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Agora' Agora - 27 gennaio 1992
EDITORIALE

Roma, 2 gennaio '92

Cara amica, caro amico,

con queste prime righe dell'anno, ti vorremo informare, come l'abbiamo fatto tramite lettera con i 40.000 parlamentari, di alcune realtą dello stato del progetto cui lavoriamo, nella speranza che ti possa interessare, o coinvolgerti.

1. Il Partito Radicale conta oggi membri di 31 Paesi. Del Consiglio Federale del PR fanno parte 115 parlamentari di 18 Assemblee elettive democratiche, nonchč 7 membri di Governi, appartenenti ad oltre 50 Partiti o formazioni politiche nazionali.

E' questo, per noi, l'embrione di quel »transpartito transnazionale che riteniamo possa e debba fornire risposte piu' adeguate ai complessi problemi storici e politici che rischiano di travolgere la nostra epoca e la nostra societą. A condizione che si faccia a tempo.

2. Questo risultato č la risposta ad iniziative di per sč tanto umili e modeste quanto impegnative e senza precedenti, per noi che le stiamo tentando con la forza delle sole idee e convinzioni.

Abbiamo inviato ad oltre quarantamila parlamentari ed a duecentocinquantamila altre persone di circa 60 Paesi, in 15 lingue, a partire dal mese di luglio del 1991, tre (e ora quattro) numeri di un piccolo giornale, »Il Partito Nuovo , di pochissime pagine, sottoposte all'alea di traduzioni da una sola lingua base, di servizi postali e di possibilitą difficili, quanto inesplorate, di recapito, di sovraccarico di posta ricevuta da chi opera come eletto del popolo, nei Parlamenti e nei rispettivi Paesi.

3. In pochissimi mesi, dunque, membri di Governi, gruppi di parlamentari, esponenti di diverse decine di partiti nazionali, membri, spesso, di Internazionali, come la socialista, la liberale, la democristiana, hanno risposto con rapiditą, determinazione, convinzione, ad un invito e ad un progetto politici, appena conosciuti e appena illustrati.

4. La sola spiegazione che possa esser data č, ci pare, che la formazione di un »transpartito transnazionale - quale il Partito Radicale vuole essere ed ormai č, con la sua semiologia, con i suoi metodi ed i suoi significati - corrisponde ad una richiesta, ad una mancanza, ad un comune sentire, propri di situazioni storiche, culturali, politiche apparentemente diverse, se non addirittura estranee.

5. Un Partito che si fondi sulla piu' completa libertą dei suoi membri e non sul loro sacrificio in nome dell'efficacia; che non voglia rappresentarli, ma intenda assicurare la realizzazione di quel che, in un determinato momento ed in determinate circostanze, essi democraticamente stabiliscono dover essere tentato e perseguito, senza che cio' comporti da parte loro - a meno che non abbiano accettato di divenirne per un periodo dato responsabili dell'esecuzione di quanto deciso - alcun vincolo di coerenza o di persistenza nella decisione presa.

6. Vogliamo creare un Partito che postuli, anzichč rifiutare, altre forme di libero impegno, di organizzazione in »altri Partiti nazionali o internazionali; che non faccia della nonviolenza politica un principio assoluto morale, ma un progetto relativo, politico, senza piu' alcuna confusione pratica e teorica con i pacifismi reali, storicamente conosciuti. Un Partito di utlizzazione come mezzo e non di idealizzazione intollerante tollerante come fine. Un Partito della libertą, della tolleranza, dei conflitti sociali e individuali democratici.

Tutto questo appare, forse, molto difficile da concepire, ma anche molto »facile da adottare, da tentare di realizzare una volta concepito.

7. La storia del Partito Radicale, non impegnativa sul piano politico e men che mai ideologico, trattandosi di un Partito che si considera »annuale - non automaticamente protratto nella sua esistenza, ma (ri)costituito dalle volontą di »costituzione , di adesione, ogni anno espresse grazie alle scelte congressuali democraticamente fissate a base della sua attivitą - č »oggettivamente , diremmo »geneticamente , quella di un grande movimento organizzato per i diritti umani, civili e politici, intesi quali fondamento del diritto degli Stati e dell'organizzazione »federale delle entitą federate, secondo il principio (proprio del federalismo classico) della sussidarietą: si delega all'istanza »superiore solo quello che non puo' essere »autogovernato da forme piu' dirette, vicine, immediatamente democratiche di istituzioni.

8. Si tratta di una »storia , non di una »ideologia , nč di una ricetta buona per tutte le patologie delle quali soffre naturalmente, ma oggi piu' pericolosamente che mai, il nostro mondo. »Per il diritto alla vita, per la vita del diritto č un legittimo nostro slogan, efficace, pensiamo, ma non un suggestivo e conclusivo impegno puntuale e adeguato del PR. Non basta, se si ha della politica una concezione seria e responsabile. Ma serve.

9. La fatica di vivere, ricercare, lottare, conseguire, nell'oggi - oggi per domani, ma gią anche per l'oggi - al di lą dei muri linguistici, etnici, statuali, in modo organizzato, la transnazionalitą e la transpartiticitą (specie per le societą rette dai sistemi politico-elettorali proporzionalistici, pluripartitici, o dove la bi-partiticitą garantisce ormai solamente »alternanze , ma non »alternative e »Riforme ) č enorme, e per questo di fatto abbandonata, anche ideologicamente, da quando l'»internazionalismo ha storicamente prodotto il suo contrario (la sottomissione imperiale di una gran parte del mondo e l'oppressione del popolo dell'impero) ed il cosmopolitismo ha cessato di essere rivoluzionario come nel secolo dei lumi.

10. Questa fatica (ed i costi e gli investimenti intellettuali, umani, materiali che la sostanziano) č oggi assolutamente inevitabile, se vogliamo, con onestą intellettuale e pragmaticitą, anche solo tentare di governare davvero i grandi fenomeni sociali, ecologici, economici, culturali, confessionali, demografici, che drammaticamente si manifestano, con crescente gravitą, su ciascuno e tutti i nostri Paesi di residenza, natali o di elezione.

11. Attrezzati da queste convinzioni e dalle esperienze che abbiamo fatto in questi decenni, ed in questi ultimi anni, molto spesso relativamente coronate da successi insperati, abbiamo conquistato anche i mezzi finanziari e tecnologici, necessari, anche se non sufficienti, per tentare un'impresa politica coerente, a partire dalla distrazione, dai fini loro assegnati, di finanziamenti pubblici italiani all'attivitą dei partiti rappresentati in Parlamento, e dal contributo di iscrizione e di sottoscrizione, di attivitą e di dedizione, di circa tremila militanti, persone, del Partito in Italia.

12. Abbiamo cosi' potuto destinare all'incirca cinque milioni di dollari per avviare il progetto di costituzione, di attivitą e di programma, di strutturazione e di autonomo decollo del »Partito Nuovo , transpartito e transnazionale. Ma non potendo piu' il Partito Radicale, per evidenti motivi, presentarsi alle elezioni, avere una propria rappresentanza parlamentare (diventerebbe altrimenti un concorrente dei Partiti nazionali), sin dalla prossima primavera - quando si terranno le prossime elezioni nazionali italiane - non vi saranno piu' i finanziamenti che abbiamo destinato sin qui, secondo i deliberati del nostro ultimo Congresso ordinario, tenutosi a Budapest nel 1989, alla formazione tempestiva e adeguata del »transpartito transnazionale .

13. Nel 1991 abbiamo avuto l'occasione di elaborare - nel corso di due sessioni del nostro Consiglio Federale, la prima a Roma, la seconda a Zagabria, e grazie anche ai poteri straordinari conferiti dal Congresso ai responsabili del Partito - iniziative di singolare e forte importanza.

14. Siamo venuti concependo ed approntando un progetto per arrivare »entro il duemila all'abolizione della pena di morte nel mondo . E' un esempio di una concreta volontą che, se saprą realizzarsi, superando complesse ed enormi difficoltą concrete, storiche, avrebbe come effetti derivati, sul piano della forza del diritto internazionale, e del diritto di per sč, conseguenze ancorą piu' »storiche per l'umanitą.

15. Ci siamo trovati - essendo un Partito per sua natura rigorosamente federalista-democratico, anti-giacobino, anti-centralizzatore, convinto che le »indipendenze individuali o nazionali costituiscono illusioni e pericolosi suicidi, se non, in realtą, una scelta di nuove forme di »interdipendenza - consapevoli e responsabili a difendere e sostenere le nuove forme di indipendenza »nazionale democraticamente e legalmente decise, con garanzie inequivoche di democrazia interna. Riteniamo, infatti, che l'organizzazione federale e democratica del mondo, e delle varie sue regioni, debba essere il frutto di una scelta libera e responsabile, e non un'occasione di imposizione e di oppressione antidemocratica di idee in astratto a volte giuste.

16. Siamo mobilitati contro l'aggressione bellica, razzista e totalitaria, dell'Esercito golpista e degli attuali dirigenti serbi, ai danni della Croazia, della Slovenia, del Kossovo, sostenuta dall'Occidente ed in particolare dagli USA e dalla maggioranza della Comunitą europea, con ispirazione non diversa di quella che porto', negli anni trenta, all'affermazione di nazismo, fascismo, stalinismo (e comunismo »reale fino ai nostri anni). Abbiamo, in questo caso, potuto cominciare ad esperimentare il metodo di presentare identiche mozioni parlamentari, in tempi comuni, e iniziative nonviolente, come i digiuni di numerosi colleghi parlamentari, in piu' Paesi.

17. Siamo ormai giunti all'esaurimento di quasi tutto il capitale investito nell'impresa, nel progetto transnazionale e transpartito. Abbiamo, per ora, ancora, il danaro sufficiente per recapitare entro metą febbraio (dal momento della scrittura dei testi, per traduzioni, stampa, invio e recapito effettivo del giornale trascorrono quasi due mesi per la maggior parte dei paesi) il numero 5 del giornale, dove sarą inclusa una sintesi dei numeri precedenti. Se vi saranno risposte adeguate e straordinarie al numero 4, recapitato da poco, e al successivo, come estremo limite di resistenza potremo continuare a rilanciare il progetto.

18. In particolare se - passati da circa venti deputati e senatori ad oltre cento in poche settimane - centinaia di parlamentari e di personalitą fra le sessantamila cui ci rivolgiamo anche con questa lettera, diverranno membri del PR, č probabile che i mass media, indotti ad informare su questo »strano fenomeno, potranno consentirci di raggiungere quei »cinquantamila membri, paganti quote di iscrizione o di sottoscrizione, »italiani , che secondo i nostri calcoli potrebbero consentire la certezza dello sviluppo del Partito Radicale transnazionale e transpartito.

19. E' questa, dunque, la posta in gioco.

Ti chiediamo, cara amica, caro amico, di volerci comunicare subito (potrai farlo utilizzando il coupon che troverai nell'ultima pagina di questa Lettera Radicale) la tua intenzione di aderire, con l'iscrizione, a questo Partito. La tua sarą l'iscrizione per l'anno 1992, per un tratto della tua vita, della tua storia, e della nostra: insieme, con l'azione diretta nonviolenta, potremmo affermare e organizzare, dai Parlamenti e dalle piazze delle nostre cittą, un divenire diverso, forse, per questo pianeta.

Ti saremo comunque molto riconoscenti per l'attenzione che tu hai voluto concederci nel leggere questa lettera e per quanto vorrai fare per aiutare questo progetto, che riteniamo possa essere comunque considerato anche come un auspicio, da parte di chi, fino a ieri, poteva considerarci lontani, o potevamo noi stessi considerare estraneo o lontano.

Auguri di ogni bene per il 1992; per te, per le persone che ti sono care, per coloro che ti stimano e ti amano. Ed i nostri piu' distinti saluti.

Emma Bonino Marco Pannella Sergio Stanzani Paolo Vigevano

(Presidente) (Presidente CF) (Primo Segretario) (Tesoriere)

 
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