di Maurizio Turco e Massimo Lensi
E' giunta quasi alla conclusione in Italia la prima fase della raccolta delle firme sui 9 referendum ed 1 proposta di legge di iniziativa popolare contro la partitocrazia.
L'obiettivo di questo pacchetto referendario nelle sue articolazioni è quello di opporsi al potere dei partiti e al degrado delle istituzioni, sopprimendo parzialmente o totalmente l'attività di alcuni tra i principali simboli della partitocrazia in Italia come la Cassa per il Mezzogiorno, le Unità Sanitarie Locali o il Ministero delle Partecipazioni Statali o modificando il sistema elettorale per il Senato e per i Consigli comunali in senso anglosassone. Prima tappa questa, verso una riforma totale dell'attuale sistema proporzionale.
Tra pochi giorni i radicali residenti in Italia consegneranno i moduli riempiti delle firme all'Ufficio centrale della Corte di Cassazione che provvederà ad un controllo di legalità sulla veridicità delle firme raccolte. Successivamente la Corte Costituzionale farà un ulteriore controllo sulla legittimità costituzionale dei quesiti, cioè verificherà se i quesiti proposti dai Comitati promotori non sono in contrasto con norme costituzionali. Molte volte nel passato la Corte Costituzionale ha eliminato, con sentenze dubbie, alcuni quesiti referendari dando prova di scarsa sensibilità giuridica e di grande partecipazione partitocratica nel giudizio.
Se ogni tappa di questo lungo iter verrà superata il Presidente della Repubblica italiana dovrà indire nel giugno 93 le votazioni sui temi referendari.
Sui tavoli radicali di raccolta firme erano presenti tutti e 9 i referendum, mentre gli altri Comitati promotori, il CO.RI.D., comitato per la riforma democratica e CO.R.EL., comitato per la riforma elettorale (nei quali i radicali erano presenti insieme ad altre forze politiche) raccoglievano solamente le firme sui referendum da loro promossi. Il CO.RI.D. sui tre referendum contro l'occupazione partitocratica dello stato ed il CO.R.EL sui tre referendum per la riforma del sistema elettorale. Il totale delle firme raccolte si aggira, per i 3 quesiti radicali, su oltre le 600.000, mentre per i 3 del CORID e i 3 del COREL si è superato il 1.200.000.
Il contributo del Partito radicale anche per questi 6 referendum è stato molto alto sia in termini di firme raccolte che in quelli di organizzazione finanziaria della imponente macchina che ha impegnato in questi mesi invernali moltissimi iscritti radicali italiani ai tavoli per strada. Solo il PR ha contribuito raccogliendo direttamente sui propri tavoli almeno 400.000 firme sui referendum CORID e COREL.
Il Partito radicale consegnerà le firme raccolte in una manifestazione pubblica che si terra' nel giorno di apertura del suo IV Congresso italiano.
Riproponiamo la tabella degli argomenti
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ARGOMENTI TOTALE TOTALE TOTALE TOTALE
FIRME FIRME FIRME FIRME
RACCOLTE RACCOLTE RACCOLTE RACCOLT
NEI COMUNI DAL PR DAGLI ALTRI
(In miglaia di firme)
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1. Abolizione del finanziamento
pubblico ai partiti
(su iniziativa del PR)
708 230 470 8
2. Abolizione della legge sulla
droga che colpisce i consumatori
e non i trafficanti
(su iniziativa del PR e del CoRA)
726 200 426 100
3. Abolizione del controlli Ambientali
da parte dell'Unità Sanitarie Locali
(su iniziativa del PR)
650 300 350 0
4. Abolizione delle nomine da parte dei
partiti nel settore bancario
(su iniziativa del CORID)
1.100 300 350 450
5. Soppressione della Cassa per il
Mezzogiorno cioè della politica
assistenzialista dello stato nel
sud d'Italia
(su iniziativa del CORID)
1.100 300 350 450
6. Soppressione delle participazioni
statali nel settore industriale
(su iniziativa del CORID)
1.100 300 350 450
7. Modifica in senso anglosassone
del sistema elettorale del senato
(su iniziativa del COREL)
1.200 300 350 550
8. Modifica in senso anglosassone
del sistema elettorale del senato
(quesito diverso)
(su iniziativa del COREL)
1.200 300 350 550
9. Modifica in senso anglosassone
del sistema elettorale dei Municipi
(su iniziativa del COREL)
1.200 300 350 550
10.Proposta di legge di iniziativa
popolare (*) per l'estensione alla
Camera dei deputati del sistema
anglossasone
(su iniziativa del PR)
100 0 100 0
(*) La proposta di legge d'iniziativa popolare prevvede la raccolta di 50.000 firme.