mi sono mai iscritta a nessun partito, ma solo a delle associazioni di difesa della natura e per la protezione dei bambini. Mi iscrivo solo per motivi di coscienza, perché penso che neanche gli intellettuali siano oggi capaci di sincronizzare le loro idee con i problemi dell'umanità, un'umanità che si dibatte oggi in problemi gravissimi. Siamo alle ventiseiesima ora, e credo che sia una questione di coscienza combattere, non soltanto con mezzi astratti, per una vita più sopportabile e per una vita che sia ancora salvabile. Cosa che sto tentando di fare compatibilmente con le mie possibilità. Con amicizia.
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Igor GALKANOV
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29 anni, giornalista, membro del Comitato del Movimento "Russia Democratica" di Orehovo-Zuevo
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Penso che la violenza come metodo per realizzare un obiettivo sia anti-umana in ogni caso. Sono sicuro che la coscrizione militare deve avere un'alternativa: il servizio civile. Il rispetto dei diritti umani è una garanzia basilare di democrazia in ogni paese. Penso anche che la proibizione è inefficace e che abbiamo bisogno invece di una legalizzazione e di un controllo. Sono questi i miei "lumi" e vedo che corrispondono con le posizioni del Partito radicale. Per questo mi sono quindi iscritto al PR.
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Ivan FIRSOV
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16 anni, studente, di Orehovo-Zuevo, membro del Movimento "Russia Democratica"
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Penso che le idee portate avanti dal PR siano realmente costruttive. Sono necessarie per lo sviluppo della libertà e dei diritti umani, per lo sviluppo completo della personalità umana.
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Igor LISOVENKO
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Ricercatore, Kiev, Ucraina, Unione Sovietica
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Perché ho deciso di diventare membro del PR? A parlare francamente, avendo letto la Lettera Radicale dell'aprile 1991, mi sono ricordato con nostalgia degli anni '70 quando ero un "teenager" e che il programma del PR sembrava mescolare totalmente il suo nome con un certo spirito di scandaloa e di assenza di tendenziosità. Così possiamo oggi riconoscere che ha avuto una grande influenza sugli spiriti di quell'epoca.
Per il momento molte parti del programma non sembrano controverse e non ciocano quelli al potere ....
Nello stesso tempo, non avendo deviato dei suoi vecchi principi, il PR del 1991 ha guadagnato una certa posizione, acquistando una base nei suoi intenti di trovare il suo proprio posto nell'alleanza mondiale delle forze democratiche, ed anche ad essere una coquilla (o forse un cuore) di questa alleanza.
Mi unisco al PR per la sua transnazionalità, i suoi piani ambiziosi, che sostengo in generale e per le vie democratiche della loro realizzazione.